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Assegno di ricollocazione: cos’è e a cosa serve. Guida 2021

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Assegno di ricollocazione: cos’è e a cosa serve? L’assegno individuale di ricollocazione (AdR) è una somma di denaro spendibile presso i centri per l’impiego e i servizi accreditati, al fine di ottenere un servizio di assistenza intensiva nella ricerca di lavoro. L’assistenza consiste nel fornire un sostegno continuativo al soggetto in tutte le attività necessarie alla sua ricollocazione, attraverso l’assegnazione di un tutor, la definizione e la condivisione di un programma personalizzato per la ricerca attiva di lavoro, la promozione del profilo professionale verso i potenziali datori di lavoro.

L’assegno di ricollocazione deve prevedere, insieme con il bilancio delle competenze e con l’analisi di eventuali bisogni formativi di qualificazione delle competenze, il piano di riqualificazione necessario affinché la persona possa colmare il proprio fabbisogno formativo (art. 1, co. 326, legge di bilancio 2021).

Assegno di ricollocazione: chi ne ha diritto

Il D.Lgs. 150/2015 (art. 23) individua, come beneficiari, i lavoratori fruitori dell’indennità NASPI, in stato di disoccupazione per un periodo superiore a 4 mesi.

Peraltro, per il 2021, la legge di bilancio 2021 (art. 1, co. 327, L. 178/2020) ha stabilito che i centri per l’impiego possano riconoscere l’assegno di ricollocazione anche a coloro che si trovino in una delle seguenti condizioni (art. 1, co. 325): percezione di DIS-COLL da oltre 4 mesi; collocazione in cassa integrazione guadagni ai sensi dell’art. 24bis del D.Lgs. 148/2015 (accordo di ricollocazione); sospensione del rapporto di lavoro con collocazione in cassa integrazione per cessazione di attività (ex art. 44 D.L. 109/2018, conv. in L. 130/2018).

Assegno di ricollocazione: esclusioni

Dai beneficiari dell’assegno di ricollocazione, la legge di bilancio 2021 ha escluso coloro che, beneficiando degli ammortizzatori sociali, al termine della fruizione degli stessi, sono in grado di raggiungere i requisiti per l’accesso al pensionamento.

A chi è erogato l’assegno e a quali condizioni

L’erogazione dell’assegno non è destinata alla persona disoccupata, ma all’operatore incaricato della fornitura del servizio, in misura proporzionale al risultato occupazionale raggiunto e soltanto se la persona trova lavoro.

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