Il Curatore Fallimentare – L12/A

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Autore: Enzo Sollini

Guida completa – Procedure e adempimenti – Prassi operativa – Determinazione del compenso – Contenuti on line: – Formulario – Normativa – Software per il calcolo dei compensi

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Edizione: 2016
Numero edizione: V
Pagine: 560
ISBN: 9788891410214
Codice: L12/A
Formato: 17 x 24
Abstract

Il D.L. n. 83/2015, convertito con modificazioni dalla L. 6 agosto 2015, n. 132, rappresenta, in ordine di tempo, l’ultimo intervento del legislatore in materia di normativa fallimentare.

L’iniziativa nasce dalla considerazione che la modernizzazione dell’ordinamento giuridico civile e commerciale passa attraverso la rapidità delle decisioni, l’effettività della loro attuazione anche coattiva, la certezza del diritto in senso lato e che vadano rimosse quelle criticità, come l’eccessiva lunghezza dei tempi di recupero dei crediti, che concorrono a non attrarre gli investimenti e a influire negativamente sulla competitività del cd. «sistema Italia».

Le innovazioni — alle procedure concorsuali è dedicato il primo dei cinque titoli in cui si articola il testo normativo — sono, quindi, orientate all’obiettivo di rendere i procedimenti maggiormente effettivi ed efficaci nell’ottica della massima tempestività dell’azione giurisdizionale, basti pensare al termine entro il quale dovrà essere completata la liquidazione dell’attivo, fissato in due anni dal deposito della sentenza di fallimento.

Finalità manifestamente acceleratorie sono, del pari, perseguite mediante le disposizioni in forza delle quali la procedura di fallimento può essere chiusa anche in pendenza di controversie relative a diritti oggetto del patrimonio dell’impresa fallita.

Per quanto attiene alla figura del curatore in particolare, nel ridefinirne i requisiti, la riforma istituisce, presso il Ministero della giustizia, un registro nazionale — tenuto con modalità informatiche e accessibile al pubblico — in cui confluiscono i provvedimenti di nomina dei curatori, dei commissari giudiziali e dei liquidatori giudiziali.

Nel registro vanno altresì annotati i provvedimenti di chiusura del fallimento e di omologazione del concordato, nonché l’ammontare dell’attivo e del passivo delle procedure chiuse (art. 28 l.f.).

Il curatore, inoltre, complice il citato intento del legislatore di contenere la durata del fallimento, è stimolato a adempiere — pena, in caso di ingiustificato rispetto dei termini previsti, la revoca dell’incarico — con la massima rapidità alle procedure di vendita, salvo, ovviamente, il verificarsi di contingenti situazioni che, obiettivamente, impediscano l’osservanza dei tempi assegnati.

Novità legislative a parte, il professionista chiamato a ricoprire la carica di Curatore deve essere in grado:

— di valutare un’azienda;

— di valutare i contratti in corso di esecuzione;

— di valutare le eventuali offerte dei beni singoli che necessitano di essere velocemente alienati.

Al Curatore sono, inoltre, richieste:

— le competenze giuridiche necessarie per redigere la relazione e i rapporti riepilogativi ai sensi dell’art. 33 l.f. e la predisposizione del programma di liquidazione ex art. 104ter l.f., documenti nei quali, tra l’altro, devono essere indicate eventuali responsabilità e relative azioni da intraprendere nonché gli atti potenzialmente da revocare e quelli inefficaci;

— le competenze giuridiche per esaminare attentamente le domande di ammissione al passivo, sollevando, nella formazione del progetto di stato passivo, le eventuali eccezioni, in quanto parte;

— le competenze di natura fiscale per gestire l’enorme mole di adempimenti in materia d’imposte dirette e indirette, in quanto sostituto d’imposta;

— la capacità di valutare, nell’interesse dei creditori, eventuali proposte di concordato fallimentare;

— la competenza per fornire all’autorità giudiziaria, nel caso di fallimento di persone fisiche, il parere sulla richiesta avanzata dalle stesse per usufruire dell’istituto dell’esdebitazione regolata dall’art. 142 l.f.

Il volume, giunto alla V edizione, mira a fornire, attraverso suggerimenti operativi, formule e schemi, gli strumenti necessari per superare eventuali problematiche e inquadrare correttamente gli adempimenti connessi allo svolgimento di un incarico tra i più delicati per un professionista.

