Molti degli studi pedagogici condotti in questi ultimi anni nel campo della bioeducazione, sugli interventi educativo-formativi destinati ai soggetti diversamente abili, sono partiti dal corpo, dal suo fondamentale ruolo di mediazione nei processi di apprendimento umano. La didattica delle attività motorie destinate ai soggetti diversamente abili deve però avvalersi di un ricco quadro metodologico che orienti efficacemente gli insegnanti di base e di sostegno nella scuola del terzo millennio.
La teoria di Howard Gardner sulla pluralità delle intelligenze umane ha ampiamente dimostrato la presenza in ogni persona di forme intellettive inesplorate, ognuna delle quali ha bisogno di esprimersi armonicamente.
Il testo traccia un interessante percorso storico e giuridico sui diversamente abili nella scuola, ripercorrendo e analizzando le classificazioni nei loro significati e nella loro evoluzione, ponendo l’attenzione sia sulle abilità umane che sulle potenzialità inesplorate della persona, su quei motori intelligenti che difficilmente siamo in grado di accendere se non in condizioni di difficoltà.
Il libro, che comprende itinerari didattici riferiti anche alla classificazione ICF del 2001, evidenzia il ruolo del corpo e del movimento per l’integrazione scolastica dei soggetti in difficoltà, facendo emergere la funzione vicariante dell’intelligenza corporeo-chinestesica e la sua forza interagente con altre abilità nel promuovere l’autonomia della persona.
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