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Urbanistica Edilizia e Rischio Sismico – SE/E69
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– La pianificazione territoriale e urbanistica in prospettiva sismica – L’evoluzione della normativa sismica nazionale e regionale: dalla L. 64/1974 al D.M. 14 gennaio 2008 sulle nuove ‘Norme tecniche per le costruzioni’ – Il D.P.C.M. 9 febbraio 2011
L’esigenza di correlare in un ruolo unitario le metodologie urbanistiche ed edilizie con i rischi sismici e gli altri hazard naturali, nonché l’evoluzione normativa, sia nazionale che regionale, oltre all’entrata in vigore delle Nuove Norme Tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008, ha reso opportuna, se non necessaria, una nuova edizione del volume.
Questa nuova edizione ha un contenuto più ricco e, a cominciare dal titolo, in cui si è inserito il concetto di “edilizia”, pone l’accento non solo sulla correlazione fra pianificazione urbanistica e principio generale di sicurezza e tutela dai potenziali rischi sismici ed idrogeologici, ma anche fra quest’ultimi ed i criteri costruttivi cui attenersi nella realizzazione e ristrutturazione di opere edilizie.
Dopo un excursus sugli aspetti storici, dall’origine della localizzazione dei centri urbani, all’evoluzione dei sistemi costruttivi e della sicurezza edilizia degli abitati, oltre a dei cenni di sismologia, il testo analizza l’evoluzione storica della normativa sismica nazionale e regionale, ponendo l’attenzione sul D.M. 14 gennaio 2008 contenente le Nuove Norme Tecniche per le costruzioni.
Non manca un’attenta analisi degli aspetti urbanistici e soprattutto edilizi in ordine alla sicurezza sismica degli edificati già esistenti e da costruire.
SE/E69
Alessandro Monaco
Già ingegnere direttore del “Servizio Urbanistica” del Comune di Napoli, consulente e progettista di strumenti urbanistici generali e attuativi, è autore di manuali tecnico-giuridici e di testi specialistici in materia di pianificazione e normativa territoriale, ambientale, urbanistica ed edilizia.
Roberto Monaco
Ingegnere edile, esperto strutturista di grandi opere in zone sismiche. Autore di un volume sulla “Rigenerazione delle aree interne”.
1 Storia dei territori dall’origine dell’urbanesimo all’era moderna dell’urbanistica
1.1 Siti abitativi ed urbanesimo dall’era paleolitica all’epoca etrusca
1.1.1 Era paleolitica
1.1.2 La Mesopotamia
1.1.3 Periodo storico dell’Egitto
1.1.4 Zone cretesi e micenee
1.1.5 Epoche etrusche e sannitiche
1.2 L’urbanesimo in epoca classica
1.2.1 Civiltà ellenica
1.2.2 Era romana
1.3 I criteri costruttivi dal Medioevo all’Illuminismo
1.3.1 Epoca Medioevale
1.3.2 Epoca rinascimentale
1.3.3 Dal Barocco all’Illuminismo
1.4 Moderni modelli urbani ed edilizi in epoca antecedente alla prima normativa urbanistica
1.5 Evoluzione storica della normativa in materia di urbanistica, edilizia e rischio sismico
1.5.1 La prima normativa urbanistica
1.5.2 La prima normativa tecnico-edilizia
1.5.3 Le prime norme antisismiche
¡ 2 L’ubicazione strategica dei centri urbani e la loro labilità rispetto alla geomorfologia dei territori