L12/A

Aggiornamento Normativo

Aggiornata al D.L. n. 83/2015 conv. in L. n. 132/2015

Indice

Parte I

Gli aspetti giuridici e procedurali

1 La sentenza di fallimento e la nomina del curatore

1.1 L’apertura della procedura

1.2 Il curatore fallimentare

1.3 Il reclamo avverso la sentenza di fallimento

2 L’attività nei primi sessanta giorni

2.1 Lo schema delle scadenze dei primi sessanta giorni

2.2 Le attività urgenti

2.3 Le altre attività

2.4 L’acquisizione dei beni

2.5 La comunicazione ai creditori

2.6 L’esercizio provvisorio

2.7 Il comitato dei creditori

2.8 La relazione ex art. 33 l.f., comma 1

2.9 I rapporti di lavoro dipendente

2.10 I rapporti giuridici preesistenti

3 Il programma di liquidazione e la verifica dello stato passivo

3.1 Lo schema delle scadenze relative al progetto di liquidazione e la verifica dello stato passivo

3.2 Il programma di liquidazione

3.3 L’accertamento del passivo

3.4 L’impugnazione del decreto di esecutività dello stato passivo

3.5 Lo scioglimento della riserva

3.6 La correzione degli errori materiali dello stato passivo

3.7 L’ammissione del credito opposto in sede di causa

3.8 Le domande di ammissione tardive

3.9 La verifica delle domande tardive

3.10 Le domande di ammissione supertardive

3.11 La previsione di insufficiente realizzo

4 La liquidazione dell’attivo

4.1 La liquidazione dell’attivo

4.2 Le norme sulla sicurezza

4.3 La permanenza delle autorizzazioni

4.4 I poteri del giudice delegato

4.5 La cessione dell’azienda

4.6 La vendita di beni immobili

4.7 La vendita di armi

4.8 La cessione dei crediti e delle azioni revocatorie

4.9 La cessione delle quote di srl

5 La ricostituzione dell’attivo

5.1 La individuazione degli atti inefficaci

5.2 Il fondo patrimoniale

5.3 La restituzione dei finanziamenti soci

5.4 La rinuncia all’eredità

5.5 L’azione revocatoria, generalità

5.6 Gli atti non revocabili

5.7 La revocatoria delle rimesse in conto corrente bancario

5.8 Atti tra coniugi

6 Le azioni recuperatorie

6.1 Le azioni recuperatorie, generalità

6.2 L’azione di responsabilità ex art. 146 l.f

6.3 I tassi usurari

6.4 La concessione abusiva del credito

7 Le altre attività di gestione della procedura

7.1 L’estensione del fallimento ai soci illimitatamente responsabili

7.2 La legittimazione a chiedere l’estensione del fallimento

7.3 La richiesta di fallimento di una società di fatto

7.4 La polizza vita

7.5 Il sussidio a favore del fallito

7.6 La tassa di proprietà degli automezzi

7.7 Le multe dopo il trasferimento dell’automezzo

7.8 I rifiuti e i siti inquinati

7.9 I contributi ai consorzi di bonifica

7.10 I rapporti riepilogativi periodici

7.11 Il sopravvenuto fallimento del debitore

7.12 I riparti parziali

7.13 Gli acconti sul compenso

7.14 La sostituzione del curatore

7.15 L’azione di responsabilità nei confronti del curatore revocato

7.16 La revoca del fallimento

8 Gli adempimenti ed i comportamenti nella fase di chiusura della procedura

8.1 Il rendiconto della gestione del curatore

8.2 L’approvazione del rendiconto

8.3 Il compenso al curatore

8.4 I casi di chiusura del fallimento

8.5 I crediti fiscali finali

8.6 I controlli prodromici alla presentazione del piano di riparto finale

8.7 Il riparto finale

9 Il concordato fallimentare

9.1 La proposta di concordato: modalità e termini

9.2 Il parere del curatore

9.3 La comunicazione ai creditori

9.4 L’approvazione del concordato

9.5 La relazione sull’esito del voto

9.6 Il decreto di omologazione e il curatore

9.7 Il rendiconto

9.8 La liquidazione del compenso

9.9 La funzione del curatore dopo l’omologazione del concordato fallimentare

9.10 La restituzione dei beni al fallito o all’assuntore

10 L’esdebitazione

10.1 L’obbligazione residuale del fallito

10.2 L’esdebitazione

11 La responsabilità del curatore per danno erariale

11.1 Il risarcimento in caso di eccessiva durata del processo

11.2 La responsabilità del curatore per il danno erariale causato dall’eccessiva durata del processo

Parte II

Gli aspetti fiscali

1 Le imposte dirette

1.1 Gli effetti del fallimento

1.2 La fase di apertura

1.3 Gli adempimenti e le problematiche durante la procedura

1.4 Gli adempimenti in sede di chiusura

1.5 Le perdite subite da terzi a seguito di fallimento

2 L’IRAP (imposta regionale sulle attività produttive)

