Capitolo 1 Norma e ordinamento giuridico

Il diritto pubblico e il diritto costituzionale”

Il diritto pubblico si occupa delle norme che regolano i rapporti tra lo Stato e i cittadini, nonché tra gli enti pubblici. Il diritto costituzionale, parte del diritto pubblico, si concentra sulla struttura fondamentale dello Stato, i diritti e i doveri dei cittadini, e l’organizzazione dei poteri pubblici. È essenziale per garantire il funzionamento democratico e la protezione dei diritti fondamentali.”.

La norma giuridica”

La norma giuridica è una regola di condotta imposta dallo Stato, che disciplina i comportamenti dei soggetti all’interno della società. Essa è caratterizzata da generalità, astrattezza e coercibilità. Le norme giuridiche sono strumenti essenziali per mantenere l’ordine sociale e garantire la giustizia.”.

Definizione e caratteri”

Le norme giuridiche si distinguono per la loro generalità, in quanto si applicano a una pluralità di casi, e per la loro astrattezza, poiché non si riferiscono a situazioni specifiche. La coercibilità è un altro carattere fondamentale, poiché lo Stato può imporre l’osservanza delle norme attraverso sanzioni. Questi caratteri rendono le norme giuridiche strumenti efficaci per regolare i rapporti sociali.”.

Elementi e classificazione”

Le norme giuridiche sono composte da un precetto, che indica il comportamento richiesto o vietato, e da una sanzione, che prevede le conseguenze in caso di violazione. Le norme possono essere classificate in base a diversi criteri, come la materia, la funzione e l’ambito di applicazione. Questa classificazione aiuta a comprendere meglio il sistema giuridico e a individuare le norme applicabili a specifiche situazioni.”.

L’ordinamento giuridico”

L’ordinamento giuridico è l’insieme delle norme giuridiche vigenti in un determinato Stato o comunità. Esso si caratterizza per la sua unità, coerenza e completezza. L’ordinamento giuridico è strutturato in modo gerarchico, con la Costituzione al vertice, seguita dalle leggi ordinarie e dalle altre fonti del diritto. Questa struttura garantisce l’ordine e la stabilità del sistema giuridico, permettendo di risolvere eventuali conflitti tra norme.”.

Capitolo 2 Lo Stato

Concetto di Stato”

Il concetto di Stato si riferisce a un’entità politica dotata di sovranità, che esercita il potere su un determinato territorio e sulla popolazione che vi risiede. Lo Stato è caratterizzato da tre elementi fondamentali: il territorio, il popolo e la sovranità. Questi elementi sono essenziali per la definizione e il funzionamento di uno Stato.”.

Definizione e accezione”

La definizione di Stato varia a seconda delle diverse accezioni giuridiche e politiche. In generale, lo Stato è considerato un’organizzazione politica che detiene il monopolio dell’uso legittimo della forza su un territorio definito. Esso è riconosciuto a livello internazionale e interagisce con altri Stati e organizzazioni internazionali.”.

Elementi costitutivi”

Gli elementi costitutivi dello Stato includono il territorio, che rappresenta l’area geografica su cui lo Stato esercita la sua sovranità; il popolo, che è l’insieme dei cittadini che vivono stabilmente nel territorio; e la sovranità, che è il potere supremo e indipendente dello Stato di governare se stesso senza interferenze esterne.”.

Il popolo e la cittadinanza”

Il popolo è l’insieme dei cittadini di uno Stato, legati da un vincolo giuridico di cittadinanza. La cittadinanza è lo status che conferisce diritti e doveri ai membri di uno Stato, garantendo loro protezione e partecipazione alla vita politica.”

Nozioni”

Le nozioni di cittadinanza comprendono i diritti civili, politici e sociali che spettano ai cittadini. La cittadinanza è un legame giuridico che implica appartenenza a uno Stato e partecipazione alla sua vita politica e sociale.”.

Acquisto della cittadinanza italiana”

La cittadinanza italiana può essere acquisita per nascita, matrimonio, naturalizzazione o per altri motivi previsti dalla legge. La normativa italiana stabilisce criteri specifici per l’acquisizione della cittadinanza, garantendo l’integrazione degli individui nella comunità nazionale.”.

Perdita, riacquisto e revoca della cittadinanza italiana”

La cittadinanza italiana può essere persa per rinuncia, revoca o per acquisizione di una cittadinanza straniera. Tuttavia, esistono procedure per il riacquisto della cittadinanza, che consentono agli individui di ritornare a far parte della comunità nazionale.”.

La cittadinanza europea”

La cittadinanza europea è un complemento della cittadinanza nazionale, conferendo diritti aggiuntivi come la libera circolazione e il diritto di voto alle elezioni europee. Essa non sostituisce la cittadinanza italiana, ma la integra, ampliando i diritti dei cittadini all’interno dell’Unione Europea.”.

Il territorio”

Il territorio di uno Stato comprende la terraferma, le acque interne e il mare territoriale. Esso è l’area su cui lo Stato esercita la sua sovranità e rappresenta uno degli elementi fondamentali per la sua esistenza.”.

La sovranità”

La sovranità è il potere supremo e indipendente dello Stato di governare se stesso. Essa implica l’autorità di emanare leggi, amministrare la giustizia e mantenere l’ordine pubblico all’interno del territorio statale.”.

L’Italia e la Comunità internazionale”

L’Italia partecipa attivamente alla comunità internazionale, aderendo a trattati e organizzazioni internazionali. Essa contribuisce alla cooperazione internazionale e al mantenimento della pace e della sicurezza globale.”.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU)”

L’ONU è un’organizzazione internazionale che promuove la pace, la sicurezza e la cooperazione tra gli Stati. L’Italia è membro attivo dell’ONU, partecipando alle sue missioni e sostenendo i suoi obiettivi.”.

Competenze”

Le competenze dell’ONU includono la risoluzione dei conflitti, la promozione dei diritti umani e lo sviluppo sostenibile. L’organizzazione opera attraverso vari organi e agenzie specializzate per affrontare le sfide globali.”.

