Corso Diventare Magistrato 2024 di Max di Pirro

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per la preparazione alle prove scritte del concorso in magistratura di Massimiliano Di Pirro

MAGGIO-SETTEMBRE 2024 – Tracce settimanali, esempi di svolgimento delle tracce assegnate, articoli di dottrina, sentenze.

Inizio corso 6 maggio.

Iscrizioni sempre aperte, con possibilità di svolgimento e correzione delle tracce già assegnate

Edizione: 2024
ISBN: CMAG2024
Codice: CMAG2024
Abstract

Tracce settimanali, esempi di svolgimento delle tracce assegnate, articoli di dottrina, sentenze

1. I principi generali (forse)

Le date non sono state ancora pubblicate ma, come ogni anno, sono trapelate con largo anticipo: a settembre 2024 ci saranno (pare) gli scritti del concorso in magistratura appena bandito.

La nuova normativa sul concorso introdotta dal D.Lgs. 44/2024 prevede che “la prova scritta ha la prevalente funzione di verificare la capacità di inquadramento teorico-sistematico dei candidati, alla luce dei principi generali dell’ordinamento, e consiste nello svolgimento di tre elaborati scritti, rispettivamente vertenti sul diritto civile, sul diritto penale e sul diritto amministrativo, anche alla luce dei principi costituzionali e dell’Unione europea” (art. 1, co. 3, D.Lgs. 160/2006).

La novità si applicherà ai concorsi banditi dal 2026 (art. 8, co. 2, D.Lgs. 44/2024), ma è ragionevole ritenere che già da questo concorso i principi si affacceranno, più o meno esplicitamente, all’interno delle tracce.

2. Come affrontare il concorso?

Accade spesso che i candidati, a causa della durata delle correzioni, tentino il concorso successivo senza conoscere l’esito di quello precedente.

Uno studio di qualche tempo fa ha svelato che il 60% dei vincitori del primo concorso non aveva superato il secondo.

Le prove scritte, quindi, sono inaffidabili e governate dal caso. Perciò serve leggerezza, perché il fattore C è grande e l’esito non dipende (soltanto) da voi.

Però, ciò che sicuramente dipende dai candidati è la scrittura: scrivere bene è diventato cosa rara. La correzione dei temi, ormai, è un’autopsia della grammatica e della sintassi (ma non dovrebbero essere i requisiti minimi per partecipare?) e le commissioni si accontentano di chi sa esprimersi in un decente italiano, anche se i contenuti sono (spesso) modesti, traballanti, essenziali. O sbagliati (“il danno morale è un aspetto del danno biologico”, era scritto in un tema che ha preso, mi pare, 14).

3. Le tracce

Sull’esito del concorso incide anche l’impostazione delle tracce.

I concorsi degli ultimi anni hanno abbandonato le questioni ricavate da pronunce recenti della Cassazione, che costringevano i candidati a inseguire l’ultima sentenza.

Vengono privilegiate questioni giuridiche più istituzionali, anche se a volte la scelta degli argomenti è sorprendente (la confessione falsa, per dire).

La capacità logica ha sostituito, almeno in parte, l’attitudine a mandare a memoria i passaggi di una singola sentenza.

Questa tendenza è stata consacrata dal recentissimo D.Lgs. 44/2024, che ha aperto le porte (dal 2026, ma verosimilmente anche prima) ai principi generali costituzionali e sovranazionali nelle tracce del concorso.

4. Il Corso

Scrivere bene, quindi, è la prima cosa (per Antonello Venditti era un’altra, ma lasciamo stare…).

Per consentirvi di migliorare la scrittura, di studiare argomenti fondamentali e di fare il punto sui principi generali, il Corso prevede:

  • l’assegnazione di una traccia a settimana per ogni materia. Potrete svolgerne una o tutte e tre;
  • la correzione analitica della traccia e un esempio di svolgimento della traccia;
  • una selezione di articoli di dottrina e di sentenze significative;
  • almeno una lezione al mese (on-line).

Ed eviteremo come la peste quella messinscena stigmatizza da una giovane magistrata in un recente intervento sul concorso: “Le scuole private sono responsabili dell’idea che, per superare il concorso, sia necessario “azzeccare la soluzione”. Dopo che ciascuna delle tracce è resa nota, ogni anno, i corsi la ripropongono immantinente a fini pubblicitari: ciascuno annuncia in pompa magna d’essere stato l’unico a trattare e sviscerare quella traccia e che, in sintesi, anche uno sciocco avrebbe potuto divenire magistrato se avesse solo partecipato al corso in questione”.

Il costo totale del corso è di 630 euro (IVA compresa).

Inizio corso 6 maggio.

Per maggiori informazioni sull’articolazione del corso scrivi a maxdipirro@gmail.com.

 

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