2.1 La natura strategica degli antichi centri urbani
2.2 La storica correlazione tra ambienti urbani e territorio per esigenze di difesa e ragioni economiche
2.3 Labilità geologica dei luoghi urbanizzati
2.4 Geofisica e crosta terrestre italiana
2.5 Rischi idrogeologici dei territori italiani
2.6 Correlazione dell’urbanesimo delle città portuali e costiere con i territori
2.6.1 Città portuali
2.6.2 Coste e territori adiacenti
¡ 3 Lo stato delle città
3.1 Lo stato di sicurezza delle città
3.2 Idoneità degli spazi urbani
3.3 Città e territori ad area vasta di contesto
3.4 Le alterazioni dell’ambiente ad opera dell’uomo e la necessaria tutela con opere compatibili
¡ 4 La sicurezza edilizia degli abitati nella storia urbana
4.1 La solidità statica degli abitati nella storia urbana
4.2 Materiali classici e contemporanei in ordine ai sistemi costruttivi
4.2.1 Materiali per le costruzioni
4.2.2 Materiali costruttivi secondo le norme attuali
4.2.2.1 Paramenti in muratura
4.2.3 Sistemi costruttivi
4.2.3.1 Strutture murarie
4.2.3.2 Strutture in c.a.
4.2.3.3 Strutture in acciaio
4.2.3.4 Strutture in legno
4.3 La criticità edilizia dei centri storici
4.4 La necessita di sicurezza edilizia rispetto ai rischi antropici e naturali
4.4.1 Venti e tornadi
4.4.2 Tempeste, incendi boschivi ed uragani
4.4.3 Fenomeni vulcanici
4.4.4 Bradisismi
4.5 La protezione civile
¡ 5 Sismologia
Premessa
5.1 Natura dei movimenti tellurici e loro prevedibilità
5.2 Lo studio dei terremoti
5.2.1 Tipologia dei terremoti
5.2.1.1 Terremoti tettonici
5.2.1.2 Terremoti vulcanici
5.2.1.3 Terremoti indotti
5.2.1.4 Terremoti da esplosione
5.2.1.5 Terremoti da crollo
5.2.1.6 Terremoti prodotti dall’uomo
5.3 La trasmissione delle onde sismiche
5.4 Parametri dei terremoti
5.4.1 Intensità
5.4.2 Magnitudo
5.4.3 Accelerazione
5.4.4 Momento sismico
5.4.5 Spostamenti verticali
5.5 Terremoti sottomarini e maremoti
5.5.1 Grado di amplificazione
5.5.2 Livello di previsione e prevenzione dei maremoti in Italia
5.5.3 Effetti negativi dello tsunami sull’ambiente
5.5.4 Praticabilità delle azioni di prevenzione
¡ 6 Correlazione tra urbanistica e terremoti
6.1 La storia sismica delle città
6.2 L’ evoluzione storica dei sistemi costruttivi edilizi urbani
6.3 Constatazione a posteriori della labilità sismica dei centri abitati
6.4 L’impianto urbanistico dei centri urbani in relazione agli effetti sismici
6.4.1 Modelli dei sistemi urbani a rischio sismico
6.4.2 Trame urbane
¡ 7 L’evoluzione della normativa sismica nazionale
7.1 La normativa antisismica prima del 1974
7.1.1 Norme sismiche dall’origine al 1962
7.1.2 Norme sismiche del 1962
7.2 La L. n. 64/1974 e il D.M. sulle norme tecniche per le costruzioni
7.2.1 Analisi dei decreti applicativi della L. n. 64/1974, dal D.M. 3 marzo 1975 al D.M. 14 settembre 2005
7.2.2 Il D.M. 16 gennaio 1996 in vigore fino al 30 giugno 2010
7.2.3 Rilievo delle Circolari
7.3 Le leggi conseguenti a gravi terremoti
7.3.1 L. n. 219/1981 successiva al terremoto campano-lucano del 23 novembre 1980
7.3.2 La L. n. 61/1998 emanata a seguito dei terremoti delle Regioni Umbria e Marche del 1997
7.3.3 La L. n. 14/2009 emanata in conseguenza del terremoto abruzzese del 6 aprile 2009
7.4 Correlazione delle norme della L. n. 64/1974 con il Testo unico di cui al D.P.R. n. 380/2001
¡ 8 Norme sismiche vigenti
8.1 Le nuove Norme tecniche per le costruzioni e la tutela dai rischi sismici (D.M. 14 gennaio 2008 ed O.P.C.M. n. 3274/2003)
8.1.1 Nuove norme tecniche del D.M. 14 gennaio 2008
8.1.1.1 Obiettivi del D.M. 14 gennaio 2008
8.1.1.2 Vita nominale e classi d’uso
8.1.1.3 Sicurezza delle opere strutturali
8.1.1.4 Azioni Sismiche
8.1.1.5 Rigidezza e resistenza
8.1.2 L’O.P.C.M. n. 3274/2003
8.2 Modelli costruttivi
8.2.1 Tipi di costruzioni antisismiche
8.2.2 Isolatori
8.2.3 Dissipazione dell’energia sismica dei telai ed isolatori sulle strutture esistenti
8.2.4 Modelli di strutture
8.2.5 Forze e carichi agenti sulle costruzioni
8.2.6 Materiali strutturali
8.2.6.1 Calcestruzzi
8.2.6.2 Acciaio e relative tipologie
8.2.6.3 Costruzioni in legno strutturale
8.2.6.4 Costruzioni in muratura
8.2.6.5 Costruzioni in altri materiali e a strutture composte
8.2.6.6 Tutela dei beni architettonici negli allegati A, B e C del D.P.C.M. 9 febbraio 2011
8.3 Fondazioni edilizie e geotecnica in relazione al rischio sismico
8.4 Caratteri strutturali secondo le vigenti norme tecniche
8.4.1 Strutture in calcestruzzo
8.4.2 Strutture in acciaio
8.4.3 Strutture in muratura
8.4.4 Strutture in legno
8.5 Interrelazione tra geologia, idrogeologia e rischio sismico per le fondazioni
8.5.1 Verifiche delle fondazioni