Struttura”

La struttura dell’ONU comprende l’Assemblea Generale, il Consiglio di Sicurezza, il Segretariato e altre agenzie specializzate. Questi organi lavorano insieme per realizzare gli obiettivi dell’organizzazione e promuovere la cooperazione internazionale.”.

L’Italia e l’Unione europea”

L’Italia è uno dei membri fondatori dell’Unione Europea e partecipa attivamente alle sue istituzioni e politiche. L’adesione all’UE ha portato benefici economici e politici, rafforzando la posizione dell’Italia a livello internazionale.”.

Storia dell’integrazione europea”

L’integrazione europea è iniziata dopo la Seconda Guerra Mondiale, con l’obiettivo di promuovere la pace e la cooperazione economica. L’Italia ha svolto un ruolo chiave in questo processo, contribuendo alla creazione delle istituzioni europee.”.

Le istituzioni dell’Unione europea”

Le istituzioni dell’UE includono la Commissione Europea, il Parlamento Europeo, il Consiglio dell’Unione Europea e la Corte di Giustizia. Queste istituzioni lavorano insieme per attuare le politiche europee e garantire il funzionamento dell’Unione.”.

La Costituzione italiana e l’Unione europea

La Costituzione italiana riconosce l’importanza dell’Unione Europea e prevede l’adattamento delle leggi nazionali alle normative europee. L’Italia si impegna a rispettare i trattati europei e a contribuire al processo di integrazione.”.

Capitolo 3 Forme di Stato e forme di governo

Concetto”

Il concetto di Stato si riferisce a un’entità politica dotata di sovranità, che esercita il potere su un determinato territorio e sulla popolazione che vi risiede. Lo Stato è caratterizzato da tre elementi fondamentali: il territorio, il popolo e la sovranità. Questi elementi sono essenziali per la definizione e il funzionamento di uno Stato.”.

Definizione”

La definizione di Stato varia a seconda delle diverse accezioni giuridiche e politiche. In generale, lo Stato è considerato un’organizzazione politica che detiene il monopolio dell’uso legittimo della forza su un territorio definito. Esso è riconosciuto a livello internazionale e interagisce con altri Stati e organizzazioni internazionali.”.

Lo Stato assoluto”

Lo Stato assoluto è caratterizzato dalla concentrazione del potere nelle mani di un monarca o di un sovrano, senza limiti costituzionali o legali. In questo tipo di Stato, il sovrano esercita un controllo totale sulle istituzioni e sulla popolazione, spesso giustificato da una presunta legittimità divina.”.

Lo Stato di polizia”

Lo Stato di polizia si distingue per l’ampio controllo esercitato dal governo sulla vita dei cittadini, spesso attraverso l’uso di forze di sicurezza e di sorveglianza. In questo contesto, i diritti individuali sono subordinati all’autorità statale, che interviene pesantemente nella sfera privata.”.

Lo Stato liberale e lo Stato di diritto”

Lo Stato liberale si basa sulla protezione dei diritti individuali e sulla limitazione del potere statale attraverso leggi e costituzioni. Lo Stato di diritto garantisce che tutte le azioni del governo siano soggette a leggi preesistenti, assicurando la separazione dei poteri e la tutela delle libertà fondamentali.”.

Lo Stato totalitario”

Lo Stato totalitario è caratterizzato da un controllo centralizzato e autoritario, in cui il governo esercita un potere assoluto su tutti gli aspetti della vita pubblica e privata. In questo tipo di Stato, l’opposizione politica è soppressa e la propaganda è utilizzata per mantenere il controllo sociale.”.

Lo Stato socialista”

Lo Stato socialista si fonda sull’ideologia del socialismo, che prevede la collettivizzazione dei mezzi di produzione e la distribuzione equa delle risorse. In questo contesto, lo Stato gioca un ruolo centrale nell’economia e nella pianificazione sociale, con l’obiettivo di eliminare le disuguaglianze economiche.”.

Stato democratico, Stato sociale e Stato costituzionale”

Lo Stato democratico si basa sulla partecipazione dei cittadini al processo decisionale attraverso elezioni libere e giuste. Lo Stato sociale mira a garantire il benessere dei cittadini attraverso politiche di welfare e protezione sociale. Lo Stato costituzionale si fonda su una costituzione che limita il potere del governo e protegge i diritti fondamentali.”.

Stato unitario, Stato federale, Stato regionale”

Lo Stato unitario è caratterizzato da un governo centrale forte che detiene il potere principale. Lo Stato federale è composto da entità autonome che condividono il potere con il governo centrale. Lo Stato regionale prevede una divisione del potere tra il governo centrale e le regioni, con un certo grado di autonomia regionale.”.

Forme di governo”

Le forme di governo si riferiscono al modo in cui il potere è organizzato e distribuito all’interno di uno Stato. Esse determinano la struttura e il funzionamento delle istituzioni politiche e il rapporto tra i diversi organi di governo.”.

Definizione”

La definizione di forma di governo riguarda l’organizzazione del potere politico e la distribuzione delle competenze tra i vari organi dello Stato. Essa influisce sul funzionamento delle istituzioni e sulla partecipazione dei cittadini al processo politico.”.

La forma di governo parlamentare”

La forma di governo parlamentare si caratterizza per la centralità del parlamento, che esercita il potere legislativo e controlla l’esecutivo. Il governo è responsabile di fronte al parlamento e può essere sfiduciato da esso.”.

La forma di governo presidenziale”

La forma di governo presidenziale prevede una netta separazione tra il potere esecutivo e quello legislativo. Il presidente è eletto direttamente dal popolo e detiene il potere esecutivo, mentre il parlamento esercita il potere legislativo.”.

La forma di governo semi-presidenziale”

La forma di governo semi-presidenziale combina elementi del sistema parlamentare e presidenziale. Il presidente e il primo ministro condividono il potere esecutivo, con il presidente che ha un ruolo predominante in alcune aree.”.

La forma di governo direttoriale”

La forma di governo direttoriale è caratterizzata da un esecutivo collegiale, in cui il potere è esercitato da un gruppo di persone piuttosto che da un singolo individuo. Questo sistema mira a garantire una maggiore collegialità e condivisione delle responsabilità.”.

