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Taglio del cuneo fiscale: il Governo ci riprova con la nuova legge di bilancio

Cuneo fiscale legge bilancio

Di legge di bilancio sentiremo parlare molto nei prossimi mesi: in questo articolo parliamo di cos’è questa legge, con un focus su uno dei suoi obiettivi principali:, ovvero il taglio del cuneo fiscale. 

Ad ottobre 2024 la legge di bilancio per il 2025 è stata presentata alla Camera dei deputati. Il ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato che il piano contenuto nella legge punta a rafforzare la sostenibilità fiscale del Paese senza trascurare la crescita e il supporto ai lavoratori

La legge di bilancio

La legge di bilancio è tecnicamente un disegno di legge di iniziativa governativa. Il provvedimento rappresenta una delle leggi fondamentali dello Stato con la quale il Governo in carica stabilisce come utilizzerà le risorse che ha a disposizione. 

Vediamo cos’è la legge di bilancio in parole più semplici. 

Quello che lo Stato deve fare non è diverso da quello che tutti noi cittadini facciamo ogni giorno. Quando gestiamo le spese sulla base di quello che resta dello stipendio dopo aver pagato la rata del mutuo o della macchina e dopo aver fatto fronte alle altre spese quotidiane non facciamo altro che far quadrare i conti.

Dobbiamo, quindi, immaginare il Consiglio dei ministri come una famiglia che si riunisce per capire come utilizzare i suoi soldi. Ogni componente del Consiglio propone al Ministro dell’economia (che funge da cassiere dello Stato) una «parte» della legge, che corrisponde a quello di cui ha bisogno per attuare le politiche del Ministero. 

Il ministro dell’economia mette insieme tutte le diverse necessità dai suoi colleghi, ne fa una sintesi e produce un testo finale che sarà prima approvato dal Consiglio dei ministri stesso e poi presentato al Parlamento per la discussione, le eventuali modifiche (gli emendamenti proposti dai parlamentari) e l’approvazione.

Un piccola curiosità è che non esiste una regola che stabilisce quale ramo del Parlamento (Camera o Senato) deve analizzare per primo il disegno di legge: la prassi prevede l’alternanza tra i due rami anno dopo anno (cd. principio dell’alternanza).

Con la legge di bilancio, dunque, il Governo propone al Parlamento come gestire i soldi a disposizione dello Stato. Esattamente come noi, che decidiamo in base alle nostre disponibilità quanti giorni di vacanza fare e dove andare, se cambiare un elettrodomestico che si sta per rompere o rimandare l’acquisto all’anno successivo o, semplicemente, quante volte possiamo andare a cena fuori, così il Governo decide quanti soldi investire in sanità, quanti in digitalizzazione o, ancora, quanti nell’istruzione. 

Le fasi della legge di bilancio

L’approvazione della legge di bilancio avviene per fasi. Come abbiamo anticipato, la legge è stata presentata alla Camera dei deputati e così è iniziata la cd. sessione di bilancio. Adesso la legge sarà analizzata dalle Commissioni che analizzeranno il testo e, presumibilmente entro il 10 novembre, dovrebbero essere presentati gli emendamenti. 

Entro il 31 dicembre il Parlamento dovrà approvare il testo della legge. In caso di mancata approvazione, l’articolo 81 della Costituzione prevede il cosiddetto esercizio provvisorio del bilancio

Il disegno di legge di bilancio per l’anno 2025 è suddiviso in tre tomi. Se vuoi approfondire il contenuto della legge di bilancio presentata dal Governo ecco i link dove puoi trovare il fascicolo con la documentazione completa.

I punti principali della legge di bilancio 2025

Nel disegno di legge di bilancio c’è di tutto: dal finanziamento di alcune missioni internazionali ai fondi per le emergenze nazionali. I rifinanziamenti per i prossimi cinque anni superano i 25 miliardi. Il testo è composto da 144 articoli che hanno come obiettivi, tra gli altri, la riduzione del cuneo fiscale. Il taglio del cuneo fiscale è l’elemento cardine di questa manovra. Altri obiettivi sono il riordino delle detrazioni e l’introduzione di nuove norme sulle pensioni.

Come sempre, anche per la legge di bilancio 2025 sono scattate le polemiche. Secondo parte dell’opinione pubblica anche questa legge di bilancio non contiene miglioramenti consistenti per sanità e pensioni. Per queste ultime, il Governo ha infatti previsto un aumento di soli 3 euro applicabile alle cd. pensioni minime.

L’analisi della legge di bilancio è estremamente complessa, uno degli obiettivi di questa legge è il taglio del cuneo fiscale. Cerchiamo quindi di capire con parole semplici cos’è e chi ne beneficia.

Il taglio del cuneo fiscale nella nuova legge di bilancio: un obiettivo strutturale

Uno degli interventi principali della nuova legge è, come abbiamo detto, il taglio del cuneo fiscale, già applicato in via temporanea nel 2024 e ora, con l’ultima manovra, diventerà strutturale per i lavoratori a basso reddito. 

Ma cos’è esattamente il taglio del cuneo fiscale? Il cuneo fiscale, in parole semplici, è la differenza tra quanto un dipendente costa ad un’azienda e quanto il lavoratore riceve effettivamente in busta paga, una differenza dovuta a imposte e contributi. In altre parole, dire che c’è un elevato cuneo fiscale vuol dire che la differenza tra il lordo e il netto in busta paga del lavoratore è rilevante. In Italia nel 2023 il cuneo fiscale è stato pari al 45,1%. L’obiettivo del Governo, per ora, è diminuire il divario tra il costo totale sostenuto dalle imprese e il salario netto percepito dai lavoratori. Tale obiettivo deve essere raggiunto mantenendo le misure già introdotte per i redditi medio-bassi.

Come si colloca l’Italia nel contesto europeo?

Nel contesto europeo, il cuneo fiscale in Italia è tra i più elevati: il nostro Paese ha un cuneo fiscale che supera il 45%. Ciò significa che una parte rilevante del costo del lavoro è assorbita da imposte e contributi. Alcuni Paesi – come il Belgio, la Germania, l’Austria e la Francia –  presentano un cuneo fiscale ancora più alto, superando in alcuni casi il 50%​ (il Belgio arriva addirittura al 52,7 %).

Ciò non toglie che ridurre il cuneo fiscale in Italia rappresenta una sfida importante per migliorare la competitività e stimolare l’occupazione. Ma chi beneficerà di questa misura, se sarà approvata? 

Il taglio del cuneo fiscale per il 2024 aveva portato un aumento di circa 1.000,00 euro all’anno in busta paga per i lavoratori con redditi fino a 35mila euro. La misura per il 2025 lascia invariata la situazione per questi lavoratori e va ad incrementare gli stipendi tra i 35.000,00 e il 45.000,00 euro.

Vale la pena precisare che secondo i dati forniti dall’ISTAT, cioè dall’Istituto nazionale di statistica, il reddito netto medio annuo delle famiglie italiane è pari a 33.798,00 euro.

 

Se vuoi sapere capire tutto sul ciclo di bilancio e, in particolare, sulla legge di bilancio ti consigliamo il nostro Compendio di contabilità di Stato e degli enti pubblici o, per un commento più sintetico, i nostri elementi di contabilità di Stato e degli enti pubblici.