L’approvazione del Nuovo Statuto di Roma Capitale (delib. dell’Assemblea Capitolina n. 8 del 7 marzo 2013) rappresenta il tassello fondamentale dell’autonomia normativa e organizzativa del «nuovo ente speciale territoriale » e ne formalizza, anche terminologicamente, il particolare status.
Le nuove disposizioni statutarie, in vigore dal 30 marzo 2013 (con effetto abrogativo del precedente Statuto di cui alla deliberazione consiliare n. 122 del 17 luglio 2000):
— esprimono la necessità di procedere ad un ottimale dimensionamento dei Municipi fissati in numero non superiore a 15;
— tengono conto dell’esigenza di assicurare l’integrità e la legalità nelle attività dell’Ente al fine di contrastare ogni possibile forma di corruzione e di infiltrazione criminosa;
— evidenziano la volontà di realizzare una partecipazione della comunità cittadina alla vita dell’ente sempre più cosciente attraverso il miglioramento della comunicazione istituzionale soprattutto con l’utilizzo del sito web istituzionale di Roma Capitale;
— esprimono l’intento di migliorare il sistema delle relazioni tra cittadini e Roma Capitale mediante l’uso di tecnologie avanzate ed efficienti quali la posta elettronica certificata.
La trattazione, che si apre con un capitolo introduttivo sullo status di «Roma Capitale della Repubblica», come suggellato dalla Carta costituzionale (art. 114), si sofferma sui contenuti del nuovo Statuto coordinandoli e raffrontandoli alla normativa generale sugli enti locali, alla disciplina regolamentare nonché alla legislazione emanata in attuazione del federalismo fiscale.
Il lavoro si completa con un’appendice normativa che riporta il testo integrale del nuovo Statuto di Roma Capitale (in G.U. n. 75 del 29 marzo 2013) utile al lettore per raffrontare immediatamente il dato testuale normativo con i contenuti riportati.
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