Il Codice Penale Maxi ha superato la fase dello svezzamento, facendo il suo ingresso nelle aule delle prove scritte degli ultimi due concorsi per magistratura ordinaria.
I Codici Maxi con quelle copertine rosso rubino, blu profondo e verde amazzonia che fanno tanto chic.
Sono stati sfogliati da centinaia di concorsisti a caccia di indizi per lo svolgimento delle tracce, per essere ripudiati subito dopo. Perché, si sa, i codici per magistratura durano un attimo.
Riusciranno i Codici Maxi a resistere all’abbandono post-concorsuale? Ad essere usati anche durante lo studio e in udienza?
Spero di sì. Perché sono i compagni ideali per la preparazione del concorso: ogni norma contiene una fitta rete di richiami normativi che consente di ricostruire agevolmente gli istituti e di cogliere le connessioni che li legano.
In udienza, poi, consentono di avere a disposizione norme aggiornate che non si perdono in un miscuglio normativo indistinto ma sono già filtrate dal curatore del Codice (cioè io), sollevando il lettore da una (a volte) faticosa attività di interpretazione.
Il criterio seguito nella selezione delle norme è quello della loro rilevanza sistematica.
Si sono escluse le norme inidonee a dare un contributo alla ricostruzione delle fattispecie e si sono privilegiate, invece, le disposizioni utili per comprendere gli istituti e individuare i nessi con le altre parti del sistema giuridico.
Può trattarsi, ad esempio, di norme contenenti una disciplina affine, che danno conto di una diversità tra fattispecie, che completano la disciplina di un istituto o che esprimono un principio generale.
La caratteristica dei Maxi è quella di essere codici «tutti in uno», poiché in ogni norma contengono tutto (o quasi) quello che serve per interpretarla correttamente.
Non sarebbe stato di alcuna utilità limitarsi a indicare, all’interno degli articoli, i rinvii normativi tra le solite parentesi quadre (che infatti sono state eliminate).
Ogni articolo, insomma, è un’orchestra: non suona da solo ma è accompagnato da numerosi rinvii, con i quali «fa sistema».
Le modalità di redazione dei Codici rendono la consultazione estremamente semplice.
In alcuni articoli il numero delle disposizioni richiamate è corposo, in altri più sintetico. Ciò dipende dalla rilevanza degli istituti, dalle implicazioni sistematiche delle disposizioni, dai loro collegamenti extracodicistici.
È bene sottolineare che il contenuto delle annotazioni dei Codici Maxi è esclusivamente normativo.
In questa III edizione le annotazioni e i rinvii in calce alle norme sono stati profondamente rivisti e aggiornati: alcuni sono stati integralmente riscritti, altri sono stati ampliati e aggiornati agli ultimi interventi normativi e della Corte costituzionale.
Inoltre, sono state inserite numerose leggi complementari nuove.
Anche l’indice analitico è stato arricchito con nuove voci.
I Maxi sono compagni di viaggio affidabili per le vostre avventure concorsuali, un tassello di quel multiforme mosaico che è il concorso, fatto di studio e di fortuna.
Un affettuoso ringraziamento a Rossana Petrucci e a tutta la Redazione Simone, il cui supporto è stato decisivo per dare alle stampe un Codice (quasi) perfetto.
Autore: Massimiliano Di Pirro
502/Maxi
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