Innanzi all’inarrestabile fenomeno di antropizzazione, generato dall’influenza che l’uomo esercita sull’ambiente modificandolo di continuo per adattarlo alle proprie esigenze, occorre apprestare le opportune cautele al fine di evitare il verificarsi di distorsioni o di eventi che potrebbero danneggiare l’ambiente medesimo e perfino sfociare in catastrofi.
A tal fine, nel nostro Paese stiamo assistendo ad una proliferazione della produzione normativa in materia ambientale, generata a sua volta dalla necessità di adeguamento alla disciplina europea ed internazionale e, soprattutto, ad un maggiore coinvolgimento dell’opinione pubblica nelle “scelte” ambientali.
Ci si riferisce, in particolare, al referendum sul nucleare del 12-13 giugno 2011, il cui esito positivo, all’indomani della catastrofe avvenuta a Fukushima, ha determinato l’abrogazione della previsione normativa che mirava alla produzione di energia nucleare nel territorio nazionale.
In tale contesto si inseriscono, altresì, le numerose novità legislative volte principalmente, ma non esclusivamente, ad apportare modifiche ed integrazioni al Codice ambiente (D.Lgs. 152/2006). Tra esse, in particolare, si segnalano:
— il D.Lgs. 7 luglio 2011, n. 121 recante recepimento della dir. 2008/99/CE sulla tutela penale dell’ambiente;
— il D.M. 26 maggio 2011 di proroga dei termini di operatività del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI);
— il D.L. 13 maggio 2011, n. 70, conv. con modif. in L. 12 luglio 2011, n. 106, cd. decreto sviluppo, che istituisce l’Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua;
— il D.Lgs. 31 marzo 2011, n. 55 di attuazione della dir. 2009/30/CE, sulle specifiche relative a benzina, combustibile diesel e gasolio, nonché sull’introduzione di un meccanismo inteso a controllare e ridurre le emissioni di gas a effetto serra;
— D.M. 18 febbraio 2011, n. 52 recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI);
— il D.Lgs. 10 dicembre 2010, n. 219 che recepisce la normativa europea in materia di standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque, apportando talune modifiche alla Parte III del Codice ambiente;
— il D.Lgs. 3 dicembre 2010, n. 205 di recepimento della dir. 2008/98/CE in materia di rifiuti, che modifica la Parte IV del Codice ambiente;
— il D.Lgs. 13 agosto 2010, n. 155 di attuazione della dir. 2008/50/CE, relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita per l’Europa;
— il D.Lgs. 29 giugno 2010, n. 128 recante modifiche ed integrazioni alle Parti I (principi generali), II (Via, Vas e Aia) e V (aria) del D.Lgs. 152/2006.
— il D.Lgs. 29 giugno 2010, n. 128 recante modifiche ed integrazioni alle Parti I (principi generali), II (Via, Vas e Aia) e V (aria) del D.Lgs. 152/2006.
48
“
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.