La forma di governo italiana”

La forma di governo italiana è di tipo parlamentare, con un parlamento bicamerale che esercita il potere legislativo e un governo responsabile di fronte al parlamento. Il presidente della Repubblica ha un ruolo di garanzia e rappresentanza, mentre il presidente del Consiglio dei ministri guida l’esecutivo.”.

Capitolo 3 Le fonti del diritto

Concetto e classificazioni”

Le fonti del diritto sono gli atti o i fatti dai quali traggono origine le norme giuridiche. La teoria generale delle fonti del diritto si occupa di identificare quali siano queste fonti e i procedimenti attraverso i quali devono essere prodotte. Le fonti si classificano in fonti di produzione, che creano norme giuridiche, e fonti di cognizione, che le rendono conoscibili.”.

Il problema delle antinomie e i criteri per la loro risoluzione”

Le antinomie sono conflitti tra norme giuridiche. Per risolverle, si utilizzano criteri come quello cronologico, di specialità, gerarchico e di competenza. Questi criteri aiutano a determinare quale norma prevalga in caso di conflitto.”.

Il criterio cronologico. L’abrogazione”

Il criterio cronologico stabilisce che, in caso di conflitto tra norme, prevale quella più recente. L’abrogazione è l’atto con cui una norma viene eliminata dall’ordinamento giuridico, e può essere espressa, tacita o implicita.”

Il criterio di specialità”

Il criterio di specialità prevede che, tra due norme in conflitto, prevalga quella speciale su quella generale. Una norma speciale è quella che disciplina una materia in modo più dettagliato rispetto a una norma generale.”.

Il criterio gerarchico”

Il criterio gerarchico si basa sulla gerarchia delle fonti del diritto, dove le norme di grado superiore prevalgono su quelle di grado inferiore. La Costituzione è al vertice di questa gerarchia.”

Il criterio di competenza”

Il criterio di competenza riguarda l’autorità che ha emanato la norma. Una norma è valida solo se emanata dall’autorità competente. Questo criterio è fondamentale per garantire che le norme siano applicate correttamente.”

L’interpretazione delle fonti”

L’interpretazione delle fonti del diritto è il processo attraverso il quale si attribuisce un significato alle norme giuridiche. Essa può essere letterale, sistematica, teleologica o storica, a seconda del metodo utilizzato.”

L’analogia”

L’analogia è un metodo di interpretazione che si utilizza quando non esiste una norma specifica per un caso concreto. Si applica una norma simile o un principio generale dell’ordinamento per risolvere il caso.”

Le fonti dell’ordinamento italiano”

Le fonti dell’ordinamento italiano comprendono la Costituzione, le leggi ordinarie, i decreti legislativi, i decreti-legge, i regolamenti e le consuetudini. Queste fonti sono organizzate in un sistema gerarchico.”.

Le fonti costituzionali”

Le fonti costituzionali includono la Costituzione e le leggi costituzionali. Esse rappresentano il livello più alto nella gerarchia delle fonti del diritto e stabiliscono i principi fondamentali dell’ordinamento.”.

La Costituzione”

La Costituzione italiana è la legge fondamentale dello Stato, che stabilisce i diritti e i doveri dei cittadini e l’organizzazione dei poteri pubblici. È rigida, garantista e lunga, con una struttura articolata in principi fondamentali, diritti e doveri dei cittadini, e ordinamento della Repubblica.”.

Caratteri e struttura della Costituzione italiana”

La Costituzione italiana è caratterizzata dalla rigidità, che implica la necessità di un procedimento speciale per la sua modifica. La sua struttura è composta da una parte introduttiva, una parte dedicata ai diritti e doveri dei cittadini, e una parte sull’ordinamento della Repubblica.”.

Le leggi costituzionali e di revisione costituzionale”

Le leggi costituzionali e di revisione costituzionale sono atti normativi che modificano o integrano la Costituzione. Richiedono un procedimento aggravato rispetto alle leggi ordinarie, con una doppia approvazione da parte delle Camere.”.

Le fonti dell’Unione europea e le fonti internazionali”

Le fonti dell’Unione europea e le fonti internazionali influenzano l’ordinamento italiano. Le norme europee prevalgono su quelle nazionali in caso di conflitto, mentre le fonti internazionali richiedono la ratifica per essere efficaci.”.

Fonti dell’Unione europea”

Le fonti dell’Unione europea includono i trattati, i regolamenti, le direttive e le decisioni. Queste fonti hanno un impatto diretto sull’ordinamento giuridico degli Stati membri.”

Le fonti internazionali”

Le fonti internazionali comprendono i trattati e le convenzioni internazionali. Per avere efficacia nell’ordinamento italiano, devono essere ratificate e rese esecutive con legge.”

Le leggi ordinarie”

Le leggi ordinarie sono atti normativi approvati dal Parlamento. Esse regolano le materie non riservate dalla Costituzione alle Regioni.”

Il principio di legalità”

Il principio di legalità stabilisce che ogni atto della pubblica amministrazione deve essere conforme alla legge. Questo principio garantisce la certezza del diritto e la tutela dei diritti dei cittadini.”

La riserva di legge”

La riserva di legge è un principio costituzionale che prevede che determinate materie siano regolate esclusivamente dalla legge, escludendo l’utilizzo di fonti di rango inferiore.”.

Gli atti aventi forza di legge”

Gli atti aventi forza di legge includono i decreti legislativi e i decreti-legge. Questi atti hanno la stessa efficacia delle leggi ordinarie, ma sono adottati dal governo in casi specifici.”.

I decreti legislativi”

I decreti legislativi sono atti normativi emanati dal governo su delega del Parlamento. Essi consentono al governo di legiferare su materie specifiche, secondo i criteri stabiliti dalla legge delega.”.

I decreti-legge”

I decreti-legge sono atti normativi adottati dal governo in casi di necessità e urgenza. Devono essere convertiti in legge dal Parlamento entro 60 giorni per mantenere la loro efficacia.”.

