Stai studiando per l’esame di diritto penale all’Università o ti stai preparando per un concorso pubblico? In questa introduzione al Diritto Penale risponderemo ad alcune domande riguardo alle caratteristiche di questa branca del diritto e alle sue fonti. In particolare chiariremo:
- Cos’è il reato
- Quali sono le caratteristiche del Diritto Penale
- Quali sono le fonti del Diritto Penale
- Dove studiare Diritto Penale
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Introduzione al Diritto Penale: cos’è il reato e quando si realizza
Il Diritto Penale è quella branca del diritto che disciplina i fatti costituenti reato, cioè quei comportamenti individuali ed obiettivi attraverso i quali si realizza un reato.
Il reato, dal punto di vista giuridico, è quel comportamento cui si riconnette una sanzione penale. Più nel dettaglio, però, quand’è che può dirsi realizzato un reato?
Innanzitutto, per aversi reato è necessario un comportamento materiale, cioè un comportamento che si manifesti nella realtà e che sia tangibile. Non rilevano a fini penali, infatti, i pensieri o le intenzioni.
Perché si abbia un reato, in secondo luogo, non è sufficiente l’esistenza di un comportamento materiale, poiché quest’ultimo deve essere anche lesivo di un bene giuridico, deve cioè causare un danno o quantomeno mettere in pericolo un bene tutelato dall’ordinamento.
In terzo luogo, il comportamento materiale e lesivo deve essere attribuibile al suo autore secondo il Diritto Penale, deve cioè essere possibile muovere un rimprovero a colui che ha realizzato quel comportamento e questo è possibile soltanto quanto tale soggetto abbia agito con colpevolezza e, più specificamente, con capacità di intendere e volere, cioè con capacità di autodeterminarsi e di comprendere la portata delle proprie azioni.
Per riassumere quanto abbiamo appena espresso, si fa riferimento a tre principi: principio di materialità, principio di offensività, principio di colpevolezza.
La sanzione penale
Come abbiamo detto al compimento di un reato segue l’applicazione di una sanzione penale. Nel nostro ordinamento sono previste due tipi di sanzioni penali: la pena e la misura di sicurezza.
Sebbene per alcuni aspetti differiscano, esse hanno uno scopo comune, che è quello di proteggere la società dal compimento di reati e, al tempo stesso, di risocializzare l’autore del reato, quindi reintrodurlo all’interno della società in modo che non delinqua di nuovo.
Si può dire, quindi, che in generale lo scopo del Diritto Penale è quello di tutelare la società dal compimento di reati, ossia comportamenti lesivi di un bene giuridico, attraverso la minaccia della sanzione penale.
Introduzione al Diritto Penale: le caratteristiche
Il Diritto Penale è autonomo in quanto è un complesso di norme indipendente e dotato di principi e regole proprie.
Si dice anche che il Diritto Penale è sussidiario. Ciò significa che la sanzione penale costituisce una extrema ratio, quindi si applica soltanto quando è necessario. Quand’è che l’applicazione della sanzione è necessaria?
In primo luogo, quando il bene giuridico che la sanzione vuole proteggere non può essere protetto in maniera altrettanto idonea attraverso un’altra disposizione per esempio civilistica. In secondo luogo, quando la sanzione è idonea allo scopo che si prefigge, che è appunto tutelare un certo bene. Se, infatti, la sanzione penale risultasse fin dall’inizio non idonea a tutelare un certo bene giuridico essa rappresenterebbe un onere ingiustificato a carico del suo destinatario.
In terzo luogo, il Diritto Penale si ispira al criterio della “meritevolezza della pena” perché ovviamente non tutte le aggressioni ai beni giuridici sono punite con una sanzione, ma soltanto quelle aggressioni che risultano intollerabili. Ovviamente, più un bene giuridico è ritenuto rilevante dalla Costituzione, più intollerabile sarà ritenuta l’aggressione allo stesso e, quindi, maggiore sarà la meritevolezza della pena applicata a quei comportamenti che ledono quel bene giuridico.
Infine, il Diritto Penale è frammentario perché non ogni comportamento o aggressione al bene giuridico costituisce reato. Per esempio, ci sono comportamenti che possono essere ritenuti immorali dalla comunità che non costituiscono reato, come vi sono comportamenti che determinano un illecito civile, si pensi alle norme sulla redazione dei contratti, i quali non costituiscono reato.
