Età per votare al Senato: come cambia l’elettorato attivo con la L. cost. 1/2021. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge costituzionale 18 ottobre 2021, n. 1 si è concluso l’iter di riforma della Costituzione che attribuisce ai 18enni il voto per eleggere il Senato, non essendo stata presentata nessuna richiesta di referendum costituzionale dopo che le due Camere avevano approvato la legge a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti.
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Età per votare Senato: come cambia l’elettorato attivo con la L. cost. 1/2021
Attraverso la modifica dell’art. 58 della Costituzione, già a partire dalle prossime elezioni politiche, le due Camere avranno la stessa base elettorale.
In tal modo, viene meno uno dei pochi elementi di differenziazione fra Camera e Senato.
Non va, infatti, dimenticato che il tratto caratteristico della forma di governo parlamentare italiana è la perfetta parità tra Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, in ragione delle identiche attribuzioni, sia politiche che legislative, loro assegnate dalla Costituzione italiana. Si tratta di quel bicameralismo perfetto, spesso criticato come causa dei ritardi dei lavori parlamentari, che però non ha escluso una diversità quanto ai requisiti richiesti per l’elettorato attivo e passivo delle due Camere.
Se, infatti, l’età minima per essere eleggibili a deputati è di 25 anni, per diventare senatore sono richiesti 40 anni; quanto all’elettorato attivo, per eleggere i deputati è richiesta l’età minima di 18 anni, mentre per eleggere i senatori era richiesta in base al testo originario della Costituzione i 25 anni.
Ora, invece, grazie alla L. cost. 1/2021 l’elettorato attivo per il Senato della Repubblica viene uniformato a quello già previsto per la Camera dei deputati (art. 56 Cost.).