Il libro Prova Scritta al Concorso Notarile costituisce un valido sussidio diretto a consentire agli aspiranti notai di acquisire il «senso pratico», che caratterizza l’attività notarile, attraverso una forma — per così dire — di «studio casistico»: le tracce per concorso notarile, difatti, consentono loro di confrontarsi con questioni notarili di grande rilevanza e di verificare come esse possano essere risolte, nonché tradotte in atti notarili «concreti».
In particolare, il testo contiene 12 tracce di concorso (4 di inter vivos, 4 di diritto societario e 4 di mortis causa) ed il relativo svolgimento, completo di atto, motivazione e parte teorica. La difficoltà dei singoli casi ideati è determinata sia dal numero delle questioni da affrontare e risolvere che dalla peculiarità delle soluzioni proposte. Essa, per ciascuna materia, è stata posta in un «ordine progressivo»: si parte da un caso medio-facile, per passare poi a casi medio-difficili e, infine, giungere ad un caso di difficoltà elevata. Tale impostazione ha la finalità di consentire anche al candidato «alle prime armi» di seguire un «per-corso di crescita», che gli permetterà di acquisire nuove conoscenze ed abilità man mano che si cimenterà con i casi successivi.
Nell’affrontare le singole problematiche, talvolta, si sono proposte soluzioni «coraggiose», «inedite», ma non ardite: in questo modo si è cercato di dimostrare che — nonostante il di-verso approccio di talune scuole «di nuova generazione» (che sembrano aver ridotto la casistica concorsuale a poco più di un «quiz a risposta certa») — il diritto si fonda sempre e necessariamente su coerenza e ragionamento. Non esiste, dunque, la soluzione, bensì le soluzioni, che sono tutte parimenti valide se sorrette da adeguate argomentazioni giuridiche.
Ogni sezione, dedicata a ciascuna materia, inoltre, è preceduta da una «parte introduttiva», nella quale si offre in maniera sistematica lo «schema-base guidato» delle principali tipologie di atti notarili. Questa parte del testo Prova Scritta Concorso Notarile mira proprio a vivacizzare e rendere «con-sapevole» l’apprendimento delle formule, evitando — come spesso accade — che esso si traduca in uno sterile esercizio di memorizzazione. L’esemplificazione di come si «costruisce» un atto, insieme con l’indicazione delle ragioni che giustificano il ricorso a determina-te clausole, quindi, ha il fine specifico di agevolare lo sviluppo di una tecnica redazionale basata su di un «metodo critico».
Le formule, inserite nello svolgimento degli atti, sono volutamente sintetiche: in un’ottica concorsuale, dunque, si tenta di offrire una proposta redazionale che, per quanto possibile, sia completa ed «a portata di penna» durante le fatidiche otto ore.
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