L’idea di una Costituzione per l’Europa nasce nel momento stesso in cui ha inizio l’avventura dell’unificazione europea per maturare nel corso del 2000 e farsi un testo compiuto il 18 giugno 2004.
La cronistoria di una grande idea, quella bifronte di una costituzione europea e di un’Europa costituzionale, è insieme storia, per recuperare la memoria di una vicenda cinquantennale, cronaca, per non smarrire le impronte di un processo costituente prolungatosi per ventotto mesi, visione, per prospettarsi le possibilità di evoluzione dell’Europa e della sua costituzione.
Alla ricostruzione storica della vicenda comunitaria spetta d’illustrare l’emersione degli elementi fondamentali di una costituzione e di una realtà crescente di paesi e di popoli che si sono andati integrando in una forma e con un metodo originali ed efficaci. Prende corpo e si svolge in continuo, sostenuto dall’azione quotidiana delle istituzioni e punteggiato da eventi e personaggi di rilievo, un progetto di durata che, nella sua mutevolezza, conserva l’ispirazione di partenza e rafforza con gradualità i suoi contenuti.
Il passaggio dalla storia alla cronaca si ha quando è avvertita l’esigenza di una costituzione europea da scrivere per intero e a chiare lettere. All’affermazione esplicita dell’idea costituzionale fa seguito una procedura a due fasi. Prima, un’intensa preparazione, affidata a un organismo transitorio a pluralità di legittimazione, la Convenzione europea, la cui trasparenza consente una narrazione dall’interno del suo operato fino al consenso sul progetto del trattato costituzionale. Quindi, il negoziato in seno alla Conferenza intergovernativa, i cui ermetismi e riservatezze rendono meno agevole la descrizione del percorso culminato con l’accordo finale sul Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa.
La prospettazione di ciò che è ancora da venire, dalla ratifica della costituzione alla sua evoluzione nel tempo, è più un esercizio di chiarificazione dell’esistente che un’esplorazione della nebulosa che sempre si addensa sul domani. Con il solo convincimento, fondato sulla ‘fiducia’ nel percorso intrapreso dall’Europa, che anche i risultati più memorabili sono sempre un traguardo da cui ripartire.
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