La conversione del decreto-legge e il problema della reiterazione”

La conversione del decreto-legge è il processo attraverso il quale il Parlamento approva il decreto-legge, trasformandolo in legge. La reiterazione dei decreti-legge è vietata per evitare abusi del potere esecutivo.”.

I limiti della decretazione d’urgenza”

La decretazione d’urgenza è limitata a casi di necessità e urgenza. Il governo non può utilizzare i decreti-legge per materie riservate alla legge ordinaria o costituzionale.”.

Il referendum abrogativo”

Il referendum abrogativo è uno strumento di democrazia diretta che consente ai cittadini di abrogare una legge o un atto avente forza di legge. Richiede la raccolta di un numero minimo di firme e l’approvazione della Corte Costituzionale.”.

La disciplina costituzionale”

La disciplina costituzionale del referendum abrogativo prevede che esso non possa riguardare leggi tributarie, di bilancio, di amnistia e indulto, o di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.”.

Il procedimento per il referendum abrogativo”

Il procedimento per il referendum abrogativo inizia con la raccolta delle firme, seguita dalla verifica della Corte Costituzionale e dalla votazione popolare. Se la maggioranza dei votanti si esprime a favore, la norma è abrogata.”.

L’interruzione del procedimento referendario”

L’interruzione del procedimento referendario può avvenire se la norma oggetto del referendum viene modificata o abrogata dal Parlamento prima della votazione.”

I regolamenti parlamentari”

I regolamenti parlamentari disciplinano l’organizzazione e il funzionamento delle Camere. Essi sono adottati autonomamente da ciascuna Camera e non possono essere oggetto di referendum.”.

I regolamenti dell’esecutivo”

I regolamenti dell’esecutivo sono atti normativi adottati dal governo per disciplinare l’organizzazione e il funzionamento della pubblica amministrazione. Essi non possono derogare alle leggi.”.

Le fonti regionali e degli enti locali”

Le fonti regionali e degli enti locali comprendono le leggi regionali e i regolamenti degli enti locali. Queste fonti regolano materie di competenza regionale o locale, nel rispetto della Costituzione e delle leggi statali.”.

La consuetudine”

La consuetudine è una fonte del diritto non scritta, basata su comportamenti ripetuti e considerati giuridicamente vincolanti. Essa ha un ruolo limitato nell’ordinamento italiano, prevalendo solo in assenza di norme scritte.”.

Capitolo 5 I diritti e i doveri dei cittadini

I principi fondamentali”

I principi fondamentali della Costituzione italiana stabiliscono le basi su cui si fonda l’ordinamento giuridico e politico del Paese. Essi includono il principio democratico, che garantisce la sovranità popolare e la partecipazione dei cittadini alla vita politica; il principio personalista, che riconosce la centralità della persona e dei suoi diritti; e il principio di uguaglianza, che assicura pari dignità sociale e uguaglianza davanti alla legge per tutti i cittadini.”.

Il principio democratico”

Il principio democratico è alla base della Repubblica Italiana, fondata sulla sovranità popolare. Esso garantisce che il potere appartenga al popolo, che lo esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione, attraverso istituzioni rappresentative e strumenti di democrazia diretta.”.

Il principio personalista”

Il principio personalista pone la persona al centro dell’ordinamento giuridico, riconoscendo e tutelando i diritti inviolabili dell’individuo. La Costituzione italiana promuove lo sviluppo della persona umana e la partecipazione di tutti i cittadini alla vita sociale, economica e politica del Paese.”.

Il principio di uguaglianza”

Il principio di uguaglianza è sancito dall’articolo 3 della Costituzione, che garantisce pari dignità sociale e uguaglianza davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Lo Stato si impegna a rimuovere gli ostacoli che limitano di fatto l’uguaglianza dei cittadini.”.

Il principio lavorista”

Il principio lavorista riconosce il lavoro come un diritto e un dovere fondamentale, promuovendo condizioni che rendano effettivo questo diritto. La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni, garantendo una retribuzione adeguata e condizioni di lavoro dignitose.”.

Il principio autonomista”

Il principio autonomista promuove l’autonomia delle comunità locali, riconoscendo e valorizzando le autonomie territoriali. La Costituzione prevede la suddivisione del territorio in Regioni, Province e Comuni, ciascuno con propri poteri e funzioni.”.

La tutela delle minoranze linguistiche”

La Costituzione italiana tutela le minoranze linguistiche, garantendo il diritto di preservare e promuovere la propria lingua e cultura. Lo Stato si impegna a proteggere e valorizzare le diversità linguistiche presenti sul territorio nazionale.”.

Il principio pattizio”

Il principio pattizio si riferisce alla regolamentazione dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa cattolica, nonché con le altre confessioni religiose. La Costituzione prevede che tali rapporti siano regolati da accordi e intese, nel rispetto della libertà religiosa e dell’autonomia delle confessioni.”.

Il principio culturale e ambientalista”

Il principio culturale e ambientalista promuove la tutela del patrimonio culturale e ambientale del Paese. La Repubblica si impegna a proteggere il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione, promuovendo lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica.”.

Il principio internazionalista”

Il principio internazionalista sancisce l’apertura dell’Italia alla comunità internazionale, promuovendo la pace e la giustizia tra le Nazioni. La Costituzione prevede l’adesione a trattati internazionali e la partecipazione a organizzazioni internazionali, nel rispetto dei principi di diritto internazionale.”.

Il principio pacifista”

Il principio pacifista è espresso nell’articolo 11 della Costituzione, che ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. L’Italia si impegna a promuovere la pace e la cooperazione tra le Nazioni.”.

I rapporti civili”

I rapporti civili sono disciplinati dalla Costituzione, che garantisce i diritti fondamentali dei cittadini, come la libertà personale, la libertà di domicilio, la libertà e la segretezza della corrispondenza, la libertà di circolazione e di soggiorno, la libertà di riunione, la libertà di associazione, la libertà religiosa e la libertà di manifestazione del pensiero.”.

