Quale può essere oggi il principale obiettivo di un percorso razionale che intenda assumere anche il Cristo come ‘criterio’ filosofico? Se si tratta di un itinerario filosofico-religioso che, da un lato, si proponga di discutere la propria quaestio tipica (disamina che consiste in un ‘mettere in questione’ e sottoporre al vaglio della ‘ragione critica’, appunto, quella ‘cosa’ chiamata ‘religione’) e, dall’altro, di entrare in sinergia con gli approcci che, alla ‘cosa’ medesima, tentano altri saperi formali condensati nell’etichetta ‘teologia’, l’obiettivo preliminare potrebbe essere, piuttosto che quello di motivare l’assunzione del Cristo come criterio filosofico, quello preliminare di rivendicare un valore noetico ed una potenzialità speculativa non soltanto alle costruzioni e ai contributi provenienti dalla ragione filosofica ‘naturale’, ma anche alle verità ‘ragionevoli’ tipiche di una rivelazione religiosa, di quella cristiana in particolare.
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