Obiettivi

–    Esaminare gli elementi che caratterizzano la didattica dal punto di vista epistemologico;
–    Riflettere sulle principali pratiche metodologiche per rilevarne informazioni, strumenti culturali e operativi, indicazioni di lavoro;
–    Approfondire i caratteri dei “modelli didattici” attivi;
–    Favorire la diffusione della didattica laboratoriale interattiva;
–     Attivare percorsi personalizzati nel rispetto dei diversi stili di apprendimento;
–    Acquisire indicazioni di lavoro indispensabili per la realizzazione di una didattica centrata sulle competenze;
–    Esaminare gli elementi che caratterizzano le avanguardie metodologiche europee;
–    Favorire lo sviluppo professionale al fine di migliorare il processo didattico-formativo;
–    Contribuire alla costruzione di una professionalità sempre più aperta alla condivisione e al confronto;
–    Favorire l’individuazione e la diffusione di buone pratiche.

Finalità

Il corso, articolato in una unità formativa, si propone di offrire contenuti, strategie di lettura e di metodo, strumenti finalizzati all’approfondimento delle metodologie attive e partecipate, efficaci per realizzare lezioni didattiche e attività di ricerca nelle scuole di ogni ordine e grado.

Si tratta di una finalità che punta a indurre il docente a mettere in gioco le sue conoscenze pregresse, creando una situazione efficace per l’integrazione delle nuove competenze.

 

Docenti

REGIONE ABRUZZO:

Dott.ssa Noelia Di Pretoro

REGIONE CAMPANIA:

Dott.ssa Rossella Bilotto

REGIONE MOLISE:

Dott.ssa Noelia Di Pretoro

Durata e Contenuti

1 UNITA’ FORMATIVA – 25 ore

–    Epistemologia della didattica
–    Modelli a confronto
–    La ricerca pedagogica e la nuova didattica
–    La didattica motivazionale e la didattica metacognitiva
–    La didattica modulare
–    Il training (orientamento e familiarizzazione con i contenuti e gli strumenti)
–    La ricerca – azione
–    Le metodologie partecipate e le pratiche laboratoriali
–    La valenza del tutoring (amplificazione delle potenzialità individuali, anche con il supporto di tutor d’aula)
–    Il problema come strumento metodologico
–    La flipped classroom