Un’affascinante ricostruzione della storia delle streghe e delle donne ‘contro’, nel tentativo di verificare – attraverso la raccolta e l’esame di miti e leggende, di racconti e di modi di dire, dell’iconografia sacra e profana, dell’interpretazione che dei fatti hanno dato e danno gli abitanti delle montagne italiane – quali tracce la loro religione animista e i loro culti di trance abbiano lasciato nella cultura popolare.
La comparazione delle fonti (documentarie, iconografiche, mitiche, leggendarie, orali e archetipe) testimonia, infatti, di una civiltà sciamanica precristiana fino ad un certo punto parallela alla cultura urbana e poi apertamente in contrapposizione a questa, che ha combattuto una lunga guerra per non essere assimilata e, in qualche modo, sopravvivere, il cui ricordo è ancora vivissimo nella memoria della gente dei monti.
Si tratta di una storia trascurata dalla storiografia ufficiale, ma necessaria per andare alle radici del nostro immaginario collettivo. La metodologia ‘a puzzle’ utilizzata per questo lavoro si rivela strumento necessario per ricostruire la storia della gente comune.
Oltre che agli studiosi e agli studenti delle facoltà storiche e umanistiche, il volume si indirizza anche agli antropologi, a chi si occupa di storia delle donne e di studi di genere, di geografia umana e di psicologia.
96/1
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