2.1 Il presupposto dell’imposta

2.2 La dichiarazione per il periodo pre-fallimentare

2.3 La dichiarazione in caso di esercizio provvisorio

3 Il curatore fallimentare e le ritenute fiscali

3.1 Il curatore è sostituto d’imposta

3.2 L’obbligo di effettuare la ritenuta

3.3 Il versamento delle ritenute operate e la certificazione

3.4 La dichiarazione del sostituto d’imposta

3.5 L’obbligo di dichiarazione del soggetto fallito

4 L’imposta sul valore aggiunto

4.1 L’apertura della procedura

4.2 Le dichiarazioni ai sensi dell’art. 35, d.P.R. 633/1972

4.3 Gli obblighi del curatore per le operazioni effettuate prima del fallimento

4.4 La fatturazione e l’annotazione dei corrispettivi

4.5 La registrazione delle fatture ricevute

4.6 I registri iva

4.7 La dichiarazione dell’anno precedente

4.8 La richiesta di rimborso dell’eccedenza annuale

4.9 La richiesta di rimborso trimestrale

4.10 La dichiarazione per il periodo 1° gennaio – data del fallimento

4.11 La dichiarazione relativa all’anno in cui è stato dichiarato il fallimento

4.12 Gli obblighi nel corso della procedura

4.13 La cessione dei beni

4.14 L’obbligo di registrazione e liquidazione del credito/debito periodico

4.15 L’acconto annuale

4.16 La comunicazione dati annuali

4.17 La comunicazione di operazioni rilevanti

4.18 La dichiarazione annuale

4.19 Le note di variazione

4.20 La cessazione ai fini iva

4.21 La dichiarazione per l’anno di chiusura del fallimento

4.22 L’apertura e la chiusura della procedura nello stesso anno

4.23 Il credito iva scaturente dalla dichiarazione finale

4.24 Gli obblighi del curatore ai sensi dell’art. 51 del d.P.R. 633/72

4.25 IVA per cassa

5 L’imposta comunale sugli immobili (ICI), l’imposta municipale propria (IMU) e l’imposta unica comunale (IUC)

5.1 Le caratteristiche generali del tributo, cenni

5.2 La determinazione dell’imposta nel periodo fallimentare

5.3 Gli adempimenti iniziali del curatore

5.4 Il periodo fallimentare per il quale è dovuta l’imposta

5.5 Il termine per la dichiarazione e il versamento dell’imposta dovuta dal fallimento

5.6 La restituzione dell’immobile al fallito

5.7 L’immobile acquisito a seguito di azione giudiziaria

5.8 L’imposta per i periodi precedenti al fallimento

5.9 L’abrogazione dell’imposta comunale sugli immobili, conseguenze

5.10 Introduzione dell’imposta municipale propria, generalità

5.11 La disciplina IMU in sede fallimentare

5.12 L’obbligo di dichiarazione

5.13 Il trasferimento di un immobile di fallimento aperto in regime ICI

5.14 L’introduzione dell’imposta unica comunale, generalità

5.15 Obblighi per il curatore

6 L’imposta di scopo

6.1 L’introduzione della nuova imposta

6.2 La podestà impositiva e la quantificazione del tributo

6.3 Le opere finanziabili

6.4 Il rimborso per mancata realizzazione dell’opera

7 Il processo tributario nel fallimento

7.1 L’obbligatorietà dell’assistenza del soggetto abilitato

7.2 Il curatore nel processo tributario

7.3 La valutazione del curatore

7.4 La legittimazione processuale del fallito

8 Il sistema sanzionatorio

8.1 La personalizzazione delle sanzioni amministrative tributarie

8.2 Il destinatario delle sanzioni amministrative tributarie

8.3 Le cause di non punibilità

8.4 Il giudice tributario può decidere la non punibilità

8.5 Le sanzioni meramente formali

8.6 Il ravvedimento operoso

8.7 Il principio di legalità e del favor rei

8.8 La sanzione a carico dei soggetti abilitati alla trasmissione telematica

9 L’imposta locale sui redditi

9.1 La tassazione ILOR degli immobili in sede fallimentare

9.2 La dichiarazione e il versamento dell’imposta

10 L’imposta di registro

10.1 La tassazione della sentenza di fallimento

10.2 La tassazione del decreto di omologazione del concordato fallimentare

Formulario

Graduatoria dei privilegi fallimentari

appendice normativa

R.D. 16 marzo 1942, n. 267. — Disciplina del fallimento, del concordato preventivo [, dell’amministrazione controllata] e della liquidazione coatta amministrativa

Ministero della giustizia – decreto 25 gennaio 2012, n. 30. — Regolamento concernente l’adeguamento dei compensi spettanti ai curatori fallimentari e la determinazione dei compensi nelle procedure di concordato preventivo

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