Il redditometro è uno strumento di accertamento del reddito, che definisce la capacità di contribuzione ai fini IRPEF sulla base di speciali indici presuntivi di ricchezza.
In pratica, il fisco, attraverso opportune indagini finanziarie, acquisisce gli elementi per verificare se un certo tenore di vita – valutato con riferimento alla disponibilità di beni e servizi come aeromobili, imbarcazioni, auto di grossa cilindrata, cavalli da corsa, collaboratori familiari ecc. – sia conciliabile con quanto emerge dalla dichiarazione dei redditi. In tal modo, se la ricchezza accertata in via presuntiva si discosta da quella dichiarata di almeno il 25%, per due anni consecutivi, il contribuente potrà essere selezionato per un accertamento sintetico del reddito.
Redditometro, indagini finanziarie, incrocio delle informazioni disponibili si annunciano come i principali dispositivi di lotta all’evasione per gli anni a venire. Il testo ne illustra le peculiarità, offrendo spunti e indicazioni per modificare – riducendola o annullandola – la pretesa impositiva, anche attraverso la prevenzione. Il tutto grazie alle numerose esemplificazioni e all’aggiornamento alle più recenti disposizioni normative.
SE/F26
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