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Forme di Stato e forme di governo: la monarchia assoluta di Città del Vaticano

forme di stato e forme di governo

Nel panorama giuridico le forme di Stato e di governo sono istituti fondamentali per comprendere l’organizzazione del potere e la distribuzione delle funzioni all’interno di uno Stato.

La tendenza moderna è orientata a preferire modelli democratici e costituzionali, ma esistono ancora realtà che si discostano da questi schemi. Un esempio è Città del Vaticano, che ha la struttura di una monarchia assoluta elettiva (il Pontefice detiene la totalità del potere).

Forme di Stato e forme di governo: qual è la differenza?

Prima di parlare della monarchia assoluta pontificia è importante comprendere bene i rapporti dei poteri all’interno di uno Stato.

Gli elementi fondamentali che compongono uno Stato sono tre: il popolo, il territorio ed il potere dello Stato (la sovranità).

La forma di Stato è l’espressione dell’insieme delle relazioni tra lo Stato (inteso come l’insieme delle istituzioni che esercitano il potere sovrano) e la società civile (il popolo ed il territorio). In altre parole, descrive come lo Stato si pone nei confronti dei cittadini e quali sono i suoi fini.

A differenza della forma di Stato la forma di governo riguarda il rapporto che intercorre tra i diversi poteri dello Stato (il potere legislativo, il potere esecutivo e il potere giudiziario) e quindi tra le diverse autorità di vertice. La definizione della forma di governo è utile per definire i rapporti che si instaurano tra gli organi costituzionali dello Stato ed i cittadini.

Facciamo chiarezza sulle principali forme di Stato e di governo

Stato assoluto, Stato liberale e Stato democratico sono alcune delle principali forme di Stato. La differenza più importante incide sulla diversa concezione del potere e della sovranità.

Nello Stato assoluto la sovranità è concepita come un potere unitario e supremo detenuto da un singolo soggetto (il Re o nel nostro caso il Papa). Nello Stato liberale, invece è garantita la libertà degli individui ma la loro partecipazione attiva alla vita dello Stato è limitata. Lo Stato liberale è considerato uno strumento per la tutela delle libertà e dei diritti degli individui. Lo Stato democratico promuove l’uguaglianza tra i cittadini e la loro partecipazione alla vita politica e sociale, la tutela delle libertà individuali e la separazione dei poteri tra gli organi costituzionali.

Le forme di governo più comuni nei sistemi democratici sono tre: parlamentare, presidenziale e semipresidenziale. Nella forma parlamentare (come in Italia) esiste un rapporto di fiducia tra il Governo ed il Parlamento. Il Presidente è il Capo dello Stato ed ha un ruolo rappresentativo mentre il potere esecutivo è esercitato dal Presidente del Consiglio.

Nella forma presidenziale (come negli Stati Uniti d’America) il Capo dello Stato (chiamato di regola Presidente) è eletto direttamente dal popolo. Il Presidente è anche di Capo del Governo, in quanto dirige i Governi da lui nominati senza dipendere dal Parlamento.

La forma semipresidenziale (come in Francia), è un modello misto: il Capo dello Stato (chiamato Presidente) è eletto dal popolo. Egli ha poteri rilevanti, in quanto è indipendente dal Parlamento. Il Presidente non necessita della fiducia del Parlamento ma solo del popolo. Egli non governa da solo, infatti, si serve di un Governo da lui nominato, che necessita della fiducia del Parlamento.

In dette forme vige il principio di separazione dei poteri in base al quale ogni potere dello Stato (legislativo, esecutivo, giudiziario) deve essere esercitato da organi diversi, senza interferire tra l’uno o l’altro.

Accanto a queste forme, esistono anche forme di governo non democratiche, come la monarchia assoluta.

La monarchia assoluta come forma di governo

Nella monarchia assoluta tutti i poteri dello Stato sono nelle mani del Sovrano. A differenza della monarchia costituzionale (che rispetta il principio di separazione dei poteri) nella monarchia assoluta il Sovrano esercita pienamente tutte le funzioni di governo, senza alcun controllo da parte del Parlamento e della Costituzione.

La monarchia assoluta trova fondamento già nel Medioevo. Teologi e canonisti sostenevano che Dio attribuiva il potere al Sovrano, a cui veniva riconosciuto un potere sacro. Il Sovrano adempieva le sue funzioni secondo la legge divina e ciò induceva a considerarlo investito di diritto divino.

Questa forma di governo ha avuto poi un ruolo centrale nella storia europea tra Seicento e Settecento, trovando in Luigi XIV di Francia uno dei suoi esempi più noti.

Esistono oggi altre monarchie assolute? Si, un esempio è l’Arabia Saudita, il Brunei, l’Oman ed il Qatar. Un altro esempio attuale di monarchia assoluta è rappresentato dalla Città del Vaticano, che ha una particolarità: è una monarchia assoluta elettiva.

La monarchia assoluta di Città del Vaticano: un modello unico

Città del Vaticano è il più piccolo Stato indipendente del mondo, sia per estensione territoriale che per popolazione. Il Vaticano adotta una forma di governo unica nel suo genere, in cui il Papa concentra nelle sue mani tutti i poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario. In Vaticano non esistono bilanciamenti esterni o forme di rappresentanza popolare.

Il potere legislativo è solo formalmente affidato alla Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano. In sostanza i suoi membri sono nominati direttamente dal Papa, e ogni atto normativo è da lui approvato. Il potere giudiziario è esercitato da tribunali interni, ma anch’essi operano sotto la piena autorità del pontefice, da parte di altri organi.

La Città del Vaticano è un unicum assoluto: il Papa è Capo della Chiesa cattolica e Sovrano dello Stato vaticano. Ogni decisione dipende esclusivamente dalla sua volontà.

Quella dello Stato vaticano è una monarchia con una ulteriore peculiarità: Il Papa è eletto dai cardinali in conclave, ed esercita il potere a vita (salvo rinuncia volontaria). Questo assetto riflette la natura spirituale del potere papale, che unisce autorità religiosa e temporale in una forma di governo che non ha eguali nel mondo contemporaneo.

Il Vaticano mantiene non una forma di governo legata alla tradizione, ma funzionale al suo ruolo internazionale. Il Papa esercita un’influenza globale attraverso la forza morale e il prestigio dell’istituzione che rappresenta: la centralizzazione del potere non è solo una scelta strutturale, ma è un elemento che caratterizza la sua identità.

Anche dopo la morte del Papa, Città del vaticano conferma la sua unicità nel panorama internazionale: una monarchia assoluta che continua a esercitare una significativa influenza, grazie al prestigio della sua istituzione e alla continuità della sua missione.