La L. 15-7-2009, n. 94 costituisce l’ultimo tassello ed il completamento di un percorso legislativo volto ad introdurre norme a tutela della sicurezza dei cittadini, in attuazione degli impegni elettorali presi dal Governo nel corso dell’ultima campagna elettorale.La legge, anche nel suo contenuto, si riallaccia infatti al D.L. 92/2008 che conteneva la prima risposta all’emergenza criminalità e si intitolava appunto Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica.
Accanto al D.L. 92/2008, poi convertito con numerose modifiche nella L. 125/2008, che conteneva appunto solo quelle misure ritenute più urgenti e si componeva solo di una decina di articoli, il Governo presentò un disegno di legge (Atto Senato n. 733) di più ampio respiro, composto da ben 66 articoli, e con disposizioni di vario genere in tema di lotta all’immigrazione, alla violenza alle donne, mafia, sicurezza urbana etc.
L’iter parlamentare si rivelò più tortuoso del previsto e così all’inizio dell’anno si è ricorso ad altro decreto legge, il decreto n. 11/09 che introduceva immediatamente proprio alcune disposizioni originariamente contenute nel disegno di legge n. 733, da cui ha tratto origine la legge oggetto del presente commento.
Con la legge 15-7-2009, n. 94 viene pertanto a definitiva approvazione quel pacchetto di misure presentato all’inizio della legislatura e che nell’intenzione del legislatore dovrebbero costituire un passo decisivo nella lotta alla criminalità, in particolare all’immigrazione clandestina, ed alla sicurezza dei cittadini.
Il testo è suddiviso in tre articoli, il primo dei quali contiene principalmente disposizioni in tema di immigrazione, il secondo norme in tema di contrasto alla criminalità mafiosa ed il terzo con numerosi interventi in materia penale e di sicurezza pubblica.
Nel terzo capitolo del ‘pacchetto’ si rinvengono anche varie norma a tutela del decoro delle città, contro i writers etc.
L’analisi della legge verrà effettuata seguendo, per ragioni di chiarezza espositiva, lo stesso schema utilizzato dal legislatore, cosicché la presente opera viene suddivisa in tre capitoli, ognuno dei quali relativo ai tre articoli della legge, anche se si impone sin da subito l’avvertenza che tale ripartizione, per così dire di materia, non è stata sempre rispettata e ad esempio nell’articolo 1 si rinvengono alcune modifiche al codice penale che non hanno attinenza con il contrasto all’immigrazione clandestina e che avrebbero trovato miglior collocazione sistematica nell’articolo 3.
Poiché però ogni articolo si compone di numerosi commi si è cercato all’interno dei singoli articoli di raggruppare quelle disposizioni aventi caratteri comuni onde offrire al lettore una visione organica delle nuove disposizioni.
La presente opera fornisce una prima lettura ragionata della riforma, con un commento analitico, che evidenzia le differenze tra la nuova formulazione e le norme sostituite e vuole rappresentare un piccolo aiuto a tutti gli operatori del diritto che nei prossimi mesi (ed anni) si troveranno ad applicare la nuova disciplina.
Completa il volume un’appendice con il testo integrale della L. 15-7-2009, n. 94; il parere del C.S.M. sul DDL 773 e la lettera del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
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