La libertà personale”

La libertà personale è inviolabile e può essere limitata solo nei casi e nei modi previsti dalla legge. La Costituzione garantisce la tutela della libertà individuale, prevedendo che nessuno possa essere privato della libertà se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria.”.

La libertà di domicilio”

La libertà di domicilio è garantita dalla Costituzione, che prevede che il domicilio sia inviolabile. Le ispezioni, le perquisizioni e i sequestri possono avvenire solo nei casi e nei modi previsti dalla legge, con l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria.”.

La libertà e la segretezza della corrispondenza”

La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono garantite dalla Costituzione. Le limitazioni possono essere imposte solo per atto motivato dell’autorità giudiziaria, nei casi previsti dalla legge.”.

La libertà di circolazione e di soggiorno”

La libertà di circolazione e di soggiorno è garantita dalla Costituzione, che prevede che ogni cittadino possa circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni previste dalla legge per motivi di sanità o di sicurezza.”.

La libertà di riunione”

La libertà di riunione è garantita dalla Costituzione, che prevede che i cittadini abbiano il diritto di riunirsi pacificamente e senza armi. Le riunioni in luogo pubblico possono essere vietate solo per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.”.

La libertà di associazione”

La libertà di associazione è garantita dalla Costituzione, che prevede che i cittadini abbiano il diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Le associazioni segrete e quelle che perseguono scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare sono vietate.”.

La libertà religiosa”

La libertà religiosa è garantita dalla Costituzione, che prevede che tutti abbiano il diritto di professare liberamente la propria fede religiosa, in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.”.

La libertà di manifestazione del pensiero”

La libertà di manifestazione del pensiero è garantita dalla Costituzione, che prevede che tutti abbiano il diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”.

I rapporti etico-sociali”

I rapporti etico-sociali sono disciplinati dalla Costituzione, che garantisce la tutela della famiglia, promuove la cultura, la scuola e lo sport, tutela la salute e prevede le disposizioni anticipate di trattamento.”.

La tutela della famiglia e nuovi modelli familiari”

La Costituzione riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio e promuove la formazione di nuovi modelli familiari, garantendo la parità tra i coniugi e la tutela dei figli.”.

Cultura, scuola e sport”

La Costituzione promuove lo sviluppo della cultura, della scuola e dello sport, garantendo il diritto all’istruzione e la libertà di insegnamento. Lo Stato si impegna a rendere effettivo il diritto allo studio e a promuovere l’accesso alla cultura e allo sport per tutti i cittadini.”.

La tutela della salute”

La tutela della salute è garantita dalla Costituzione, che prevede che la Repubblica tuteli la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, garantendo cure gratuite agli indigenti.”.

Le disposizioni anticipate di trattamento”

Le disposizioni anticipate di trattamento consentono ai cittadini di esprimere le proprie volontà in merito ai trattamenti sanitari cui desiderano o non desiderano essere sottoposti in caso di incapacità di intendere e di volere.”.

I rapporti economici”

I rapporti economici sono disciplinati dalla Costituzione, che garantisce i diritti sociali dei lavoratori, la libertà sindacale, il diritto di sciopero, la libertà di iniziativa economica e la proprietà.”.

I diritti sociali dei lavoratori”

La Costituzione garantisce i diritti sociali dei lavoratori, promuovendo condizioni di lavoro dignitose e una retribuzione adeguata. Lo Stato si impegna a tutelare il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni.”.

La libertà sindacale”

La libertà sindacale è garantita dalla Costituzione, che prevede che i lavoratori abbiano il diritto di organizzarsi in sindacati per la tutela dei propri interessi. I sindacati possono stipulare contratti collettivi di lavoro e partecipare alla gestione delle imprese.”.

Il diritto di sciopero”

Il diritto di sciopero è garantito dalla Costituzione, che prevede che i lavoratori abbiano il diritto di astenersi dal lavoro per tutelare i propri interessi. Lo sciopero deve essere esercitato nel rispetto delle leggi che ne regolano l’esercizio.”.

La libertà di iniziativa economica”

La libertà di iniziativa economica è garantita dalla Costituzione, che prevede che l’iniziativa economica privata sia libera, ma non possa svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana.”.

La proprietà”

La proprietà è garantita dalla Costituzione, che prevede che la proprietà privata sia riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.”.

I rapporti politici”

I rapporti politici sono disciplinati dalla Costituzione, che garantisce il diritto di voto, la libertà di associazione politica, la petizione, la parità di accesso alle cariche elettive e i doveri inderogabili.”.

Il diritto di voto: elettorato attivo e passivo”

Il diritto di voto è garantito dalla Costituzione, che prevede che tutti i cittadini abbiano il diritto di votare e di essere eletti, salvo i casi di incapacità previsti dalla legge. L’elettorato attivo riguarda il diritto di votare, mentre l’elettorato passivo riguarda il diritto di essere eletti.”.

I partiti politici”

I partiti politici sono strumenti essenziali per la partecipazione dei cittadini alla vita politica. La Costituzione garantisce la libertà di associazione politica e promuove il pluralismo politico.”.

La petizione”

La petizione è un diritto garantito dalla Costituzione, che prevede che i cittadini possano rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità.”.

La parità di accesso alle cariche elettive”

La parità di accesso alle cariche elettive è garantita dalla Costituzione, che prevede che tutti i cittadini abbiano pari opportunità di accedere alle cariche elettive, senza discriminazioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.”.

I doveri inderogabili”

I doveri inderogabili sono previsti dalla Costituzione, che stabilisce che i cittadini abbiano il dovere di essere fedeli alla Repubblica, di difendere la Patria, di partecipare alle spese dello Stato e di rispettare le leggi.”.

La difesa della Patria”

La difesa della Patria è un dovere sacro per ogni cittadino, previsto dalla Costituzione. La Repubblica organizza le forze armate per la difesa della Patria e la salvaguardia della pace.”.

La partecipazione alle spese dello Stato”

La partecipazione alle spese dello Stato è un dovere di solidarietà economica, previsto dalla Costituzione, che stabilisce che tutti i cittadini debbano contribuire alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.”.

