1 La filiazione. Il lungo cammino dell’«uguaglianza» nel diritto di famiglia
1.1 Famiglia e principio di uguaglianza
1.2 Diritto, società, famiglia: influenza reciproca
1.3 La Costituzione Repubblicana e gli interventi della Corte Costituzionale
1.4 La riforma del 1975 e i primi capisaldi dell’uguaglianza
1.5 Gli statuti familiari
1.6 I minori
1.7 L’approssimarsi ai nostri giorni
2 La posizione del figlio «nato nel matrimonio» prima e dopo il D.Lgs. 154/2013
2.1 La posizione del figlio «nato nel matrimonio»
2.2 Il matrimonio dei genitori e la sua prova
2.3 La presunzione di paternità
2.4 Il concepimento in costanza di matrimonio
2.5 Il figlio nato prima di centottanta giorni dalla celebrazione del matrimonio: l’abrogazione dell’art. 233 c.c.
2.6 Il figlio nato dopo i trecento giorni dalla separazione o dalla cessazione
degli effetti civili del matrimonio
2.7 Presunzione di paternità e lutto vedovile
3 I mezzi di prova dello stato di figlio
3.1 La prova della filiazione: generalità
3.2 L’atto di nascita e la prova della nascita in costanza di matrimonio
3.3 Il possesso di stato
4 L’azione di disconoscimento della paternità
4.1 L’azione di disconoscimento della paternità ex art. 243bis c.c.: disciplina
giuridica previgente e vigente a confronto
4.2 Dal favor legittimitatis al favor veritatis della disciplina giuridica vigente
4.3 Il principio della responsabilità e l’interesse per il figlio minore
4.4 Presupposti dell’azione
4.4.1 La prova ematica e genetica
4.5 La legittimazione attiva
4.6 La trasmissibilità dell’azione
4.7 I termini di decadenza all’esercizio dell’azione: il termine in favore del marito
4.8 Il termine in favore della madre e l’imprescrittibilità dell’azione riguardo al figlio
4.9 La sospensione del termine per incapacità dei legittimati all’azione
4.10 La legittimazione passiva
4.11 Natura dell’azione ed effetti della sentenza di accoglimento e di rigetto della domanda di disconoscimento
5 L’azione di contestazione dello stato di figlio
5.1 L’ambito di applicabilità dell’azione di contestazione dello stato di figlio: profili sostanziali
5.2 La legittimazione attiva e passiva e gli effetti della sentenza
5.3 I rapporti fra la contestazione dello stato di figlio e il disconoscimento di paternità
6 L’azione di reclamo dello stato di figlio
6.1 Ambito di operatività dell’azione
6.2 La legittimazione attiva e passiva e la prescrizione
6.3 Gli effetti della sentenza
7 La posizione del figlio «nato fuori del matrimonio» prima e dopo il D.Lgs. 154/2013
7.1 Profili generali
7.2 La filiazione naturale nella codificazione del 1865 e nell’impianto originario del codice civile del 1942
7.3 La filiazione «naturale» nella Costituzione
7.4 La filiazione naturale nell’assetto codicistico previgente risultante dalla riforma del diritto di famiglia del 1975 e dagli interventi della Corte Costituzionale
