Questa sintesi è dedicata in primo luogo agli studenti dei corsi di Laurea in Sociologia e dei corsi affini (Scienze della formazione, Scienze della comunicazione, Scienze politiche) e più in generale a chiunque sia interessato allo sviluppo della sociologia come disciplina-chiave tra le scienze umane.
In linea con la collana editoriale, il volume traccia le linee generali del complesso percorso delle teorie sociologiche dalla fine del Settecento ad oggi. Lo scopo è da un lato quello di permettere allo studente di seguire le articolazioni storico-critiche che stanno alla base dell’instaurarsi e del modificarsi dei più rilevanti modelli concettuali di cui si è servita la teoria sociale degli ultimi tre secoli; dall’altro quello di comprendere le figure centrali che, di questo corpus concettuale, hanno determinato la genesi e lo sviluppo.
Trattandosi di una sintesi storica, la scelta della trattazione diacronica è apparsa naturalmente obbligata. Essa risponde ad una interpretazione della sociologia come disciplina autonoma ma essenzialmente storico-critica ed alla convinzione che non sia in alcun modo possibile comprendere l’intreccio tra le dimensioni sociologiche e lo sfondo culturale che le hanno determinate (di volta in volta filosofico, economico, politologico) se di questo non si ripercorrono, sia pur sinteticamente, le tappe evolutive o non si indicano le intricate genealogie tematiche. In quest’ottica, i contenuti specifici del volume affrontano, con un linguaggio il più chiaro e oggettivo possibile, tutti i grandi snodi della sociologia moderna e contemporanea.
Nei primi due capitoli, come è naturale, viene dato risalto ai passaggi storici in cui sono implicate le molteplici basi culturali della nascita della sociologia come disciplina autonoma. In particolare: la definizione di scienza sociale e le sue origini illuministe (Montesquieu, Rousseau); il complesso rapporto tra economia politica, politica economica e teoria sociale; la nascita del concetto di ‘ideologia’ nell’epoca della Restaurazione sino alle prime articolazioni teoriche del pensiero socialista (Saint-Simon e Proudhon).
Nei capitoli successi vengono invece affrontati i temi classici del pensiero sociologico: la definizione positivistica di una ‘fisica sociale’ (Comte); le infiltrazioni dell’evoluzionismo biologico nella teoria sociale (Spencer); il rapporto tra forme di governo, sistema politico e diritti civili (Tocqueville); l’emergere della prima imponente teoria del conflitto sociale (Marx); gli studi pionieristici di psicosociologia delle folle e della massa (Le Bon); le istanze antimetodologiche e storiciste (Dilthey); le filosofie della vita (Simmel) e le genealogie della società contemporanea (Tönnies) sino alla ‘summae’ teoriche, metodologiche e applicative rappresentate da un lato dalle opere di Max Weber e Durkheim, dall’altro dalle ricerche della scuola elitistica (Pareto).
L’ulteriore serie di capitoli si sofferma sulle teorie sociologiche del Novecento: vengono trattati gli sviluppi dell’hegelo-marxismo (Lukács); la sociologia della conoscenza e dei processi culturali (Mannheim e scuola fenomenologica); la demistificazione sistematica delle strutture di dominio della società contemporanea (Scuola di Francoforte e teoria critica della società); gli apporti innovativi rappresentati dalla sociologia americana (integrazionismo simbolico, struttural-funzionalismo, teoria dello scambio, drammaturgia, sociobiologia) sino alla complessa sistematizzazione rappresentata dalla teoria generale dei sistemi sociali (Luhmann).
Gli ultimi due capitoli sono dedicati direttamente alla contemporaneità: si esamina l’apporto dello strutturalismo e del post-strutturalismo filosofico alle tematiche sociologiche (Foucault); l’intreccio di teoria critica e teoria del linguaggio (Habermas); gli orientamenti culturali e il concetto di postmodernità (Lyotard). Chiude il volume un sintetico ma esauriente glossario delle scienze sociali, utile alla decifrazione di un lessico talora ostico come quello sociologico.
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