Le fonti del Diritto Penale
Come è noto, le fonti del diritto sono tutti quegli atti e fatti idonei a produrre o modificare norme giuridiche. Tradizionalmente si distingue tra fonti di produzione che sono appunto gli atti o fatti che servono a produrre diritto, e fonti di cognizione che servono, invece, a garantire la conoscenza legale delle norme giuridiche o le disposizioni (per esempio sono fonti di cognizione la Gazzetta Ufficiale , i Codici e così via).
Per quanto riguarda il Diritto Penale, fonti di produzione sono principalmente il Codice penale, e le altre leggi ordinarie e gli atti ad essa equiparati. Gran parte delle norme penali sono contenute all’interno del Codice Penale.
Il Codice Penale vigente, approvato nel 1930 ed entrato in vigore l’anno dopo, si compone di tre libri. Il primo libro è dedicato alla disciplina in generale del reato, il secondo libro è dedicato alle pene, il terzo libro alle contravvenzioni.
La centralità del Codice Penale come fonte del Diritto Penale è dimostrata anche dal legislatore che di recente, con il decreto legislativo 29/2018, emanato nell’ambito della cosiddetta riforma Orlando, ha introdotto un nuovo articolo: l’articolo 3 bis che enuncia il fondamentale principio della riserva di Codice.
Infatti, stabilisce che non possono essere introdotte nuove norme penali se non nel Codice Penale o che non siano inserite all’interno di leggi speciali. Ciò significa che nuove disposizioni in materia penale devono essere necessariamente introdotte nel Codice Penale. Lo scopo di tale principio è quello di evitare la proliferazione eccessiva di normative in materia penale, magari in leggi disomogenee.
In questo modo si potenzia la funzione di garanzia del Diritto Penale perché permette, tanto ai giudici quanto ai cittadini, di conoscere i precetti e le sanzioni più facilmente.
L’unica deroga al principio della riserva di Codice è data dall’esistenza di leggi speciali che regolino in maniera organica la materia. Significa che, se per esempio una disposizione penale è contenuta in una legge esterna al Codice Penale (si pensi ad esempio al Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro) e lo spostamento di questa disposizione dalla legge di appartenenza, dal corpus normativo di appartenenza al Codice Penale, renderebbe eccessivamente complicata l’interpretazione della stessa, si può derogare al principio della riserva di codice e non è necessario trasferire quella disposizione nel Codice Penale.
Dove studiare Diritto Penale
In questa breve introduzione al Diritto Penale abbiamo toccato solo alcuni punti salienti della disciplina, rispondendo a poche, semplici domande.
È chiaro, dunque, che si tratta solo di un primo approccio a questa branca del diritto e che, per superare un esame universitario o un concorso pubblico, lo studio debba essere completato con l’approfondimento di molti altri argomenti.
In base al grado di approfondimento ricercato dallo studente, Edizioni Simone pubblica diversi libri, ognuno pensato per affrontare al meglio ogni fase dello studio, dal primo approccio alla materia fino alla fase di ripasso.
Particolarmente indicato per chi sta cominciando a studiare Diritto Penale e ha bisogno di un testo da affiancare al manuale è il Compendio di Diritto Penale, un vero e proprio riassunto di quelle che sono le nozioni fondamentali. Il Compendio, inoltre, è particolarmente indicato per la preparazione degli esami perché, alla fine di ogni capitolo, sono presenti dei questionari focalizzati proprio sulle domande più frequenti in sede d’esame o di concorso.
Se, invece, sei già arrivato al momento del ripasso o hai difficoltà a memorizzare le nozioni chiave della materia, il consiglio è facilitarti con lo Schemi & Schede di Diritto Penale in cui troverai mappe e schede sinottiche già pronte, utili a mettere ordine tra i concetti principali e favorire la memoria.
Infine, ricorda che nello studio del Diritto Penale è fondamentale consultare sempre il Codice Penale. Senza il Codice, infatti, non è possibile fare i giusti collegamenti e avere un’idea complessiva della disciplina. In particolare, il Codice Penale Esplicato è perfetto per chiarire ogni tipo di dubbio e comprendere la ratio di ogni articolo.