Nel panorama delle leggi che disciplinano l’ordinamento degli enti locali emerge il Testo unico degli enti locali (D.Lgs. 267/2000) che ha «codificato» il cammino di affermazione delle autonomie locali e che rappresenta l’«architrave» su cui poggia attualmente la copiosa produzione normativa riguardante tali enti.
L’applicazione delle disposizioni di cui al D.Lgs. 267/2000, a seguito della riscrittura del titolo V della Costituzione, ha richiesto una costante opera di collegamento e di interpretazione fra le varie norme susseguitesi nel tempo.
Ci si riferisce soprattutto al federalismo fiscale (L. 42/2009) ed al difficile e travagliato percorso legislativo attuativo ivi contenuto che, ha visto la sua concretizzazione nel D.Lgs. 85/2010 (federalismo demaniale), nel D.Lgs. 156/2010 (ordinamento di Roma capitale), nel D.Lgs. 216/2010 (determinazione dei costi e dei fabbisogni standard di Comuni, Città metropolitane e Province), nel D.Lgs. 23/2011 (federalismo fiscale municipale) e da ultimo nel D.Lgs. 68/2011 (fiscalità regionale e provinciale).
Ed ancora si è assistito ad una costante «erosione» dell’impianto normativo del Testo unico attuata attraverso modifiche dirette ed indirette da parte del legislatore al fine di realizzare un contenimento della spesa delle amministrazioni pubbliche locali (legge di stabilità per l’anno 2011, manovra correttiva dei conti pubblici per l’anno 2010, finanziaria 2010 etc.) ed un’ottimizzazione dei costi nella gestione del personale (riforma Brunetta).
A ciò si sono aggiunti gli interventi legislativi resisi necessari per venire incontro alle nuove esigenze delle comunità locali come quelli che hanno inciso sensibilmente sull’art. 54 del T.U. relativo alla funzione del Sindaco in veste di Ufficiale di Governo.
Questa quindicesima edizione del volume illustra le disposizioni del D.Lgs. 267/2000 alla luce di tale complesso e frammentario panorama normativo ponendone in evidenza gli aspetti applicativi di maggior rilievo e soffermandosi anche sugli orientamenti giurisprudenziali (sent. Corte cost. n. 115/2011 sulla parziale illegittimità dell’art. 54 del T.U.) che, in molti casi, ne sono derivati.
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