A qualche anno di distanza dalla pubblicazione della prima edizione dell’opera, si è avvertita l’esigenza di una profonda revisione, integrazione e aggiornamento della stessa. Ciò alla luce di numerosi e importanti fenomeni che hanno radicalmente mutato, pur nella continuità, il ruolo e le funzioni dell’infermiere professionale.Ci riferiamo, in particolare, alla definitiva abrogazione, da parte del Parlamento, del mansionario, e alla relativa legge di riforma delle professioni sanitarie, che già nell’articolo 1, comma 1, abolisce la denominazione di ‘professione sanitaria ausiliare’, sostituita dalla denominazione di ‘professione sanitaria’. A partire, quindi, dal febbraio 1999 gli infermieri professionali, gli assistenti sanitari e le vigilatrici d’infanzia sono diventati professionisti sanitari, abbandonando finalmente la condizione di ausiliarità.Il D.M. 739/94 sui ‘profili professionali’ specifica che ‘L’infermiere professionale è responsabile dell’assistenza generale infermieristica preventiva, curativa, palliativa, riabilitativa che è di natura tecnica, relazionale, educativa. L’infermiere è formato per erogare assistenza infermieristica, è assunto o cercato da persone con problemi di salute per assicurare loro assistenza infermieristica’.A ciò segue l’elaborazione da parte del Ministero della Sanità del Regolamento che riconosce la piena responsabilità nelle decisioni e nelle scelte assistenziali degli infermieri professionali, dopo decenni di attesa. Altra tappa importante di cambiamento è la recente approvazione del nuovo Codice Deontologico, così come scaturito dal XII Congresso Nazionale IPASVI (Federazione Nazionale Collegi Infermieri Professionali Assistenti Sanitarie Vigilatrici d’Infanzia).È indubbio che queste grandi novità, insieme ad altre che si sono sviluppate sul piano strettamente infermieristico e assistenziale, rispondono a un più moderno concetto di nursing e a una più profonda considerazione dell’assistito come soggetto di diritti.L’infermiere professionale è sempre più un professionista attento alla sua sfera di autonomia professionale ma, nello stesso tempo, più abituato al lavoro in ‘team’, dove la corresponsabilità di gruppo esalta il ruolo del nursing, come imprescindibile ‘psicologia della salute’. Diventa prioritaria la collaborazione con l’operatore tecnico dell’assistenza (O.T.A.), superando inutili conflitti di competenza, e, soprattutto, con la nuova dimensione degli operatori e dei tecnici dei servizi sociali, ai quali questo libro, prescindendo dall’aspetto specificatamente infermieristico, è certamente utile. Infatti, tra le nuove esigenze, vi è quella di liberare l’infermiere professionale dall’assistenza alberghiera, burocratica e di supporto, e per consentire un’assistenza integrata, soprattutto a favore delle fasce più deboli, come gli anziani non autosufficienti, è essenziale la figura professionale a cui delegare tali funzioni.È anche per questo aspetto che la nuova edizione della presente opera si irrobustisce dal punto di vista contenutistico, senza nulla tralasciare dei principali settori d’intervento dell’infermiere professionale. Tutte le informazioni sono state vagliate e sono frutto di un profondo lavoro di ricerca, nell’ambito di una autonoma attività di studio delle scienze infermieristiche, che ha come punto di partenza il ‘Patto Infermiere Cittadino’ approvato il 12 maggio 1996, che qui riportiamo come vera premessa al presente lavoro.
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