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Cambia il codice della strada (di nuovo)

nuovo il codice della strada

Aumentano gli incidenti stradali e cambia di nuovo il codice della strada, che sembra non trovare pace. Il codice della strada, cioè il D.Lgs. 285/1992, è stato più volte modificato: solo nel 2023 quattro provvedimenti lo hanno manipolato.

Le principali modifiche approvate dal Parlamento nel 2024 riguardano la guida in stato di ebrezza o sostanze stupefacenti, l’uso dei cellulari alla guida e di monopattini elettrici. In questo articolo vediamo le principali novità dell’ultima riforma e, per farlo, partiamo da alcuni dati.

Gli incidenti stradali

Prima di entrare nel vivo della riforma, leggiamo insieme qualche dato.

Secondo i dati elaborati dall’ISTAT, cioè dall’Istituto nazionale di statistica, il semestre gennaio-giugno 2024 ha registrato, rispetto allo stesso periodo del 2023, un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (80.057; +0,9%), dei feriti (107.643; +0,5%) e delle vittime entro il trentesimo giorno (1.429; +4,0%).

Secondo l’Istituto nazionale di statistica, i numeri degli incidenti stradali aumentano, dopo un 2023 che aveva fatto registrare una lieve riduzione.

Vediamo quindi come il legislatore è intervenuto per limitare gli incidenti.

Le modifiche al nuovo codice della strada 

Il 20 novembre 2024 il Senato ha approvato definitivamente, con 83 voti favorevoli e 47 contrari, la legge contenente gli interventi in materia di sicurezza stradale e delega al Governo per la revisione del codice della strada.

Il provvedimento entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e, entro i successivi 90 giorni, il Governo dovrà aggiornare il regolamento di esecuzione e di attuazione del codice.

Il testo è consultabile sul sito del Parlamento italiano, nell’area dedicata agli atti approvati ma non ancora promulgato o pubblicati in Gazzetta Ufficiale.

La riforma è divisa in due parti:

  • la prima (artt. 1-34) modifica il codice della strada e altre leggi (come il codice penale);
  • la seconda (art. 35), invece, contiene una delega al Governo per la revisione e il riordino della disciplina riguardante la motorizzazione e la circolazione stradale.

Le principali novità riguardano la guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di stupefacenti e l’uso di cellulari o altri apparecchi elettronici alla guida. Ulteriori novità riguardano i monopattini elettrici, il sorpasso dei ciclisti, gli autovelox e, infine, nuove norme per i neopatentati.

Vediamo le principali novità nel dettaglio.

La guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti

La legge approvata dal Senato si apre con la modifica dell’art. 186 del codice della strada (guida sotto l’effetto di alcol).

In caso di guida in stato di ebrezza è previsto un aumento delle pene e delle sanzioni.

Infatti, all’art. 186 sono aggiunti due commi (9ter e 9quater), che rendono più severe le sanzioni per chi è stato condannato per guida in stato di ebrezza con un tasso alcolemico rilevato superiore a 0,8 grammi per litro. Sulla patente di tali conducenti, dovranno essere apposti dei codici che indicano o il divieto di assumere alcol prima di guidare o l’obbligo di guidare un veicolo dotato di «alcolock» e le sanzioni previste per la guida in stato di ebrezza sono aumentate di un terzo.

L’alcolock è un dispositivo che rileva il tasso alcolemico del conducente e non fa partire l’auto se il tasso rilevato è superiore a zero.

Per quanto riguarda la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (art. 187), la riforma elimina il riferimento allo stato di alterazione psico-fisica.  Da quando entrerà in vigore la riforma del codice della strada, dunque, chiunque abbia assunto sostanze stupefacenti e guidi anche se non in stato di alterazione psico-fisica starà commettendo un reato.

Vengono in tal modo ampliati di molto i poteri della polizia stradale, che potrà fare prelievi di saliva a chiunque venga fermato mentre fino ad oggi erano obbligatori solo in caso di incidente.

L’uso di cellulari o altri dispositivi alla guida

La legge modifica anche la normativa relativa all’uso di cellulari alla guida.

In particolare, per chi usa cellulari o altri apparecchi elettronici mentre guida le sanzioni sono inasprite in questo modo:

  • la multa, che fino ad oggi era da 165 a 660 euro, aumenterà da 250 a 1.000 euro. Alla multa si aggiunge poi la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi, che fino ad oggi era prevista solo se il conducente aveva già commesso violazioni simili nei due anni precedenti
  • se, nei due anni successivi all’accertamento della violazione, il conducente viene trovato di nuovo con il cellulare alla guida, la sanzione e la durata della sospensione della patente sono aumentate.

I monopattini elettrici

Moltissime sono le novità che riguardano la guida di monopattini elettrici, sia di proprietà che a noleggio.

Chi possiede un monopattino a propulsione prevalentemente elettrica deve dotarsi di un contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile, stampato dall’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato (cioè, per intenderci, dell’equivalente della targa).

Un’altra novità riguarda l’obbligo del casco per tutti i conducenti (fino ad ora era obbligatorio solo per i minori).

Novità però più impattante sui conducenti di monopattini elettrici è sicuramente quella relativa all’obbligo di assicurazione. Con l’approvazione della riforma, è vietata la circolazione di monopattini elettrici non coperti dall’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi prevista dall’articolo 2054 del codice civile.

Non sono risparmiati dalla riforma neanche i servizi di noleggio dei monopattini. Viene infatti imposto il divieto di guidare monopattini elettrici a noleggio fuori dai centri abitati. Per attuare tale divieto, è imposta ai gestori del servizio l’installazione obbligatoria di sistemi automatici che impediscono il funzionamento dei monopattini al di fuori delle aree urbane.

Infine, i conducenti di monopattini elettrici potranno circolare solo su strade urbane e sempre rispettando il limite dei 50 Km/h.

Disposizioni a tutela dei ciclisti 

Cambiano, con la riforma, anche le regole per il sorpasso delle biciclette. Si tiene conto, infatti, della ridotta stabilità delle biciclette. Il sorpasso infatti dovrà essere effettuato con adeguato distanziamento laterale in funzione della velocità rispettiva e dell’ingombro del veicolo a motore, mantenendo, ovunque le condizioni della strada lo consentano, la distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri.

 

Per vedere applicate le modifiche appena approvate dal Parlamento, dovremo aspettare i 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta: presumibilmente le modifiche entreranno in vigore entro la fine del 2024.

Intanto, stiamo già lavorando all’aggiornamento del nostro codice della strada.