Il tema dei voti interessa molti studenti universitari. Ognuno però vive diversamente la valutazione degli esami: alcuni studenti desiderano ottenere voti alti aspirando al cosiddetto 110 e lode, altri invece preferiscono accettare qualsiasi votazione, ritenendo il voto poco importante. Università e voti d’esame: vediamo di seguito qualche info utile.
Università e voti esame: da cosa dipende un voto?
Seppure il voto sia soltanto un numero che poco dice sulla persona dello studente, poiché dipende da tanti fattori variabili, l’ideale sarebbe laurearsi nei tempi e perché no, prendere anche dei voti alti.
Il voto di un esame universitario dipende non soltanto dalla preparazione dello studente, ma anche da fattori imprevedibili. Può capitare infatti di aver studiato per bene tutta la materia e di aver magari tralasciato un solo argomento, ecco in questo caso la probabilità che venga chiesto l’argomento non fatto può essere pari al 90%.
Ma può anche capitare che il professore decida di chiedere un riferimento contenuto nelle note del libro che solo il 10% degli studenti di solito legge. Tuttavia anche l’emozione può compromettere la resa dell’esame: bisogna cercare di mantenere la calma e di essere sicuri della vostra preparazione.
Insomma, gli elementi che possono incidere sul buon esito di un esame sono molti, perciò occorre prepararsi bene.
Troppe pagine da studiare? Usa i Compendi
Tra gli elementi che possono comportare “scivolate” in sede d’esame può esserci anche la vastità del programma e degli argomenti da studiare. Spesso per lo studio di un esame si richiede lo studio di manuali estesi che non favoriscono il fattore tempo, altra variabile molto importante da tenere sotto controllo.
Ecco perché, in molti casi, è possibile ricorrere ai Compendi Simone, aggiornati e super utili.
Università e voti d’esame: dal 18 al 30
L’università, come la scuola, ha una propria organizzazione interna. L’anno universitario infatti viene diviso in semestri che si concludono con le sessioni di esami.
Gli esami possono essere scritti oppure orali. Si concludono con una valutazione espressa in trentesimi. Il voto minimo è 18/30, il massimo è 30 e lode.
Lo studente è libero di accettare il voto o di rifiutarlo: in quest’ultimo caso può rifare l’esame.
Quanto è importante il voto degli esami
Il voto del singolo esame non è importante in sé, ma assume importanza se rapportato alle altre valutazioni degli esami perché concorre a formare la cosiddetta media universitaria. La media, che può essere aritmetica o ponderata, è necessaria per calcolare il voto di laurea.
Gli esami di pochi CFU influenzano lievemente la media degli esami; viceversa gli esami che danno molti CFU hanno un’incidenza più elevata sulla media.
Perché è importante avere una buona media?
In genere non è necessario mantenere una media elevata. Tuttavia, ci sono dei casi in cui si consigli di puntare ad un buon voto, per singolo esame. Ad esempio:
- se si deve mantenere una borsa di studio universitaria;
- se si ha l’obiettivo di partecipare ad alcuni concorsi pubblici che prevedono un voto di laurea minimo per partecipare;
- se si vuole fare domanda per alcuni periodi di formazione specifici, come ad esempio il Tirocinio negli uffici giudiziari dopo la laurea in Giurisprudenza (voto minimo 105/110).
L’ideale sarebbe vivere gli esami con serenità e calma. La cosa più importante che non bisogna mai tralasciare è la preparazione, è fondamentale studiare per sé stessi. Così come è importante lavorare a una buona organizzazione dello studio, essenziale per porsi degli obiettivi giornalieri e velocizzare i tempi. I weekly planner Simone sono stati creati appositamente, sulla base delle esigenze degli studenti, tra piccoli consigli per ottimizzare il metodo di studio e spazi appositi per dare sfogo alla creatività e personalizzare al massimo il tuo planner.
In conclusione, studiare bene le materie del proprio percorso di studi è importante per svolgere al meglio il proprio lavoro in futuro.