Ogni luogo racconta una storia, quella di chi l’ha vissuto.
Il territorio di Villa Angelina è il sito che racconta le sensazioni, le percezioni, la memoria di uomini importanti e di persone semplici che insieme hanno convissuto per secoli in un territorio esclusivo ed emozionante, a buona ragione considerato uno dei più suggestivi della Penisola Sorrentina.
A creare l’unicità di questo sito, che i marinai chiamano Capo di Massa e i contadini Villazzano, concorrono numerosi elementi architettonici di diverse epoche e culture: dai ruderi della villa romana d’età imperiale sul versante della Marina di Puolo, alle testimonianze del Viceregno spagnolo e della guerra di corsa documentate dalla torre cinquecentesca, fino all’elegante edificio liberty della splendida Villa Angelina che dà il nome all’intera area.
Il paesaggio circostante è dominato da un’architettura rurale e semplice e dalle ‘ferite’ sul territorio inferte dall’esperienza mineraria della prima metà del Novecento, cui è ancora legata la memoria popolare.
I luoghi che possiedono tali valori sempre costituiscono la felice sintesi di cultura e tradizioni che hanno informato di sé il territorio, rendendolo unico nella sua identità.
Quanto detto fa sì che anche una breve visita a Villa Angelina arricchisce il nostro spirito di un’esperienza straordinaria, che grazie al potere evocativo della sua atmosfera di sito fuori dal tempo stimola in ognuno di noi la sensazione della ‘scoperta’.
Attraverso parole ed immagini, questo libro ci narra di un territorio in cui le vicende dei singoli si incrociano inevitabilmente con la storia, facendoci rivivere i sentimenti, le aspettative e le emozioni di chi, negli anni, lo ha abitato, visitato e vissuto.
Tra questi, primo protagonista fù Tommaso Astarita, banchiere ed armatore che, a partire dagli inizi del XX secolo, costruì la Villa e organizzò la tenuta agricola e le sue numerose pertinenze.
Successivamente l’armatore Achille Lauro la elesse a residenza della sua famiglia, modernizzò l’azienda agricola e portò al massimo splendore la sua amata Villa Angelina.
Oggi, Federico del Giudice inaugura una nuova era in cui è concesso a tutti di visitare, vivere e condividere la bellezza di questo meraviglioso sito.
Una ‘proprietà’ intesa, dunque, come un luogo dell’anima, nella consapevolezza, come ricorda Raffaele La Capria, che ‘ognuno ha un suo luogo, un paesaggio che si porta dentro come un’immagine impressa in una memoria più profonda di quella dei ricordi. E lì, in questo luogo, quando ha bisogno di una tregua sogna di tornare’.
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