Il dovere di fedeltà alla Repubblica”

Il dovere di fedeltà alla Repubblica è sancito dalla Costituzione, che prevede che i cittadini abbiano il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di rispettare la Costituzione e le leggi.”.

Capitolo 6 L’ordinamento della Repubblica italiana

Il Parlamento”

Il Parlamento italiano è l’organo legislativo bicamerale composto dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica. Esso rappresenta la volontà popolare e svolge funzioni legislative, di indirizzo politico e di controllo sull’operato del Governo. Le due Camere operano separatamente, ma possono riunirsi in seduta comune per specifiche funzioni, come l’elezione del Presidente della Repubblica.”.

Definizione, composizione e funzionamento”

Il Parlamento è composto da due Camere: la Camera dei Deputati, con membri eletti a suffragio universale diretto, e il Senato della Repubblica, i cui membri sono eletti su base regionale. Le Camere hanno il compito di discutere e approvare le leggi, esercitare il controllo sull’esecutivo e rappresentare i cittadini.”.

Le funzioni del Parlamento”

Le principali funzioni del Parlamento includono la funzione legislativa, l’indirizzo politico e il controllo sull’operato del Governo. Il Parlamento approva le leggi, discute e vota il bilancio dello Stato, e può esprimere la fiducia o la sfiducia al Governo.”.

Il Parlamento in seduta comune”

Il Parlamento si riunisce in seduta comune per l’elezione del Presidente della Repubblica, la nomina di cinque giudici della Corte costituzionale e di un terzo dei membri del Consiglio Superiore della Magistratura, e per deliberare su questioni di particolare importanza.”.

Le prerogative delle Camere”

Le Camere godono di prerogative che garantiscono la loro autonomia e indipendenza, come l’autodichia, che consente loro di regolamentare autonomamente il proprio funzionamento, e l’insindacabilità delle opinioni espresse dai parlamentari nell’esercizio delle loro funzioni.”.

Status dei membri delle Camere”

I membri del Parlamento godono di immunità parlamentare, che li protegge da arresti e perquisizioni senza l’autorizzazione della Camera di appartenenza. Essi hanno il dovere di rappresentare la nazione e di agire secondo coscienza.”.

Il procedimento legislativo per le leggi ordinarie”

Il procedimento legislativo per le leggi ordinarie si articola in diverse fasi: iniziativa, approvazione, promulgazione, visto del Guardasigilli, pubblicazione ed entrata in vigore. L’iniziativa legislativa può essere esercitata dal Governo, dai parlamentari, dalle Regioni e dai cittadini.”.

Iniziativa”

L’iniziativa legislativa è il potere di proporre nuove leggi. Essa può essere esercitata dal Governo, dai parlamentari, dalle Regioni e dai cittadini attraverso la raccolta di firme.”.

Approvazione”

L’approvazione delle leggi avviene attraverso il voto delle due Camere, che devono esprimersi favorevolmente sul testo proposto. Le leggi possono essere approvate con procedura ordinaria o con procedura d’urgenza.”.

Promulgazione”

La promulgazione è l’atto con cui il Presidente della Repubblica dichiara la legge esecutiva. Essa deve avvenire entro un mese dall’approvazione, salvo rinvio alle Camere per un nuovo esame.”.

Visto del Guardasigilli”

Il visto del Guardasigilli è un controllo formale sulla legge, che precede la sua pubblicazione. Esso attesta la regolarità del procedimento legislativo.”.

Pubblicazione ed entrata in vigore”

La pubblicazione avviene sulla Gazzetta Ufficiale, rendendo la legge conoscibile a tutti. L’entrata in vigore avviene generalmente 15 giorni dopo la pubblicazione, salvo diversa disposizione.”.

Il procedimento legislativo per le leggi costituzionali”

Le leggi costituzionali richiedono un procedimento aggravato, con doppia approvazione da parte delle Camere e possibilità di referendum confermativo. Esse modificano o integrano la Costituzione.”.

Il Presidente della Repubblica”

Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale. Egli svolge funzioni di garanzia e di rappresentanza, e ha il compito di promulgare le leggi, nominare il Presidente del Consiglio e sciogliere le Camere.”.

Posizione e funzioni”

Il Presidente della Repubblica è un organo di garanzia, che assicura il rispetto della Costituzione e l’equilibrio tra i poteri dello Stato. Egli rappresenta l’unità nazionale e svolge funzioni di rappresentanza internazionale.”.

Modalità di elezione”

Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune, integrato dai delegati regionali. L’elezione avviene a scrutinio segreto e richiede una maggioranza qualificata.”.

I requisiti per l’elezione”

Per essere eletto Presidente della Repubblica, è necessario avere almeno 50 anni e godere dei diritti civili e politici. Non sono previsti altri requisiti specifici.”.

La durata della carica”

Il mandato del Presidente della Repubblica dura sette anni. Egli può essere rieletto, ma la rielezione è un evento raro nella prassi costituzionale italiana.”.

La supplenza del Presidente della Repubblica”

In caso di impedimento temporaneo o vacanza della carica, le funzioni del Presidente della Repubblica sono esercitate dal Presidente del Senato.”.

Le funzioni del Presidente della Repubblica”

Il Presidente della Repubblica promulga le leggi, nomina il Presidente del Consiglio, scioglie le Camere, ratifica i trattati internazionali e rappresenta l’Italia all’estero.”.

La responsabilità del Capo dello Stato”

Il Presidente della Repubblica non è responsabile per gli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, salvo per alto tradimento o attentato alla Costituzione.”.

La responsabilità politica”

Il Presidente della Repubblica non ha responsabilità politica diretta, ma esercita un ruolo di garanzia e di equilibrio tra i poteri dello Stato.”.

La responsabilità giuridica”

La responsabilità giuridica del Presidente della Repubblica è limitata ai casi di alto tradimento o attentato alla Costituzione, per i quali può essere messo in stato d’accusa dal Parlamento.”.

Il Governo”

Il Governo è l’organo esecutivo dello Stato, composto dal Presidente del Consiglio e dai Ministri. Esso esercita il potere esecutivo e attua l’indirizzo politico del Parlamento.”.

