Le Convenzioni internazionali aventi ad oggetto la tutela dei diritti fondamentali seguono un iter storico che parte dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 fino ai successivi Patti internazionali sui diritti dell’uomo del 1966.
Il limite tangibile di tutte le ‘Convenzioni’, tuttavia, è l’impossibilità di imporre un vincolo anche per i soggetti che decidono di aderirvi al punto che, in assenza di un controllo istituzionalizzato, tali testi, spesso, finiscono per restare ‘mere dichiarazioni di buone intenzioni’ da parte degli Stati.
Un’eccezione è costituita dalla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali, firmata a Roma il 4 novembre 1950, che ha definito un efficace meccanismo di tutela attraverso l’istituzione della Corte europea dei diritti dell’uomo.Tale meccanismo è stato reso più efficace con le riforme operate dai Protocolli addizionali che hanno non solo ampliato e precisato il ‘catalogo’ dei diritti, ma ne hanno anche garantito il rispetto.
In questo volume, in particolare, si riportano:
– la Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali, commentata articolo per articolo e annotata con la giurisprudenza, le istruzioni della Cancelleria e il Regolamento di procedura della Corte europea dei diritti dell’uomo;
– i Protocolli addizionali che precisano ulteriori diritti rispetto a quelli della Convenzione, brevemente annotati;
– il Regolamento di procedura della Corte europea dei diritti dell’uomo nella sua traduzione italiana.
Questo testo, dunque, porta a conoscenza del ‘grande pubblico’ i Diritti e le Libertà fondamentali dell’uomo e segnala, altresì, il novero degli strumenti a disposizione del Consiglio d’Europa, del quale nel 2009 ricorre anche il 60° anniversario della sua istituzione.
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