7.5 La filiazione al di fuori del matrimonio alla luce della Legge delega 219/2012 e del D.Lgs. 154/2013
8 Il rapporto di filiazione al di fuori del matrimonio
8.1 Il rapporto di filiazione al di fuori del matrimonio: evoluzione legislativa
8.2 Natura e contenuto della responsabilità genitoriale sul figlio nato fuori del matrimonio
8.3 I diritti e i doveri dei genitori
8.4 La parentela e i diritti successori dei figli nati fuori del matrimonio
9 L’atto di riconoscimento del figlio e la sua impugnazione
9.1 La condizione del figlio nato fuori del matrimonio nell’art. 30 Cost.
9.2 Il principio di obbligatorietà del rapporto di filiazione
9.3 La natura giuridica e le caratteristiche dell’atto di riconoscimento
9.4 Il riconoscimento ad opera del genitore coniugato
9.5 Il riconoscimento del figlio ultraquattordicenne
9.6 Il consenso del genitore che ha già effettuato il riconoscimento e l’eventuale giudizio di opposizione
9.6.1 L’interesse del minore: evoluzione giurisprudenziale
9.7 L’inserimento del figlio nella famiglia del genitore
9.8 La forma del riconoscimento
9.9 I limiti al riconoscimento e il caso della premorienza del figlio
9.10 Gli effetti del riconoscimento
9.11 I principi generali in materia di cognome del figlio nato fuori del matrimonio: evoluzione legislativa
9.11.1 La disciplina del cognome alla luce del D.Lgs. 154/2013
9.11.2 Casi di diritto al mantenimento del cognome e il principio di fedeltà dei registri dello stato civile
9.12 Il procedimento per l’assunzione del cognome paterno
9.13 Il giudizio di impugnazione del riconoscimento: generalità
9.14 L’impugnazione del riconoscimento per difetto di veridicità ex art. 263 c.c., come modificato dal D.Lgs. 154/2013
9.14.1 I termini di impugnazione
9.14.2 L’impugnazione da parte del figlio minore ex art. 264 c.c., modificato dal D.Lgs. 154/2013
9.15 L’impugnazione per violenza ex art. 265 c.c.
9.16 L’impugnazione per interdizione giudiziale ex art. 266 c.c.
9.17 Trasmissibilità dell’azione ex art. 267 c.c., come modificato dal D.Lgs. 154/2013
10 L’azione per la dichiarazione giudiziale della paternità e maternità dei figli nati fuori del matrimonio
10.1 L’azione per la dichiarazione giudiziale di paternità e maternità: generalità
10.2 I limiti alla dichiarazione di paternità e maternità
10.2.1 Accertamento incidentale del rapporto di filiazione
10.3 La legittimazione attiva del figlio
10.4 L’esercizio dell’azione da parte del genitore o del tutore
10.4.1 Il consenso del figlio minore che ha compiuto quattordici anni
10.4.2 La rinuncia all’azione da parte del genitore e la transazione
10.5 La legittimazione passiva
10.6 Il procedimento per la dichiarazione giudiziale di paternità o maternità: competenza
10.7 Il giudizio preliminare di ammissibilità
10.7.1 La dichiarazione giudiziale e l’interesse del minore
10.8 La prova della paternità
10.9 La prova della maternità
10.10 La prova ematica e/o genetica
10.11 Gli effetti della dichiarazione giudiziale
11 La condizione del figlio non riconoscibile e di quello non riconosciuto
11.1 La disciplina del figlio incestuoso: evoluzione legislativa
11.2 La disciplina conseguente all’intervento della Corte Costituzionale
11.3 La disciplina giuridica vigente: l’art. 251 c.c. così come modificato dalla L. 219/2012 e dal D.Lgs. 154/2013
11.4 L’azione prevista dall’art. 279 c.c.
11.5 L’assegno dei figli non riconoscibili a carico dell’eredità
12 Le forme di legittimazione del figlio naturale nella normativa previgente
12.1 L’ultimo spazio da riservare alla legittimazione
12.2 La legittimazione per susseguente matrimonio
12.3 La legittimazione per provvedimento del giudice
12.3.1 Il procedimento giudiziale di legittimazione
12.4 La legittimazione dopo la morte dei genitori
12.5 Gli effetti della legittimazione
13 I rapporti tra genitori e figli nella disgregazione del matrimonio e in
caso di genitori non coniugati. Rilievi normativi
13.1 Considerazioni introduttive: il quadro normativo
13.2 La L. 54/2006
13.3 La L. 219/2012 e il D.Lgs. 154/2013
14 L’affidamento dei figli minori nella crisi della coppia genitoriale
14.1 I provvedimenti relativi alla prole e all’interesse morale e materiale del minore
14.2 Il diritto del minore alla bigenitorialità e la disciplina dell’affidamento
14.3 L’affidamento condiviso quale tipologia ordinaria di affidamento e l’affidamento esclusivo quale tipologia di affidamento avente carattere residuale
14.3.1 La richiesta pretestuosa di affidamento esclusivo da parte di uno dei genitori
14.4 Altre tipologie di affidamento retaggio del passato
14.5 Le soluzioni giurisprudenziali relative all’affidamento del minore
14.6 Affidamento della prole e autonomia privata
14.7 La responsabilità genitoriale e l’affidamento del minore
14.7.1 La violazione delle disposizioni relative all’affidamento: controversie in ordine all’esercizio della responsabilità genitoriale
14.8 Il diritto della prole a mantenere «rapporti significativi con gli ascendenti
15 Il diritto dei figli al mantenimento nella crisi della coppia genitoriale
15.1 Il diritto-dovere dei genitori di avere cura dei propri figli
15.2 Il mantenimento della prole
15.3 L’obbligo di mantenimento nei confronti dei figli minori di età nella normativa codicistica previgente risultante dalla riforma del diritto di famiglia del 1975
15.4 L’obbligo di mantenimento nei confronti dei figli minori di età nella normativa vigente
15.4.1 Le modalità di attuazione dell’obbligo di mantenere la prole minore di età
15.4.2 Il mantenimento diretto
15.4.3 L’assegno perequativo
15.4.4 La titolarità del diritto all’assegno di mantenimento disposto nei confronti dei figli minori di età
15.4.5 La decorrenza dell’assegno di mantenimento
15.4.6 Gli accordi relativi al mantenimento
15.5 L’obbligo di mantenimento nei confronti dei figli maggiori di età nella normativa codicistica previgente risultante dalla riforma del diritto di famiglia del 1975
