Il nuovo istituto della patente a punti rappresenta, e non solo nell’immaginario collettivo, la vera grande novità su cui si articola il fulcro essenziale della riforma del nuovo codice della strada, per altri versi non certo brillantissima per chiarezza espositiva, tecnica legislativa e coordinamento complessivo.
Al di là degli inevitabili aggiustamenti che dovranno intervenire a colmare la disciplina di una materia che al momento si presenta non completamente realizzata, si deve prendere atto con soddisfazione che le risultanze statistiche di questo primo periodo testimoniano una sensibile riduzione del numero complessivo degli incidenti e dei decessi, a riprova che quanto meno sul piano della deterrenza psicologica il nuovo strumento funziona e di questo non possiamo che rallegrarci.
Ma per dare un significato tecnico e non solo emozionale al nuovo istituto, è principale compito degli organi di polizia stradale procedere ad una corretta, completa e precisa applicazione delle nuove disposizioni.
Per questo motivo si è ritenuto di proporre un vademecum di natura assolutamente pratico-operativa che tenga conto delle ipotesi che si possono verificare nella realtà concreta, corredato con gli atti normativi e con le circolari fino ad oggi pubblicati sull’argomento.
L’obiettivo, si ripete, non è certamente quello di offrire un contributo tecnico-giuridico alla soluzione dei pur numerosi interrogativi che la nuova normativa offre, bensì solamente quello di proporre un programma applicativo del nuovo istituto assolutamente pratico in grado di aiutare l’operatore ‘su strada’ e gli addetti ai vari ‘uffici contravvenzioni’ dei nostri comandi.
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