La somministrazione di test, siano essi psicoattitudinali, di cultura generale, o relativi a materie specifiche, rappresenta oggi la metodologia più diffusa attraverso la quale sia le amministrazioni pubbliche che le aziende private svolgono le apposite selezioni per l’assunzione di nuovo personale, in modo da verificare opportunamente, e in tempi rapidi, l’effettiva predisposizione e capacità dei candidati a svolgere le mansioni richieste. Da qui la crescente importanza del test come strumento di valutazione che, per essere adeguatamente padroneggiato, richiede impegno ed esercizio, mediante un efficace approccio alla riproduzione simulata delle diverse tipologie di item che più frequentemente ricorrono nelle prove selettive.
Questo volume si propone, in particolare, come valido strumento di esercitazione per affrontare con successo i test psicoattitudinali, la cui funzione prioritaria è quella di misurare le attitudini pratico-operative (velocità, destrezza, precisione, abilità percettive etc.) dei candidati, fornendo anche, nello stesso tempo, indicazioni significative circa le loro capacità logiche sotto il profilo della creatività, della memoria, della sistematicità di ragionamento etc. Le singole batterie di test si compongono di quesiti con risposta a scelta multipla, puntualmente corredati di soluzioni commentate per l’approfondimento dei contenuti trattati, oppure, là dove necessario, per un’esaustiva spiegazione della corretta metodologia di risoluzione dei vari item.
Tenuto conto della necessità di «bilanciare» adeguatamente i livelli di difficoltà e di garantire, contemporaneamente, un’equilibrata ripartizione delle aree di verifica, tale da consentire al lettore di imparare a riconoscere i più diffusi e ricorrenti modelli di test psicoattitudinali, si è ritenuto opportuno suddividere il volume in quattro sezioni distinte e autonomamente articolate, corrispondenti ai seguenti raggruppamenti:
1. test RIPAM (RIqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni), i quali, estrapolati direttamente dalla banca-dati ufficiale del FORMEZ (il Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle P.A.), includono appunto, a titolo di modello esemplificativo, diverse batterie di item già utilizzati in occasione delle prove preselettive dei corsi-concorsi del “Progetto RIPAM” banditi da oltre cento enti pubblici sull’intero territorio nazionale. In particolare, si tratta di domande di tipo attitudinale riguardanti: Ragionamento critico-verbale (Comprensione di brani), Ragionamento verbale (Coppie di parole), Comprensione verbale (Sinonimi), Ragionamento critico-numerico (Tabelle statistiche), Ragionamento numerico-deduttivo (Righe numeriche), Ragionamento numerico (Serie numeriche);
2. test logico-deduttivi (Chiavi nascoste, Caccia all’intruso, Abbinamenti, Frasi da ricomporre, Sequenze alfanumeriche, Incognite aritmetiche, Problemi matematici, Attitudine al ragionamento), orientati appunto a misurare le capacità di ragionamento deduttivo, in virtù del quale, poste determinate premesse generali, è possibile ricavare conclusioni logicamente necessarie. Questa stessa categoria di quesiti risulta utile, altresì, per mettere alla prova le attitudini alla concentrazione, alla praticità di elaborazione logica, alla flessibilità mentale, con relativa elasticità nella variazione delle ipotesi interpretative;
3. test logico-verbali (Sinonimi e contrari, Omografi e omofoni, Significati, Parole straniere di uso comune, Abilità linguistica, Dov’è l’errore?), in cui figurano quesiti che mirano a valutare le abilità grammaticali, sintattiche e discorsive non solo sotto il profilo della pura e semplice padronanza linguistica, ma soprattutto sul versante del loro utilizzo per finalità pratiche, direttamente collegate alle attitudini concernenti la capacità di sapersi esprimere e di comprendere i discorsi altrui nella varietà e molteplicità delle situazioni comunicative;
4. test logico-visivi (Abilità percettiva, Serie di figure, Test dei cubi, Capacità di osservazione, Strutturazione spaziale), utili per sondare le attitudini percettive sia in termini di esatta identificazione dei rapporti figurativi, sia sotto il profilo della memoria visiva.
Vale la pena sottolineare che il criterio di articolazione appena descritto non presuppone affatto che il lettore debba essere capace di eseguire procedimenti verbali, matematici o deduttivi tali da implicare studi di settore particolarmente approfonditi o la conoscenza di nozioni specialistiche. Al contrario, si tratta semplicemente di mettere in pratica abilità e attitudini normalmente esperite nella prassi quotidiana, come le comuni capacità di eseguire calcoli, cogliere nessi logici tra un elemento e l’altro, individuare la coerenza interna di una frase o di un discorso etc. Insomma le stesse attitudini che, supportate dalle giuste doti intuitive e da un indispensabile training mentale basato su esercizi che consentano di prendere familiarità con le prove a test, possono permettere di affrontare con fiducia qualunque tipo di concorso pubblico o selezione aziendale.
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