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Pubblico Impiego e Mansioni
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Analisi per casi pratici del rapporto di lavoro alle dipendenze della P.A. aggiornata alla L. 4-3-2009, n. 15 e al D.Lgs. 27-10-2009, n. 150
– Conferimento e assegnazione di mansioni dall’assunzione alla cessazione del rapporto
– Svolgimento di fatto di mansioni superiori ed illegittimità attribuzione di mansioni inferiori
– Tutela sostanziale e processuale e risarcimento dei danni
Esaurito
Il volume descrive, in maniera organica, l’istituto delle mansioni, nel pubblico impiego privatizzato e in quello non contrattualizzato, soffermandosi, nel dettaglio e con i dovuti approfondimenti, sulle questioni maggiormente ricorrenti nella prassi. L’opera esamina il conferimento delle mansioni superiori e l’assegnazione delle mansioni inferiori, partendo dall’assunzione, passando per l’emissione dell’atto da parte del datore di lavoro e proseguendo sino alla cessazione del rapporto di lavoro. Vengono, altresì, accuratamente descritte le tematiche dello svolgimento di fatto delle mansioni superiori, dell’inquadramento, delle differenze retributive e degli accessori del credito, del risarcimento dei danni cagionati al dipendente per la mancata attribuzione di mansioni superiori e per l’illegittima attribuzione di quelle inferiori, con analisi della tutela sostanziale, processuale ed esecutiva avverso l’inadempimento della Pubblica Amministrazione.
Il testo riporta la più recente giurisprudenza di settore e rappresenta un’esposizione totalmente innovativa della materia, costituendo una trattazione estremamente utile sia per il teorico che per il pratico del diritto.
Si è tenuto conto, infine, della recentissima riforma del pubblico impiego (cd. Riforma “Brunetta”), avviata con la L. 4 marzo 2009, n. 15 e proseguita con il D.Lgs. attuativo 27 ottobre 2009, n. 150.
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Avvocato del foro di Rossano (CS). Esperto in materia amministrativa e di pubblico impiego. Collaboratore di prestigiose riviste giuridiche, cartacee e on-line, per le quali ha scritto innumerevoli contributi dottrinali, nella forma di focus, note a sentenza, commenti e approfondimenti vari in materia civile e amministrativa. Curatore, coautore e autore, sotto i tipi dei più importanti editori italiani, di molteplici opere monografiche, interdisciplinari e sistematiche. Professore a contratto di diritto amministrativo presso la Scuola Superiore di Studi Giuridici Ceida di Roma. Opinionista, quale tecnico del diritto, di testate giornalistiche. Membro del Consiglio direttivo di Avvocati & Avvocati (www.avvocatieavvocati.it).
Capitolo 1: Gli aspetti definitori e le mansioni nella fase dell’assunzione
Caso 1.1 Quali sono le mansioni nel pubblico impiego?
Caso 1.2 A quali mansioni deve essere adibito il lavoratore assunto e come avviene l’assunzione?
Caso 1.3 Cosa deve fare il dipendente se, dopo aver vinto il concorso, non venga assunto dalla P.A.?
Caso 1.4 Il lavoratore può essere adibito a mansioni inferiori?
Caso 1.5 Quali sono i requisiti che le mansioni espletate devono possedere per essere considerate “superiori”?
Caso 1.6 Qual è il ruolo della contrattazione collettiva nell’ottica della determinazione e dell’individuazione delle mansioni superiori?
Capitolo 2: L’atto attributivo delle mansioni, i termini di espletamento e la mobilità
Caso 2.1 Qual è l’incidenza dell’atto di conferimento, da parte del datore di lavoro, delle mansioni superiori?
Caso 2.2 Quali sono le differenze intercorrenti, in ambito di mansioni superiori, tra dipendenti pubblici privatizzati e dipendenti aziendali?
Caso 2.3 Quali sono le differenze che intercorrono, in ambito di mansioni superiori, tra dipendenti pubblici privatizzati e dipendenti pubblici sottratti al regime di privatizzazione?
Caso 2.4 Cosa succede nel caso di dipendenti pubblici privatizzati che abbiano espletato mansioni superiori al di là dei termini imposti dalla legge alla P.A. per provvedere all’emanazione del bando di concorso utile alla copertura del posto vacante?
