La LEGISLAZIONE in MATERIA di MEDIAZIONE: un BREVE COMMENTO

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Autore: AA.VV.

Giuseppe Agozzino, Alessandra Biase, Fiorenzo Carullo, CristianaCaruso, Nausica Citarella, Lorenzo Cuomo, Maria Teresa Cuomo,Virgilio D’Antonio, Luigi De Marco, Raffaele Felaco, Leonida MariaGabrieli, Filomena Gallo, Carmen Gallucci, Carmen Guarino, ElviraGiannattasio, Riccardo Ingenito, Mariarosaria Luciano, AngeloMaietta, Carlo Mancuso, Gerardo Metallo, Pasquale Penza, KatiusciaPostiglione, Luca Sensini, Alfonso Siano, Giovanna Truda, Ettore Vita, Pasquale Volino.

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Edizione: 2011
Pagine: 176
ISBN: 9788824456968
Codice: QM3
Formato: 15 x 21
Abstract
L’acronimo «ADR» – Alternative Dispute Resolution – contraddistingue universalmente un’eterogenea categoria di tecniche e procedimenti (mediazione, conciliazione, negoziazione, arbitrato) che hanno la prerogativa di permettere una veloce ed efficace risoluzione delle liti o conflitti, riducendo l’eccessivo carico giudiziario e migliorando la qualità della funzione giudiziaria.
Le particolarità comuni delle ADR sono quelle di condurre la controversia con tecniche agevolate e gestite in tempi stretti e con costi accessibili, impostate su competenze più specifiche e più adatte al contesto sociale.
Gli accordi proprio perché condivisi e non calati dall’alto sono più facilmente rispettati. Tali sistemi, inoltre, facilitano la durata delle relazioni commerciali e interpersonali, non pregiudicando però il diritto di rivolgersi in ogni momento all’autorità giudiziaria.
Le ADR, d’altro canto, portando a una soluzione condivisa del rapporto litigioso, consentono alle parti stesse di non compromettere i loro rapporti reciproci.
A ciò si aggiunga che le ADR potrebbero costituire uno strumento adeguato nei casi di controversie caratterizzate da un alto grado di tecnicità, per la risoluzione delle quali è necessario l»intervento di un soggetto con competenze specifiche.

QM3

Indice
Sezione I
Leggi - Regolamenti - Decreti
Capitolo I: Le controversie e l’istituto della conciliazione
Capitolo II: L’evoluzione legislativa in tema di conciliazione
Capitolo III: Commento al decreto
1. Commento agli articoli 9, 10, 13, 14, 16
1.1 Art. 9, D.Lgs. 4-3-2010, n. 28. Dovere di riservatezza
1.2 Art. 10, D.Lgs. 4-3-2010, n. 28. Inutilizzabilità e segreto professionale
1.3 Art. 13, D.Lgs. 4-3-2010, n. 28. Spese processuali
1.4 Art. 14, D.Lgs. 4-3-2010, n. 28. Obblighi del mediatore
1.5 Art. 16, D.Lgs. 4-3-2010, n. 28. Organismi di mediazione e registro
2. Commento agli artt. 5, 6, 7 e 15
2.1 Art. 5, D.Lgs. 4-3-2010, n. 28. Il procedimento di mediazione – condizione di procedibilità e rapporti con il processo
2.2 Art. 6, D.Lgs. 4-3-2010, n. 28. Durata
2.3 Art. 7, D.Lgs. 4-3-2010, n. 28. Effetti sulla ragionevole durata del processo
2.4 Art. 15, D.Lgs. 4-3-2010, n. 28. Mediazione nell’azione di classe
3. Commento agli artt. 2, 8, 18, 19
3.1 Art. 2, D.Lgs. 28/2010
3.2 Art. 8, D.Lgs. 28/2010
3.3 Art. 18 e art. 19, D.Lgs. 28/2010
4. Commenti agli artt. 2, 12, 17, 20
4.1 Art. 17 e art. 20, D.Lgs. 28/2010
4.2 Art. 12. Efficacia esecutiva ed esecuzione dell’accordo
4.3 Art. 2. Controversie oggetto di mediazione
Sezione II
Tecniche di mediazione
Capitolo I: La fase conclusiva del procedimento di mediazione
1. La fase finale del procedimento di conciliazione: caratteri generali
1.1 Art. 11: Conciliazione
1.2 Il processo verbale
1.3 La trascrizione del verbale di conciliazione
1.4 Il dovere di riservatezza interno
1.5 Le astreinte
2. L’efficacia esecutiva del verbale di accordo
2.1 Art. 12: Efficacia esecutiva ed esecuzione
2.2 L’omologazione del verbale di accordo
2.3 L’impugnazione della conciliazione
3. Le spese dell’eventuale processo
3.1 Art. 13: Spese processuali
4. Appendice normativa
5. Decreto 18 ottobre 2010, n. 180
Capitolo II: Regolamento dell’organismo di mediazione forense
1. Disposizioni generali
1.1 Oggetto e principi informatori
1.2 Ambito di applicazione
2. Organi
2.1 Il Consiglio Direttivo. Natura, composizione, funzioni e compensi
2.2 Il responsabile dell’organismo. Compiti e nomina. Incompatibilità
2.3 Il Segretario Generale
2.4 I mediatori
3. Regolamento di procedura (art. 5, D.M. 180/2010)
3.1 La sede dell’organismo e le deroghe
3.2 Accesso alla mediazione
3.3 Controversie di valore uguale o superiore ad € 100.000,00
3.4 Il mediatore
3.5 L’incontro di conciliazione. Assistenza. Modalità e durata massima
3.6 Esito dell’incontro di conciliazione. Proposta e verbale. Effetti
3.7 Scheda di valutazione del servizio
3.8 Riservatezza
3.9 Inutilizzabilità e segreto professionale
4. Casi specifici di negoziazioni previsti dalla legge
5. Indennità spettante all’organismo di mediazione
6. Conseguenze in caso di ritardato o omesso versamento delle indennità
7. Il valore della lite
8. Criteri per la determinazione delle indennità
9. Agevolazioni
10. Entrata in vigore e modifiche al regolamento
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