La legge n. 397 del 7 dicembre 2000 rappresenta lo sforzo di riempire un ‘vuoto di disciplina’ risalente, a ben vedere, già al 1989 e relativo alle forme di esercizio del diritto di difesa, nel delicato momento di (possibile) raccolta di elementi conoscitivi, idonei a sostenere un argomentazione a discarico. Il tema è di vitale importanza per le stesse sorti del sistema processuale accusatorio e richiede l’impegno di tutti i soggetti coinvolti, a diverso titolo, ciò sia al fine di comprendere le numerose ricadute applicative della nuova disciplina sia per la necessità di dare corretta attuazione alla volontà legislativa. Si tratta, dunque, di un commento a prima lettura, finalizzato a stimolare l’attenzione degli addetti ai lavori sui contenuti delle nuove norme, sottoposti ad un primo scrutinio di coerenza sistematica. un utile appendice completa il volume fornendo un quadro aggiornato della normativa di riferimento.
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