Caso 2.5 È necessaria, ai fini dell’ottenimento delle mansioni superiori, la formale attribuzione, da parte del datore di lavoro, delle mansioni da espletare in seno all’ufficio? Qual è, in tal senso, la rilevanza degli ordini di servizio? Cosa succede se il lavoratore svolga mansioni superiori non autorizzate? Qual è la valenza del comportamento assunto dal direttore dell’ufficio in merito alla riconoscibilità delle mansioni superiori?
Caso 2.6 Il dipendente può legalmente rifiutarsi di svolgere le mansioni superiori attribuitegli dal dirigente dell’ufficio e può ricusare di espletare quelle inferiori assegnategli? Come? Cosa succede se il dipendente rifiuta?
Caso 2.7 Quando le mansioni assegnate al lavoratore sono “inferiori”?
Caso 2.8 Può il lavoratore che ha ricevuto l’assegnazione di mansioni inferiori mettersi legittimamente in malattia per non espletarle?
Caso 2.9 Cosa succede se, a seguito del rifiuto del lavoratore di espletare le mansioni superiori o inferiori, il datore di lavoro lo licenzi, adducendo l’inadempimento agli obblighi lavorativi?
Caso 2.10 L’assegnazione di mansioni inferiori può dare luogo al mobbing?
Caso 2.11 L’assegnazione a mansioni inferiori configura una violazione contrattuale del datore di lavoro oppure rappresenta una lesione extracontrattuale? Qual è la tutela apprestata dalla legge in favore del prestatore di lavoro?
Caso 2.12 Come incidono, nel quadro mansionistico, le fattispecie della mobilità, del comando, del distacco e del collocamento fuori ruolo?
Caso 2.13 Qual è il regime giuridico applicabile al rapporto di lavoro del lavoratore in mobilità? Quali norme e quali fonti contrattuali devono prevalere? Quelle dell’ente di provenienza o quelle dell’ente di destinazione?
Caso 2.14 Cosa succede se il lavoratore venga assegnato, dall’ente presso il quale è stato comandato, distaccato o messo in mobilità, a mansioni che siano inferiori per il precedente CCNL e non lo siano per il CCNL del nuovo ente?
Capitolo 3: Le differenze retributive, l’inquadramento e i benefici ulteriori
Caso 3.1 Come si possono ottenere le differenze retributive per il maggior lavoro svolto?
Caso 3.2 Da quale momento temporale sono riconoscibili e retribuibili le mansioni superiori nel pubblico impiego privatizzato? E nel pubblico impiego non privatizzato?
Caso 3.3 Qual è il momento di decorrenza degli interessi legali, della rivalutazione monetaria e della svalutazione da ulteriore danno sulle maggiori somme corrisposte a titolo di differenze retributive per avvenuto espletamento di mansioni superiori e quali sono i termini di prescrizione dell’azione tesa a far valere le mansioni superiori e la liquidazione degli emolumenti accessori? I termini di prescrizione si possono interrompere o sospendere? Come?
Caso 3.4 È possibile inquadrare nella qualifica superiore il dipendente che abbia svolto mansioni superiori?
Caso 3.5 È possibile che il superiore inquadramento avvenga in relazione a mansioni comprese nella stessa area contrattuale? È possibile il salto di area?
Caso 3.6 È ostativa al riconoscimento di mansioni superiori l’assenza, in pianta organica, del corrispondente profilo per il quale le mansioni superiori siano state espletate?
Caso 3.7 Possono rivendicare le mansioni superiori il funzionario di fatto e l’usurpatore di pubbliche funzioni?
Caso 3.8 Quali sono le problematiche concrete attinenti alla ricostruzione, in senso giuridico ed economico, della carriera del lavoratore al quale siano state riconosciute le mansioni superiori?
Caso 3.9 Quali sono gli ulteriori benefici che possono derivare al lavoratore dal riconoscimento delle mansioni superiori?
Capitolo 4: Il regime intertemporale e i profili di incostituzionalità della disciplina
Caso 4.1 Esistono profili di incostituzionalità nella disciplina delle mansioni superiori nel pubblico impiego ed è eventualmente possibile l’ingresso di interpretazioni costituzionalmente orientate?
