Solo in tempi recenti una realtà assistenziale di lunga e consolidata tradizione come le IPAB – Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza – ha trovato una compiuta disciplina legislativa che, nel rimodellarne la configurazione giuridica, ne sapesse valorizzare le caratteristiche operative nel senso aziendalistico in modo coerente e conforme alla legislazione pubblicistica degli ultimi anni.
Il lungo percorso compiuto da queste realtà, nate per lo più come il prodotto del riconoscimento d’iniziative private, sia inter vivos che mortis causa , ha avuto due capisaldi normativi: la cd. Legge Crispi (L. 17 luglio 1890, n. 6972) e il D.Lgs. 4 maggio 2001, n. 207, che ha dato attuazione alla delega conferita con la legge 328/2000 di riforma del sistema socio assistenziale.
Il volume guida il lettore nella disamina del percorso legislativo che, nell’arco di cento anni, ha condotto dalla obbligatoria natura pubblica di tali organismi alla depubblicizzazione o alla aziendalizzazione, nella sussistenza dei parametri richiesti dalla legge del 2001.
Lo studio della materia non può mancare di soffermarsi anche sull’esame delle principali legislazioni regionali che, dal varo del decreto di riforma, sono state prodotte dalle Regioni per disciplinare la realtà delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza.
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