Il volume, giunto alla sua IV edizione, completamente rivista e aggiornata nei contenuti e arricchita di una nuova sezione riservata all’archivistica informatica, propone un’approfondita e articolata disamina di tutti i principali argomenti di Archivistica, abbracciando l’intero complesso di norme e nozioni che si riferiscono alla conservazione e ai criteri di ordinamento dei documenti negli archivi.
L’utilità formativa di questo manuale assume una duplice valenza, poiché l’Archivistica da un lato figura come disciplina di livello universitario (corsi di laurea in Lettere, Conservazione dei beni culturali, Scienze politiche etc.) e post-universitario (corsi di specializzazione postlauream), dall’altro può costituire materia di studio per i concorsi di settore.
La trattazione si articola in cinque parti:
– la prima, Archivi e archivistica, prende in esame la storia degli archivi, le peculiarità della documentazione archivistica, le diverse classificazioni degli istituti archivistici, nonché le origini e l’evoluzione dell’Archivistica intesa come scienza. Si considerano, altresì, le mansioni degli archivisti, anche sulla scorta dei profili professionali riconducibili alle rispettive qualifiche funzionali, e l’attività archivistica internazionale, senza tralasciare i riferimenti alle maggiori associazioni e organizzazioni archivistiche (nazionali e non) presenti in Internet;
– la seconda, Legislazione e amministrazione archivistica, analizza lo sviluppo della specifica normativa di settore, per poi inquadrare gli archivi nel più ampio contesto dei beni culturali, commentando tale collocazione sia sotto il profilo della vigente legislazione in materia (soprattutto in riferimento al D.Lgs. 42/2004, recante il Codice dei beni culturali e del paesaggio), sia per quanto concerne le attribuzioni e le competenze del Ministero per i beni e le attività culturali. Questa stessa sezione definisce anche la gerarchia e le competenze dei diversi organi che compongono l’Amministrazione dei beni archivistici (Direzione generale per gli archivi, Archivio centrale dello Stato, Istituto centrale per gli archivi, archivi di stato, soprintendenze archivistiche), passando poi ad esaminare le principali norme che regolano la consultazione dei documenti. Di notevole interesse, a tale riguardo, i rimandi al Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. 196/2003) e al Codice di deontologia e di buona condotta per il trattamento di dati personali per scopi storici (Provvedimento del Garante n. 8/P/21 del 14 marzo 2001), nonché i paragrafi riguardanti le attribuzioni del Ministero dell’interno in materia di documenti non ammessi alla libera consultabilità, l’accesso ai documenti amministrativi, la normativa in materia di ‘segreto di Stato’ e diritto d’autore;
– la terza parte, Gli archivi italiani, prende anzitutto in considerazione l’insieme dei criteri organizzativi e degli strumenti operativi che orientano la gestione amministrativa dei documenti da parte degli enti produttori (record management), con particolare riferimento ai metodi di ordinamento e alle operazioni di classificazione, registrazione, fascicolazione etc. delle carte. Viene descritto, quindi, il graduale passaggio della documentazione dagli archivi correnti a quelli di deposito e, infine, a quelli storici, per poi presentare un’ampia panoramica delle diverse tipologie di archivi (privati, notarili, ecclesiastici, giudiziari) che si affiancano a quelli dello Stato e degli altri enti ed istituti pubblici;
– la quarta parte, Tecnologia archivistica, concerne sia le metodologie e gli istituti specialistici per la conservazione e il restauro dei beni archivistici, sia le norme e i criteri per lo svolgimento delle operazioni di fotoriproduzione e microfilmatura dei documenti, nonché la vera e propria archiveconomia, da intendersi come la branca dell’Archivistica che si occupa della collocazione e della custodia delle carte, fornendo indicazioni sia sulla scelta e la cura degli edifici da adibire ad archivi, sia sui mezzi più idonei per preservare i documenti da insetti, roditori e agenti patogeni (naturali o di origine biologica);
– la quinta ed ultima parte, Archivistica informatica, muove dalla sempre maggiore diffusione di ICT (Information and Communication Technology) nella Pubblica Amministrazione per contestualizzarne il carattere innovativo anche nel comparto archivistico.
Un’attenzione particolare viene riservata sia al commento della normativa di settore, nella quale spicca il Codice dell’amministrazione digitale (D.Lgs. 82/2005, integrato e corretto dal D.Lgs. 159/2006), sia alle problematiche insite nella formazione e gestione dei sistemi documentari in ambiente digitale per tutto quanto attiene alle attività di registrazione, classificazione, ordinamento, conservazione e selezione dei documenti. La trattazione di questa sezione prevede anche i riferimenti agli standard internazionali per la descrizione degli archivi storici e alla costruzione del ‘Sistema archivistico’ nazionale, attualmente incentrato sul SIAS (Sistema informativo degli archivi di Stato) e sul SIUSA (Sistema informativo unificato per le soprintendenze archivistiche).
A completamento dell’opera un’utile Appendice tecnico-normativa, strutturata in modo tale da agevolare ulteriormente l’approccio alla professionalità archivistica sia sul versante delle competenze tecniche, con i testi dell’ISAD (G) (Standard generale internazionale di descrizione archivistica) e dell’ISAAR (CPF) (Standard internazionale per i record d’autorità archivistici di enti, persone, famiglie), sia sotto il profilo dell’approfondimento legislativo, con il D.P.R. 1409/1963 (Norme relative all’ordinamento e al personale degli archivi di Stato) e il D.P.C.M. 31 ottobre 2000 (Regole tecniche per il protocollo informatico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 428).
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