Le radici dell’ arte della politica sono molto più profonde di quanto si possa pensare, basta citare la famosa antica frase di Aristotele: «l’uomo è per natura un animale politico». In ogni caso qualcuno sostiene che la politica non ha mai prodotto Santi, Poeti o Eroi: forse solo qualche navigatore.
Tempo fa lessi il libro intitolato Odio i politici di Guido Almanzi e mi stupii degli interventi in esso riportati; lavorando nella Pubblica Amministrazione, conosco bene il mondo burocratico e quello politico e, pertanto, ho raccolto citazioni di autori, fra il serio ed il faceto, che illustrano vari aspetti di tali mondi, analizzati dal momento delle elezioni a quello del Governo.
La dedica è ad Alberto Bertuzzi, perché nel suo libro Il cittadino scomodo citava una frase di Giuseppe Giusti («pare un tacchino quando fa la rota») paragonando il politico ad un tacchino.
Riporto integralmente le sue parole:
«Il mito della paesanità del Giusti, poeta patriottico, alimentato da un’onesta saggezza e da molto dispregio per qualsiasi contenuto ambiguo nel parlare e nello scrivere, mi ha indotto ad osservare una grande rassomiglianza fra il comportamento dei tacchini e quello di alcuni personaggi che, approfittando dell’indifferenza e dello struscio dei sudditi hanno conquistato il potere. Il tacchino, infatti, è un animale avido che nasconde la sua pavidità mostrandosi aggressivo e tracotante, ma solo gonfiandosi d’aria, sollevando le penne, facendo la ruota ed arrossando sino a farle erigere, le caruncole e le escrescenze del capo e del collo, in sostanza dando di sé un’immagine, a chi non lo teme, pietosamente farsesca. Nella mia vita ho studiato molto, specializzandomi anche in tacchinologia: tacchinologia politica, naturalmente. E quindi ho finito per diventare un vero e proprio tacchinologo».
Ritengo questa citazione profetica, dato che il libro del Dr. Bertuzzi è stato scritto e pubblicato molti anni prima dell’inizio del periodo di «Mani Pulite», cioè di «Tangentopoli».
Ora questo periodo è stato sostituito da quello massmediatico, cioè quello delle frequenti apparizioni dei politici attraverso i Mass Media, ma non è cambiato molto e in special modo l’aspetto tacchinologo messo in mostra dal Giusti.
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