Caso 4.2 Quali sono le problematiche intertemporali maggiormente rilevanti in tema di mansioni superiori?
Capitolo 5: La responsabilità amministrativa e dirigenziale
Caso 5.1 Come si configura la responsabilità dei dirigenti per illegittima attribuzione di mansioni superiori ai dipendenti?
Caso 5.2 Quali sono le conseguenze sanzionatorie, in capo alla P.A. e all’organo su cui incombe l’adempimento, della mancata conformazione alla sentenza emessa dal giudice competente?
Caso 5.3 I principi valevoli in riferimento alle mansioni superiori e inferiori operano anche nel sistema della dirigenza pubblica?
Caso 5.4 Qualora si verifichi un contrasto, nell’adibizione del lavoratore alle mansioni superiori, tra il dirigente dell’ufficio e il capo area o il capo team o il dipendente subordinato maggiore di grado, quale ordine di servizio deve prevalere e cosa devono fare i soggetti che si ritrovino in questa situazione?
Caso 5.5 Qual è la disciplina giuridica applicabile laddove il dipendente espleti, in progressione, mansioni superiori per due o più amministrazioni pubbliche in tempi diversi? Come bisognerà regolare i rapporti insorti tra le parti?
Caso 5.6 Quali sono i rapporti, nel pubblico impiego puro, tra disciplina delle mansioni e autotutela amministrativa? Cosa accade se la P.A. annulli o revochi in autotutela il precedente provvedimento attributivo delle mansioni superiori o inferiori e qual è la tutela del dipendente?
Caso 5.7 L’omessa attribuzione della qualifica al dipendente può costituire un ostacolo all’instaurazione della controversia finalizzata al riconoscimento delle mansioni superiori? Cosa accade se al dipendente venga attribuita una qualifica non corrispondente a quella di cui sia in possesso?
Capitolo 6: Il risarcimento dei danni
Caso 6.1 Il mancato riconoscimento di mansioni superiori può dar luogo a richieste di risarcimento del danno?
Caso 6.2 Quali sono i danni risarcibili al lavoratore per l’omesso o per il tardivo riconoscimento delle mansioni superiori svolte?
Caso 6.3 I danni che il lavoratore può richiedere per l’omessa attribuzione delle mansioni superiori possono essere domandati anche nel caso in cui il lavoratore venga adibito a mansioni inferiori?
Capitolo 7: L’instaurazione del giudizio e i mezzi di prova
Caso 7.1 Che cosa deve chiedere il lavoratore alla P.A. in sede di tentativo obbligatorio di conciliazione? Cosa succede se c’è discordanza tra le richieste contenute nell’istanza di conciliazione e quelle contenute nel ricorso giurisdizionale? Quali sono i legami intercorrenti tra fase stragiudiziale e fase giudiziale?
Caso 7.2 Come deve attivarsi la causa per il riconoscimento delle mansioni superiori?
Caso 7.3 Come si può provare in giudizio che il lavoratore abbia espletato mansioni superiori?
Caso 7.4 Come opera la nullità nelle ipotesi di mansioni superiori attribuite al di fuori dei casi previsti dalla legge e come bisogna comportarsi per farla rilevare?
Capitolo 8: La tutela esecutiva
Caso 8.1 Quali sono i poteri concessi dalla legge al giudice, una volta riconosciuto l’espletamento delle mansioni superiori, in ordine all’inquadramento del prestatore di lavoro nella superiore qualifica funzionale, nella superiore area o nella superiore fascia contrattuale?
Caso 8.2 Cosa succede se il giudice inquadri il lavoratore nel profilo superiore ovvero ordini all’amministrazione pubblica di inquadrarlo nel profilo superiore e la P.A. non adempia? Quali sono i rimedi esperibili dall’interessato e come devono essere attivati?
Capitolo 9: Mansioni e cessazione del rapporto
Caso 9.1 Come incide il riconoscimento delle mansioni superiori sui profili previdenziali, di fine rapporto e pensionistici?
Caso 9.2 Quali mansioni possono essere assegnate dal datore di lavoro al lavoratore che abbia fatto richiesta di rientro in servizio?
Caso 9.3 È possibile che il dipendente continui a subire danni, in materia di attribuzione delle mansioni, dopo la cessazione del rapporto?
Bibliografia
Recensioni
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