Le costanti crisi diplomatiche vissute dalla Comunità Internazionale, implicanti, in più occasioni, l’uso della forza, hanno richiesto, e ancora richiedono, una disciplina relativa al ‘diritto bellico’ che, a parte poche norme consuetudinarie, solo da 60 anni è stato oggetto di norme scritte.
La ratio di tali norme è quella di regolare concretamente il comportamento dei belligeranti e, dunque, di contenere l’uso della forza entro i limiti del rispetto dell’uomo e dei suoi diritti fondamentali.
Il volume, in tale ottica, rappresenta un utile strumento di approfondimento della funzione prioritaria assunta dal diritto internazionale umanitario, delle sue origini storiche e del corpus normativo divenuto ormai quantitativamente consistente.
Particolare attenzione questo volume dedica anche ai principi sanciti dalle Convenzioni di Ginevra del 1949, che hanno modificato profondamente le regole sulla ‘guerra’ definendo i crimini internazionali individuali e la loro persecuzione attraverso l’istituzione di tribunali internazionali.
L’opera, che si apre alla speranza che tali norme siano osservate anche dai ‘vincitori’ e non solo dai ‘vinti’, è completata da un glossario dei termini principali del diritto umanitario che estende l’analisi a tutti gli aspetti del diritto internazionale connessi con i conflitti armati.
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