15.6 L’obbligo di mantenimento nei confronti dei figli maggiori di età nella normativa vigente
15.7 L’obbligo di mantenimento nei confronti dei figli maggiori di età portatori di handicap grave
15.8 La revisione delle regole sul mantenimento
15.9 Inadempimento dell’obbligo di mantenimento e strumenti di tutela
16 Il diritto dei figli di vivere nell’abitazione familiare in caso di disgregazione della famiglia
16.1 Considerazioni introduttive
16.2 Il godimento e l’assegnazione della casa familiare
16.3 La residenza del minore dopo la disgregazione del nucleo familiare
17 Gli aspetti processuali dell’affido
17.1 Profili generali sostanziali e processuali dell’affidamento del figlio in caso di crisi genitoriale
17.2 La competenza funzionale sui procedimenti di affidamento dei figli di genitori coniugati e non coniugati
17.3 La competenza territoriale sui provvedimenti di affidamento della prole di genitori coniugati
17.4 La competenza territoriale sui provvedimenti di affidamento della prole di genitori non coniugati
17.5 Le conseguenze del trasferimento illecito sulla determinazione della competenza territoriale
17.6 Gli accordi dei genitori e l’interesse del minore
17.6.1 L’audizione del minore e il rilievo processuale delle sue dichiarazioni
17.7 La valenza processuale dell’invito alla mediazione
17.8 I provvedimenti solutori e sanzionatori ex art. 709ter c.p.c
18 La procreazione medicalmente assistita
18.1 Filiazione «naturale», «civile» e «assistita». Definizioni e precisazioni preliminari
18.2 Ricognizione delle principali problematiche implicate nella vicenda: generalità
18.3 Il superamento del paradigma naturalistico: la PMA come nuova forma di riproduzione o trattamento terapeutico?
18.4 Status familiae e personae: maternità, paternità, filiazione: ricognizione dei principali profili problematici in ambito di procreazione «in vitro» c.d. eterologa e di surrogazione di maternità
18.5 Il valore assunto dal «consenso informato» nella definizione e conformazione della vicenda
18.5.1 Il valore vincolante del consenso prestato
18.6 La soggettività giuridica del concepito: il problema dello statuto dell’embrione umano
18.7 La tutela del concepito nell’elaborazione della giurisprudenza
18.8 Il «sistema regolativo» previgente e la L. 40/2004 sulla PMA
18.8.1 Ricognizione dei principali profili problematici della L. 40/2004
18.9 L’interpretazione costituzionalmente orientata della L. 40/2004 da parte della giurisprudenza
18.9.1 Autodeterminazione, consenso informato, tutela della salute della donna. La questione paradigmatica della diagnosi genetica pre-impianto (PGD)
18.10 La declaratoria di incostituzionalità dell’art. 14, co. 2 e 3, L. 40/2004 e la sentenza della Corte Cost. 151/2009
18.11 Le questioni «ancora» aperte tra interventi del Giudice nazionale ed europeo
18.11.1 I limiti di accesso alle tecniche ex artt. 4 e 5 L. 40/2004
18.11.2 La libertà di ricerca scientifica e i divieti assoluti di indagine sull’embrione ex art. 13 L. 40/2004
18.12 Il divieto di PMA c.d. eterologa ex art. 4 L. 40/2004. La pronuncia di illegittimità costituzionale del 9 aprile 2014
19 Dalla potestà dei genitori alla responsabilità genitoriale
19.1 L’evoluzione della potestà genitoriale
19.2 La potestà dei genitori nella Costituzione
