Solitamente si fa coincidere l’inizio della storia dell’uomo con la nascita della scrittura; in realtà si potrebbe, piuttosto, affermare che la storia ha inizio con la pittura e le arti visive. Le prime forme di scrittura che si sono ritrovate erano infatti dei graffiti, cioè immagini che rappresentavano uomini, animali e oggetti del mondo preistorico. Primo mezzo di comunicazione umana indiretta può quindi essere considerata la pittura, la cui caratteristica essenziale è di essere immediata. Si vedrà dagli esempi riportati come l’origine della scrittura sia, appunto, da ricercare in una forma sintetica e codificata di arte visiva. I graffiti ritrovati nelle caverne avevano, fra l’altro, la funzione di mettere in guardia contro i pericoli rappresentati da belve o fenomeni naturali — incendi, fulmini ecc. — che l’uomo non sapeva fronteggiare.
Le immagini offrivano una visione immediata degli oggetti.
Le arti visive hanno quindi, fin dalle origini, una precisa funzione sociale, essendo anche le custodi della memoria collettiva dei popoli, e la conoscenza degli usi e costumi delle varie civiltà che si sono succedute nella storia ci è stata consentita proprio grazie alle opere che sono giunte fino a noi. L’espressione artistica, intesa come descrizione della realtà, è stato il primo embrione di ciò che saranno in tempi moderni i mass media, ma in quanto trasmissione di conoscenze in forma emotiva ha avuto la capacità di raggiungere direttamente il “cuore” dei fruitori, e nell’affermare questa sua funzione entrerà spesso in collisione con le altre forme di comunicazione.
Il libro è una sintetica carrellata della storia dell’arte dalle prime espressioni conosciute del periodo paleolitico, con le sculture eseguite col bulino o i graffiti delle caverne, fino all’arte romana del periodo imperiale, con le grandi costruzioni dei fori, delle terme, dei teatri, passando attraverso le raffinate espressioni dell’arte egizia, mesopotamica, minoica, della grande epoca culturale ellenica che ha determinato tutta la storia successiva, e della particolare, a tratti ancora misteriosa, arte etrusca. Vengono trattati tutti i generi praticati e dei quali è in ogni caso rimasta traccia: la scultura, comprendendo i rilievi; la pittura, il mosaico, la decorazione in genere; la ceramica e le cosiddette arti minori.
Particolare importanza è riservata all’architettura, che più di ogni altra arte nasceva pure per assolvere funzioni pratiche, con i grandi e piccoli edifici per scopi religiosi, le necropoli, i palazzi del potere, le fortezze, le abitazioni, i luoghi di raccolta, fondamentali spazi dove si svolgeva la vita sociale e che per questo erano assai di frequente ornati con ogni sorta di altri generi artistici, diventando delle vere e proprie gallerie espositive. Le manifestazioni artistiche vengono descritte inquadrandole nei rispettivi periodi storici, con cenni sulle principali vicende, sugli usi e sul modo di pensare delle diverse popolazioni che li hanno vissuti.
Particolare importanza è riservata all’architettura, che più di ogni altra arte nasceva pure per assolvere funzioni pratiche, con i grandi e piccoli edifici per scopi religiosi, le necropoli, i palazzi del potere, le fortezze, le abitazioni, i luoghi di raccolta, fondamentali spazi dove si svolgeva la vita sociale e che per questo erano assai di frequente ornati con ogni sorta di altri generi artistici, diventando delle vere e proprie gallerie espositive. Le manifestazioni artistiche vengono descritte inquadrandole nei rispettivi periodi storici, con cenni sulle principali vicende, sugli usi e sul modo di pensare delle diverse popolazioni che li hanno vissuti.
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