In attuazione alla legge delega 26 novembre 2021, n. 206 (cd. Riforma Cartabia), il Governo ha emanato due decreti legislativi per l’efficienza del processo civile, proponendosi di realizzare il riassetto formale e sostanziale della disciplina del processo civile di cognizione, del processo di esecuzione, dei procedimenti speciali e degli strumenti alternativi di composizione delle controversie.
Il primo e più articolato decreto di attuazione, il D.Lgs. 10-10-2022, n. 149, interviene su oltre 270 articoli del codice di procedura civile, operando una vera e propria revisione organica del processo civile di cognizione e introducendo nuovi modelli di giustizia complementare. Il secondo, il D.Lgs. 10-10-2022, n. 151, è invece relativo alla costituzione del nuovo ufficio del processo.
La Riforma è ad ampio raggio. Molteplici sono gli interventi che riguardano il giudizio di primo grado (ad es. aumento della competenza del giudice di pace; riduzione dei casi in cui il tribunale opera in composizione collegiale ecc.); per realizzare la semplificazione dei procedimenti, è stato rafforzato poi un modello processuale già esistente, il procedimento sommario di cognizione, denominato ora procedimento semplificato di cognizione ampliandone le fattispecie ammesse. E ancora, sono stati rivisitati i procedimenti di impugnazione (alleggerendo sia l’appello sia il ricorso in Cassazione) e anche il processo del lavoro.
L’innovazione più rilevante riguarda però il diritto processuale della famiglia, che si caratterizzava per la molteplicità e proliferazione dei modelli processuali e che ora si uniforma a un modello generale e organico, il procedimento unitario in materia di persone, minorenni e famiglie (art. 473bis e ss. c.p.c.), valevole per tutti i procedimenti contenziosi che hanno ad oggetto i diritti della persona, dei minori e delle famiglie. Accanto alla riforma processuale della famiglia si è realizzata anche la riforma ordinamentale, in risposta alle esigenze evidenziate da decenni di individuare un giudice unitario dotato di competenza per tutte le controversie familiari e minorili, così da evitare i non indifferenti problemi determinati dall’attuale sistema di ripartizione delle competenze tra tribunale ordinario e tribunale per i minorenni.
Ma la riforma non si limita a intervenire sui diversi settori del processo civile.
La stessa introduce norme che possono essere definite trasversali, occupandosi di molteplici modelli processuali, sino a interessare pressoché tutti i settori della giustizia. A titolo esemplificativo: per aumentare la digitalizzazione nell’amministrazione della giustizia, la riforma ha inteso rafforzare gli strumenti informatici e le modalità di svolgimento delle udienze da remoto; per assicurare l’uso di strumenti alternativi alla giurisdizione ordinaria, si è rinvigorito tutto il procedimento della mediazione, a cominciare dall’ampliamento delle controversie ricorribili.
Al fine di consentire agli operatori del diritto un’applicazione più consapevole delle novità normative era stato inizialmente previsto un articolato regime transitorio: il D.Lgs. 149/2022 è, infatti, in vigore dal 18 novembre 2022, ma le disposizioni transitorie ne differivano l’applicazione al 30 giugno 2023, con non poche eccezioni.
La Legge di bilancio 2023 (L. 197/2022) approvata il 29 dicembre 2022 suscitando non poche polemiche, ne ha invece anticipato l’entrata in vigore di ben 4 mesi. Il nuovo art. 35 del D.Lgs. 149/2022, che contiene la disciplina transitoria, prevede, infatti, che le nuove disposizioni hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e solo per procedimenti instaurati successivamente a tale data: per i procedimenti pendenti a quella data continueranno, invece, ad applicarsi le disposizioni anteriormente vigenti. I successivi commi dell’art. 35 prevedono poi applicazioni differenziate per la disciplina concernente l’obbligo di deposito telematico, le impugnazioni e i procedimenti arbitrali. Ulteriori piccole modifiche alle date di decorrenza di alcune norme sono state introdotte dal D.L. Milleproroghe 198/2022, in corso di conversione.
Per questo motivo, applicandosi ancora nei prossimi anni anche la disciplina previgente, in questo Codice, abbiamo ritenuto utile, in primo luogo, riportare entrambi i testi dell’articolato pre e post Riforma Cartabia. Alcuni accorgimenti grafici sono destinati a far orientare il lettore nella complessa riforma normativa. Così:
– gli articoli modificati o introdotti dalla Riforma Cartabia (sia nel Codice di procedura civile che nelle leggi speciali) sono evidenziati con una losanga laterale grigia per renderli facilmente riconoscibili anche durante una consultazione frettolosa;
– in nota ad ogni articolo riformato è riportata la data di decorrenza della sua applicazione, che in alcuni casi cambia in funzione del tipo di giudizio o dello stato di pendenza dello stesso;
– in aggiunta al nuovo articolo riformato, come detto, si è mantenuto il vecchio articolo che continuerà ad applicarsi ai giudizi instaurati prima del 28 febbraio 2023;
– sempre per permettere all’operatore una più facile individuazione delle novità della riforma, anche comparandole con il testo normativo precedente, le modifiche della Riforma Cartabia apportate al testo dell’articolo sono evidenziate in neretto.
Anche le norme complementari sono state completamente rivisitate e puntualmente aggiornate (Diritto Internazionale Privato, Equa riparazione, Fallimento e Crisi d’impresa, Giudice di pace, Locazioni, Mediazione, Notificazioni e Processo telematico, Riforme processuali, Riti semplificati, Spese di giustizia, Termini processuali e sospensioni per emergenza COVID-19), utilizzando i medesimi accorgimenti grafici pre e post Riforma Cartabia.
Questo Codice, pertanto, offre uno strumento di consultazione essenziale e indispensabile per quanti (avvocati, magistrati, studenti) abbiano la necessità di un codice maneggevole e soprattutto aggiornato alla nuova e complessa Riforma Cartabia, così come modificata dalla Legge di bilancio 2023 e dal D.L. 198/2022.
Un dettagliato indice analitico-alfabetico e un puntuale indice cronologico chiudono il Codice consentendo un facile reperimento delle norme.
Attraverso un comodo QrCode «PUNTA e LEGGI» (vedi in calce al volume) sarà possibile accedere agli aggiornamenti normativi online.
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