19.3 La riforma del diritto di famiglia e la nuova centralità del minore
19.4 La potestà del genitore nel codice civile prima delle modifiche introdotte dalla L. 219/2012 e dal D.Lgs. 154/2013
19.4.1 L’esercizio della potestà nella disciplina giuridica previgente
19.5 La tutela del minore nelle Convenzioni internazionali
19.6 La Convenzione ONU sui diritti del fanciullo
19.7 La Convenzione dell’Aja
19.8 La tutela del minore nelle Convenzioni europee
19.9 La Legge 219/2012 e il D.Lgs. 154/2013: dal concetto di potestà genitoriale a quello di responsabilità genitoriale
20 Gli illeciti penali contro i minori e la decadenza dalla responsabilità genitoriale
20.1 Illeciti fisici: l’abuso dei mezzi di correzione
20.2 I maltrattamenti in famiglia
20.3 La violenza sessuale
20.4 La riduzione in schiavitù
20.5 La violenza privata
20.6 La minaccia
20.7 Gli illeciti psicologici e morali: la violenza assistita
20.8 Lo stato di abbandono e l’adottabilità
20.8.1 L’adozione «nociva»
20.9 Gli illeciti economici
20.10 Rilevanza penale della violazione degli obblighi di assistenza familiare
20.10.1 Gli impedimenti all’erogazione dei mezzi di sussistenza
20.10.2 I mezzi di sussistenza: differenza dal mantenimento e dagli alimenti
20.11 La sospensione e la decadenza dalla responsabilità genitoriale in ambito penale
20.11.1 L’illegittimità costituzionale dell’art. 569 c.p.
20.12 La decadenza dalla responsabilità genitoriale in ambito civile
20.12.1 L’allontanamento dalla casa familiare
20.13 La responsabilità genitoriale e i trattamenti sanitari
20.14 La responsabilità genitoriale e le credenze religiose
21 L’adozione
21.1 Finalità e caratteristiche dell’adozione legittimante dei minori
21.2 I requisiti degli adottanti
21.2.1 Il matrimonio
21.2.2 L’età
21.2.3 Idoneità affettiva e capacità ad educare, istruire e mantenere il minore
21.3 Lo stato di abbandono: condizioni
21.3.1 Ipotesi di stato di abbandono: casistica giurisprudenziale
21.3.2 La disponibilità dei genitori e dei parenti
21.4 La valutazione delle condizioni relative allo stato di adottabilità
21.5 L’apertura del procedimento
21.6 L’accertamento dello stato di abbandono
21.7 Parti del procedimento, ascolto e consenso del minore
21.8 Provvedimenti provvisori
21.9 Impugnazione della sentenza che dichiara lo stato di adottabilità e revoca dello stato di adottabilità
21.10 La scelta dei coniugi idonei e affidamento preadottivo
21.11 La dichiarazione di adozione
21.12 Adozione aperta o mite
21.13 Le informazioni sulle origini dell’adottato
22 L’adozione in casi particolari
22.1 Premessa
22.2 Le ipotesi tassative di adozione ex art. 44 L. 184/1983
22.3 I requisiti per la pronuncia dell’adozione in casi particolari
22.4 Consenso e assenso
22.5 Effetti dell’adozione ex art. 44 L. adoz
22.6 La sentenza che pronuncia l’adozione: effetti e impugnazione
22.7 Revoca dell’adozione
22.8 Minori stranieri e adozione internazionale in casi particolari
23 L’affidamento familiare
23.1 Finalità e caratteristiche dell’affidamento familiare
23.2 Presupposti dell’affidamento familiare
23.3 Il procedimento di affidamento
23.3.1 Contenuto del provvedimento di affido
23.3.2 Norme procedurali applicabili e impugnazioni
23.4 Cessazione dell’affidamento
23.5 Poteri e doveri degli affidatari