8.5.2 Categorie del sottosuolo alle fondazioni
8.6 Tutela sismica e Piano casa
¡ 9 La normativa sismica nazionale e regionale in prospettiva urbanistica
9.1 Lo sviluppo della normativa urbanistica in prospettiva sismica
9.2 La classificazione dei gradi di sismicità
9.3 Gli effetti del terremoto abruzzese
9.4 Normativa regionale sulla tutela sismica in ordine al governo del territorio
¡ 10 Gli aspetti urbanistici ed edilizi in ordine alla sicurezza sismica degli edificati esistenti
10.1 La sicurezza sismica degli edificati storici
10.1.1 Sistemi edilizi
10.1.2 Stratificazione di sistemi costruttivi
10.1.3 Sopraelevazioni ed ampliamenti
10.1.4 Strutture miste e relative sopraelevazioni tecnicamente ammissibili
10.1.5 Contiguità strutturale
10.1.6 Superfetazioni
10.1.7 Alterazioni strutturali
10.1.8 Uso improprio di edifici
10.1.9 Ristrutturazioni e manutenzioni destabilizzanti
10.1.10 Degrado locativo
10.2 Recupero e riabilitazione antisismica dei centri storici secondo la strumentazione di fonte nazionale
10.2.1 Recupero urbano
10.2.2 Riqualificazione
10.2.3 Riabilitazione
10.2.4 Normativa statale sull’edilizia esistente
10.2.4.1 Interventi sull’edilizia esistente ai sensi dell’O.P.C.M. n. 3274/2003
10.2.4.2 Interventi sull’edificato esistente secondo il D.M. 14 gennaio 2008
10.3 Recupero e riabilitazione antisismica dei centri urbani secondo la normativa nazionale e regionale
10.3.1 Programmi integrati di recupero (PIR)
10.3.2 Riqualificazione sismica dei centri storici secondo le leggi regionali dell’Umbria
10.3.3 Norme recenti di altre Regioni sulla prevenzione sismica dei centri edificati
10.4 Requisiti di sicurezza strutturale e agibilità degli edifici
10.4.1 Stato delle strutture degli edifici preesistenti
10.4.2 Il degrado degli edifici esistenti
10.4.3 Principi generali sulla sicurezza dell’edificato esistente
10.5 Vulnerabilità e sicurezza sismica nella ricostruzione degli abitati colpiti dagli eventi sismici
10.5.1 Modelli di ricostruzione degli abitati colpiti dal terremoto irpino del 1980
10.5.2 La sicurezza sismica nella ricostruzione degli abitati colpiti da terremoti nell’Umbria
10.5.2.1 Regolamento della messa in sicurezza ai sensi della L.R. n. 18/2002
10.5.2.2 Percorso metodologico per l’individuazione delle unita strutturali e delle relative vulnerabilità
10.5.2.3 Qualità muraria e vulnerabilità
10.5.2.4 Miglioramento sismico dell’edificato esistente oltre le soglie di vulnerabilità
10.6 Importanza dei metodi di rilevamento dei danneggiamenti sismici all’edificato urbano
10.7 Riqualificazione delle aree terremotate e prevenzione sismica a scala urbana
10.7.1 Criteri antisismici dell’urbanesimo secondo le leggi regionali
10.7.2 Prevenzione sismica a scala urbana
10.7.3 Metodi preventivi dei rischi sismici sull’edificato storico
10.8 Restauro e miglioramento antisismico degli edifici monumentali
¡ 11 Le nuove aree comunali per l’espansione dell’edificazione urbana
11.1 L’idoneità edificatoria delle aree in ordine a rischio geologico, geomorfologico ed idrogeologico
11.2 La microzonazione delle caratteristiche del sottosuolo e del livello di rischio sismico dei territori comunali
11.2.1 Microzonazione e le relative carte nella normativa regionale
11.3 Macrozonazione a livello sovracomunale e territoriale
11.4 Aspetti urbanistici ed edilizi della tutela dal rischio sismico delle aree di edilizia nuova
¡ 12 La pianificazione territoriale e urbanistica in prospettiva sismica
12.1 L’importanza del rischio sismico nella pianificazione territoriale
12.1.1 Pianificazione territoriale regionale a tutela da rischi naturali
12.1.2 Pianificazione provinciale di coordinamento territoriale
12.2 La rilevanza della tutela antisismica nella pianificazione ambientale e nella verifica della VAS delle grandi opere
12.2.1 Pianificazione ambientale e rischio sismico
12.2.2 Vulnerabilità e tutela dell’ambiente secondo la normativa regionale
12.2.3 VIA, VAS e presumibile V.A.SI (valutazione ambientale sismica) in materia di compatibilità ambientale
12.3 Il rischio sismico nella pianificazione urbanistica generale secondo le vigenti leggi regionali sul governo del territorio
12.3.1 Modelli di «piani programmatici» (tipo A) e di «piani unitari» (tipo B) secondo le vigenti norme regionali
12.3.2 Criteri efficaci di prevenzione dai rischi naturali nella pianificazione urbanistica
12.4 L’incidenza del rischio sismico nella pianificazione attuativa
12.4.1 Piani attuativi secondo la normativa nazionale e regionale
12.4.2 Modelli di piani attuativi a tutela dai rischi in zone di espansione ed urbane edificate
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