Con un comunicato diffuso presso le Corti di Appello dal Ministero della Giustizia (Direzione Affari Interni), che conferma molte voci finora circolanti ufficiosamente, si è appresa la notizia che la sessione 2023 dell’esame di abilitazione per avvocato si svolgerà come negli anni pre-Covid, ossia prove scritte a dicembre (presumibilmente tra l’11 e il 15 dicembre 2023) e poi successive prove orali.
Le prove scritte sono articolate, come è noto, in tre prove: un parere motivato scritto di diritto civile, un parere motivato scritto di diritto penale e un atto giudiziario sempre scritto (a scelta del candidato tra civile, penale e amministrativo). Essendo stata rinviata dal decreto Milleproroghe 2023 (art. 8 d.l. 198/2022 conv. con l. 14/2023) al 2024 l’entrata in vigore della riforma del nuovo esame per avvocato in bilico sin dal 2012 e disciplinata dall’art. 49 L. 247/2012, l’esame si svolgerà secondo le disposizioni previgenti, sia per quanto riguarda il ripristino delle prove scritte e della prova orale, sia per quanto riguarda le modalità di svolgimento delle prove e la composizione delle sottocommissioni.
Una novità rispetto alle sessioni precedenti il triennio covid consisterà nell’anticipazione dell’uscita del bando d’esame, che solitamente veniva pubblicato a settembre: un altro dettaglio finalizzato a consentire ai candidati di prepararsi adeguatamente agli scritti, andati, come detto, in disuso negli ultimi tre anni.
Rimane quindi confermata la possibilità di consultare in sede di prova scritta i codici annotati con la giurisprudenza.
La circolare
Riportiamo qui di seguito il testo della circolare giunta in nostro possesso:
“Ministero della Giustizia
Dipartimento per gli affari di giustizia
DIREZIONE GENERALE DEGLI AFFARI INTERNI
UFFICIO II – ORDINI PROFESSIONALI E ALBI
Ai signori Presidenti delle Corti d’appello
LORO SEDI
e., p.c.,
al sig. Viceministro On. Francesco Paolo Sisto
al sig. Capo del Dipartimento
OGGETTO: esame di abilitazione all’esercizio della professione di avvocato – sessione 2023.
Con riferimento a quanto in oggetto si rappresenta che il decreto legge 29 dicembre 2022, n. 198 “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi” (decreto Milleproroghe 2023), convertito dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14, pubblicata nella gazzetta ufficiale n. 49 del 27 febbraio 2023, prevede, all’art. 8, comma 4-ter, la proroga di un altro anno dell’entrata in vigore della nuova disciplina dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato (art. 49, comma 1, legge n. 247/2012).
Pertanto, terminati, allo stato, gli effetti del regime eccezionale introdotto dal decreto-legge 13 marzo 2021, n. 31, per la sessione 2020 – poi applicato anche alle sessioni 2021 e 2022 in forza di apposite previsioni normative, per la sessione 2023 l’esame di avvocato si svolgerà secondo le disposizioni previgenti, sia per quanto riguarda il ripristino delle prove scritte e, all’esito positivo di queste, della prova orale, sia per quanto riguarda le modalità di svolgimento delle prove e la composizione delle sottocommissioni.
In vista dell’emanazione nelle prossime settimane da parte dell’On. Ministro del bando di esame, le cui prove scritte si tengono, per prassi consolidata sino alla sessione 2019, intorno alla metà del mese di dicembre, le SS.VV. sono invitate a verificare la disponibilità di idonei locali, di ampiezza e caratteristiche tali da consentirne lo svolgimento, tenendo conto di un numero di potenziali candidati pari a quelli che hanno partecipato alle ultime sessioni di esame, nonché di adottare tutti i consequenziali atti amministrativi necessari per assicurarne la disponibilità per lo svolgimento delle prove scritte nel periodo, che si indica fin d’ora, dall’11 al 15 dicembre 2023.
VIA ARENULA, 70-00186 ROMA-TEL 06.68852232-prot dag@giustiziacert.it”
Riportiamo la fonte nell’immagine sottostante:
L’anticipazione dell’uscita del bando, rispetto al passato in cui veniva pubblicato a settembre, dovrebbe essere motivata dal fatto di permettere ai candidati di prepararsi alle prove scritte che per molti costituiscono una novità assoluta.
Il comunicato di cui sopra ci è stato confermato per adesso da due corti di appello. La notizia è stata confermata anche dal Consiglio Nazionale Forense.