23.6 L’affidamento ad Istituto di ricovero
24 L’adozione civile
24.1 Premessa
24.2 Condizioni
24.3 Divieti
24.4 Consenso
24.5 Assenso del coniuge o dei genitori
24.6 Effetti
24.7 La revoca dell’adozione
24.8 Il procedimento
25 Illeciti endofamiliari, con particolare riferimento ai figli
25.1 Introduzione
25.2 I doveri dei genitori
25.3 Gli atti illeciti commessi dai genitori nei confronti dei figli e responsabilità civile
25.4 La responsabilità genitoriale da mancato riconoscimento del figlio nato fuori del matrimonio
25.5 La responsabilità del genitore non affidatario per mancato esercizio del diritto-dovere di visita (la giurisprudenza ante riforma del 2006)
25.6 La responsabilità del genitore affidatario che ostacola i rapporti con l’altro genitore (la giurisprudenza ante riforma del 2006)
25.7 Inadempienze e violazioni nell’affido condiviso
25.8 La responsabilità da riconoscimento non veritiero di paternità. Il disconoscimento della paternità
25.9 La responsabilità da procreazione
25.10 Violenza sessuale consumata in danno dei figli e responsabilità civile
25.11 Richiesta infondata di interdizione di un genitore e condanna ex art. 96 c.p.c
26 Tutela, emancipazione ed amministrazione di sostegno
26.1 Breve riepilogo dei cardini del nostro sistema normativo in tema di capacità e incapacità d’agire della persona fisica
26.2 Gli istituti di protezione dei soggetti minorenni: responsabilità genitoriale, tutela del minore, curatela dell’emancipato
26.3 La tutela del minore: caratteristiche generali dell’istituto
26.4 Il procedimento per la nomina del tutore e del protutore
26.5 L’ufficio del tutore e del protutore: scelta del soggetto e gratuità dell’ufficio
26.6 Incapacità all’ufficio tutelare e dispensa dallo stesso
26.7 Le funzioni del tutore e del protutore
26.8 Obblighi del tutore e sua responsabilità
26.9 Cessazione della tutela
26.10 L’emancipazione: natura ed effetti
26.10.1 Il curatore del minore emancipato
26.10.2 Capacità d’agire del minore emancipato
26.11 Gli istituti di protezione delle persone prive in tutto o in parte di autonomia: tutela, curatela, amministrazione di sostegno
26.11.1 Valore sociale della L. 6/2004: finalità e contenuto
26.12 Tutela e curatela dei maggiorenni incapaci. Interdizione e inabilitazione
26.13 L’amministrazione di sostegno: aspetti generali
26.14 Il procedimento per la nomina dell’amministratore di sostegno
26.15 Revoca e modifica del decreto di nomina dell’amministratore di sostegno
26.16 Scelta dell’amministratore di sostegno e requisiti soggettivi
26.17 Le funzioni e i compiti dell’amministratore di sostegno. Poteri in materia di scelte terapeutiche
26.18 I doveri dell’amministratore di sostegno
26.19 I soggetti beneficiari dell’amministrazione di sostegno. Infermità o menomazione psichica e fisica
26.20 Ambito di applicabilità dell’amministrazione di sostegno in relazione agli istituti dell’interdizione e dell’inabilitazione
26.21 Capacità del beneficiario dell’amministrazione di sostegno
26.22 Cura della persona ed esercizio dei diritti non patrimoniali. I c.d. «diritti personalissimi»
26.23 Il regime di invalidità degli atti nell’amministrazione di sostegno. L’azione di annullamento
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