Con il D.Lgs. 3 ottobre 2017, n. 149 è stata approvata la Riforma del Libro XI del c.p.p. in materia di rapporti giurisdizionali con autorità straniere.
Il decreto legislativo contiene modifiche alla normativa in materia di assistenza giudiziaria, in tema di cooperazione penale internazionale volta a disciplinare la raccolta delle prove.
La riforma del Libro XI, oltre che per adeguare l’apparato normativo di assistenza giudiziaria a fronte di una criminalità organizzata sempre più transnazionale, costituisce una priorità anche in relazione alle significative modifiche alla disciplina dell’assistenza giudiziaria penale introdotte a livello di Unione europea, essenzialmente finalizzate all’acquisizione probatoria.
L’intervento intende sia rafforzare la cooperazione giudiziaria penale all’interno dell’Unione sia regolare i rapporti con le autorità giudiziarie dei Paesi extra UE con i quali sono in vigore plurime convenzioni e accordi internazionali; i rapporti con tali Paesi andranno, infatti, regolamentati in maniera diversa rispetto a quelli con i Paesi membri dell’Unione europea.
Va ribadito in questa sede il carattere sussidiario della riformata disciplina del Libro XI.
Nei rapporti con i Paesi dell’Unione europea si applicano prioritariamente le norme dei Trattati (Trattato sull’Unione europea e Trattato sul funzionamento dell’Unione) e dei relativi atti normativi di attuazione nonché, se tali norme mancano o non dispongono diversamente, le convenzioni internazionali e le norme di diritto internazionale generale.
Nei rapporti con Paesi che non facciano parte dell’Unione europea si applicano prioritariamente le norme delle convenzioni internazionali in vigore per lo Stato e le norme di diritto internazionale generale.
Nei rapporti con Paesi diversi, manchino le norme indicate o non sia diversamente disposto, si applica il Libro XI c.p.p.
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