Formazione del Governo e fiducia del Parlamento”

Il Governo si forma su incarico del Presidente della Repubblica, che nomina il Presidente del Consiglio. Il Governo deve ottenere la fiducia delle due Camere per entrare in carica.”.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri”

Il Presidente del Consiglio dei Ministri coordina l’attività del Governo e ne è il rappresentante. Egli dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile.”.

I Ministri”

I Ministri sono responsabili dei dicasteri e attuano le politiche del Governo nei rispettivi ambiti. Essi partecipano al Consiglio dei Ministri e collaborano con il Presidente del Consiglio.”.

Il Consiglio dei Ministri”

Il Consiglio dei Ministri è l’organo collegiale del Governo, che delibera sulle questioni di politica generale e adotta i decreti legislativi e i decreti-legge.”.

Comitati di Ministri e Comitati interministeriali”

I Comitati di Ministri e i Comitati interministeriali sono organi di coordinamento tra i diversi Ministeri, che affrontano questioni specifiche e promuovono la collaborazione tra le diverse aree di governo.”.

Funzioni del Governo”

Il Governo esercita il potere esecutivo, attua l’indirizzo politico del Parlamento, adotta i decreti legislativi e i decreti-legge, e gestisce l’amministrazione pubblica.”.

Esercizio delle funzioni e decreti governativi”

Il Governo esercita le sue funzioni attraverso decreti legislativi, decreti-legge e regolamenti. I decreti legislativi sono adottati su delega del Parlamento, mentre i decreti-legge sono adottati in casi di necessità e urgenza.”.

La funzione di indirizzo politico”

Il Governo esercita la funzione di indirizzo politico, determinando le linee guida della politica nazionale e attuando le decisioni del Parlamento.”.

La Magistratura”

La Magistratura è l’organo giudiziario dello Stato, indipendente dagli altri poteri. Essa esercita la funzione giurisdizionale, garantendo l’applicazione della legge e la tutela dei diritti.”.

La giurisdizione”

La giurisdizione è l’attività della Magistratura volta a risolvere le controversie e a garantire l’applicazione della legge. Essa si esercita attraverso i giudici, che sono indipendenti e soggetti solo alla legge.”.

Principi costituzionali in materia di giurisdizione”

I principi costituzionali in materia di giurisdizione garantiscono l’indipendenza della Magistratura, l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e il diritto a un giusto processo.”.

Il Pubblico Ministero nella Costituzione”

Il Pubblico Ministero è un organo della Magistratura che esercita l’azione penale e vigila sull’osservanza delle leggi. Esso è indipendente e soggetto solo alla legge.”.

La Corte costituzionale”

La Corte costituzionale è l’organo di garanzia della Costituzione, che esercita il controllo di legittimità delle leggi e risolve i conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato.”.

Funzione e composizione”

La Corte costituzionale è composta da quindici giudici, nominati per un terzo dal Presidente della Repubblica, per un terzo dal Parlamento in seduta comune e per un terzo dalle supreme magistrature ordinarie e amministrative.”.

Il sindacato di legittimità delle leggi”

La Corte costituzionale esercita il sindacato di legittimità delle leggi, verificando la conformità delle leggi alla Costituzione e annullando quelle che risultano incostituzionali.”.

Il procedimento per il sindacato di costituzionalità delle leggi”

Il procedimento per il sindacato di costituzionalità delle leggi può essere attivato in via incidentale, su richiesta di un giudice, o in via principale, su ricorso dello Stato o delle Regioni.”.

Altre funzioni della Corte”

Oltre al controllo di legittimità delle leggi, la Corte costituzionale risolve i conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e giudica sulle accuse contro il Presidente della Repubblica.”.

Le decisioni della Corte e i loro effetti”

Le decisioni della Corte costituzionale hanno effetto erga omnes e sono definitive. Esse annullano le leggi incostituzionali e vincolano tutti i soggetti dell’ordinamento.”.

Gli organi di rilievo costituzionale”

Gli organi di rilievo costituzionale includono il CNEL, la Corte dei conti, il Consiglio di Stato, il Consiglio Superiore della Magistratura e il Consiglio supremo di Difesa. Essi svolgono funzioni di consulenza, controllo e garanzia.”.

Il CNEL”

Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) è un organo consultivo del Governo e del Parlamento in materia economica e sociale. Esso esprime pareri e promuove iniziative legislative.”.

La Corte dei conti”

La Corte dei conti è l’organo di controllo sulla gestione finanziaria dello Stato e degli enti pubblici. Essa verifica la legittimità e la regolarità della gestione finanziaria e giudica sulle responsabilità amministrative.”.

Il Consiglio di Stato”

Il Consiglio di Stato è l’organo di consulenza giuridico-amministrativa del Governo e la suprema giurisdizione amministrativa. Esso esprime pareri su atti normativi e giudica sui ricorsi contro atti amministrativi.”.

Il Consiglio Superiore della Magistratura”

Il Consiglio Superiore della Magistratura è l’organo di autogoverno della Magistratura, che garantisce l’indipendenza dei giudici e ne regola la carriera. Esso è presieduto dal Presidente della Repubblica.”.

Il Consiglio supremo di Difesa”

Il Consiglio supremo di Difesa è l’organo di consulenza del Presidente della Repubblica in materia di difesa e sicurezza nazionale. Esso coordina le politiche di difesa e sicurezza dello Stato.”.

Capitolo 7 La suddivisione territoriale della Repubblica

Gli enti territoriali”

Gli enti territoriali sono le strutture amministrative che operano a livello locale, come Comuni, Province e Regioni. Essi svolgono funzioni di governo e amministrazione del territorio, garantendo la partecipazione dei cittadini alla gestione delle comunità locali. La loro organizzazione e le loro competenze sono disciplinate dalla Costituzione e dalle leggi statali.”.

Livelli di governo costitutivi della Repubblica: art. 114 Cost.”

L’articolo 114 della Costituzione italiana stabilisce che la Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. Questi livelli di governo operano in modo autonomo e coordinato, ciascuno con proprie funzioni e competenze, per garantire l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa.”.

I principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione”

I principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione guidano l’organizzazione e il funzionamento degli enti territoriali. La sussidiarietà assicura che le decisioni siano prese al livello più vicino ai cittadini, l’adeguatezza garantisce che le funzioni siano svolte al livello più idoneo, e la differenziazione permette di adattare le competenze alle specificità territoriali.”.

Le Regioni”

Le Regioni sono enti territoriali dotati di autonomia statutaria, legislativa, amministrativa e finanziaria. Esse hanno il compito di legiferare su materie di competenza regionale e di gestire le funzioni amministrative delegate dallo Stato, promuovendo lo sviluppo economico e sociale del territorio.”.

Il regionalismo differenziato o autonomia differenziata”

Il regionalismo differenziato consente alle Regioni di ottenere forme particolari di autonomia, in base alle specifiche esigenze territoriali. Questo modello mira a valorizzare le diversità regionali, permettendo una gestione più efficiente delle risorse e delle competenze.”.

La potestà legislativa delle Regioni”

Le Regioni esercitano la potestà legislativa su materie di competenza esclusiva e concorrente, nel rispetto della Costituzione e dei principi fondamentali stabiliti dallo Stato. La legislazione regionale deve essere coordinata con quella statale per garantire l’unità dell’ordinamento giuridico.”.

Il potere regolamentare delle Regioni”

Le Regioni hanno il potere di emanare regolamenti per l’attuazione delle leggi regionali e per la disciplina delle materie di competenza. Questo potere consente alle Regioni di adattare le norme alle specificità territoriali, garantendo una maggiore efficacia dell’azione amministrativa.”.

L’autonomia finanziaria e patrimoniale delle Regioni”

Le Regioni godono di autonomia finanziaria e patrimoniale, che consente loro di gestire le risorse economiche e il patrimonio in modo autonomo. Esse possono stabilire tributi propri e ricevere trasferimenti dallo Stato, nel rispetto dei principi di solidarietà e coesione territoriale.”.

Il patrimonio”

Il patrimonio delle Regioni comprende i beni mobili e immobili di proprietà regionale, che possono essere utilizzati per il perseguimento delle finalità istituzionali. La gestione del patrimonio deve avvenire in modo efficiente e trasparente, garantendo la tutela e la valorizzazione delle risorse.”.

Divieto di istituire dazi”

La Costituzione vieta alle Regioni di istituire dazi o altre restrizioni al commercio tra le Regioni, per garantire la libera circolazione delle persone e delle merci sul territorio nazionale. Questo divieto assicura l’unità economica del Paese e promuove lo sviluppo del mercato interno.”.

Organi di governo della Regione”

Gli organi di governo della Regione sono il Consiglio regionale, la Giunta regionale e il Presidente della Regione. Questi organi esercitano le funzioni legislative, esecutive e di rappresentanza, garantendo il funzionamento dell’amministrazione regionale.”.

Il Consiglio regionale”

Il Consiglio regionale è l’organo legislativo della Regione, composto da membri eletti a suffragio universale. Esso ha il compito di approvare le leggi regionali, il bilancio e gli atti di indirizzo politico, esercitando il controllo sull’operato della Giunta regionale.”.

La Giunta regionale”

La Giunta regionale è l’organo esecutivo della Regione, presieduto dal Presidente della Regione. Essa attua le decisioni del Consiglio regionale, gestisce l’amministrazione regionale e coordina le politiche territoriali.”.

Il Presidente della Regione”

Il Presidente della Regione è il rappresentante legale della Regione e presiede la Giunta regionale. Egli ha il compito di dirigere l’attività amministrativa, rappresentare la Regione nei rapporti con lo Stato e le altre istituzioni, e garantire l’attuazione delle politiche regionali.”.

Scioglimento del Consiglio e rimozione del Presidente della Regione”

Il Consiglio regionale può essere sciolto e il Presidente della Regione rimosso in caso di gravi violazioni di legge o di impossibilità di funzionamento. Queste misure straordinarie sono adottate per garantire la continuità e la legalità dell’azione amministrativa.”.

Le autonomie locali: Comuni, Province e Città metropolitane (Rinvio)”

Le autonomie locali comprendono Comuni, Province e Città metropolitane, che esercitano funzioni amministrative e di governo a livello locale. Questi enti operano in modo autonomo, nel rispetto della Costituzione e delle leggi statali, per garantire la partecipazione dei cittadini alla gestione delle comunità locali.”.

I rapporti fra i diversi livelli di governo”

I rapporti fra i diversi livelli di governo sono regolati da principi di collaborazione e coordinamento, per garantire l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa. La cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali è essenziale per affrontare le sfide comuni e promuovere lo sviluppo del territorio.”.

Il sistema delle Conferenze”

Il sistema delle Conferenze è un meccanismo di coordinamento tra Stato, Regioni ed enti locali, che consente di discutere e concordare le politiche pubbliche. Le Conferenze promuovono il dialogo e la collaborazione tra i diversi livelli di governo, favorendo la concertazione delle decisioni.”.

La Commissione parlamentare per le questioni regionali”

La Commissione parlamentare per le questioni regionali è un organo del Parlamento che si occupa delle materie relative alle Regioni e agli enti locali. Essa esamina le proposte legislative e le questioni di interesse regionale, promuovendo il dialogo tra Parlamento e Regioni.”.

Il Consiglio delle autonomie locali”

Il Consiglio delle autonomie locali è un organo consultivo che rappresenta gli enti locali e promuove la loro partecipazione al processo decisionale. Esso esprime pareri sulle politiche pubbliche e favorisce il coordinamento tra i diversi livelli di governo.”.

I poteri sostitutivi dello Stato su Regioni ed enti locali”

Lo Stato può esercitare poteri sostitutivi su Regioni ed enti locali in caso di inadempienza o violazione di legge. Questi poteri sono finalizzati a garantire il rispetto della legalità e l’efficienza dell’azione amministrativa, nel rispetto dell’autonomia degli enti territoriali.”.