IL LETTORE NELLA RETE DELLA SCRITTURA
Che la creatività nell’uso del linguaggio sia innata è probabile; che si possa imparare delle tecniche atte a rendere creativo il linguaggio è certo. Sembra, però, contraddittorio indicare delle “regole” per avvicinarsi alla scrittura: infatti le proposte, che sono fornite nel presente volume, vanno viste non come dettami ferrei e indiscutibili, ma come indicazioni e suggerimenti, che ogni scrivente può e deve reinterpretare e personalizzare.
L’obiettivo di fondo è avvinghiare il lettore in una rete di suggestioni, in modo tale che questo “irretimento” sia visto dal destinatario come un dolce imbrigliamento. L’attenzione del lettore deve rimanere desta, anche dopo un lead folgorante, grazie ad un uso sapiente della retorica, alla scelta del vocabolo evocativo, al ricorso ai valori fonico-timbrici. Necessaria è l’alternanza dei registri stilistici: da quello dichiarativo a quello allusivo, da quello apodittico a quello icastico, tutti finalizzati a catapultare in medias res chi legge, sì che gli sembri di vivere realmente la scena o la situazione descritta. E, per sentirla viva e facente parte della propria vita, dovrà provare il brivido dello straniamento, per cui il mondo gli apparirà come se lo vedesse per la prima volta.
Questo libro presenta una serie di esempi pratici che servono ad abituare lo scrivente ad esprimersi con uno stile nominale, con un uso del livello metaforico finalizzato a dispiegare significati “altri”, con una conoscenza dei vari sotto-codici, con una capacità di “porsi dal punto di vista degli altri”. Una particolare attenzione è rivolta alla pratica della riscrittura di un testo alla luce di variegate visioni del mondo e di diversi tagli stilistici.
DS2/DG
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