Spid obbligatorio dal 30 settembre per accedere ai servizi PA. E’ quanto dispone il Decreto Legge “Semplificazione e innovazione digitale” che manda «in pensione» le vecchie credenziali semplici fatte da username e password. Il nuovo sistema di accesso ai servizi pubblici richiede, dal 1° ottobre, l’utilizzo di credenziali pubbliche e certificate secondo i sistemi prevista dalla vigente normativa in materia di digitalizzazione e semplificazione. Tra i tre metodi previsti, lo SPID è sicuramente uno dei più utilizzati e si affianca alla Carta d’Identità elettronica e alla Carta Nazionale dei Servizi.
Questo articolo è tratto dalla sezione Leggi&Diritto del Blog Simone.
Cos’è lo Spid
Lo Spid (Sistema pubblico di identità digitale) è un’unica credenziale (username e password) che rappresenta l’identità digitale e personale di ogni cittadino, con cui è riconosciuto dalla Pubblica Amministrazione per utilizzare in maniera personalizzata e sicura i servizi digitali.
SPID consente anche l’accesso ai servizi pubblici degli stati membri dell’Unione Europea e di imprese o commercianti che l’hanno scelto come strumento di identificazione.
Garantendo a tutti una modalità di accesso ai servizi online, che è sempre uguale ed intuitiva, SPID facilita la fruizione dei servizi online e semplifica il rapporto dei cittadini con gli uffici pubblici. Tutte le info sullo Spid sono disponibili sul sito web del Governo www.spid.gov.it.
Identità digitale nella P.A.
L’integrazione dell’identità digitale è già avviata. Nel corso dei mesi precedenti, infatti, le Pubbliche amministrazioni hanno dovuto:
- integrare nei propri sistemi informativi SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e CIE (Carta d’Identità Elettronica) come unico sistema di identificazione per l’accesso ai servizi digitali;
- integrare la piattaforma pagoPA nei sistemi di incasso per la riscossione delle proprie entrate;
- avviare i progetti di trasformazione digitale necessari per rendere disponibili i propri servizi sull’App IO.
Spid obbligatorio: cosa cambia dal 30 settembre
Identità digitale richiesta per accedere ai servizi della Pubblica amministrazione e fruire delle prestazioni pubbliche. Potranno essere utilizzate le credenziali rilasciate in precedenza fino alla loro naturale scadenza e non oltre il 30 settembre 2021.
Ciò vale per una serie di enti pubblici e agenzie come l’Agenzia delle entrate e l’Inps. Anche gli enti locali dovranno adeguarsi in tal senso.
Dal 1° ottobre 2021, dunque, l’accesso ai siti web delle amministrazioni sarà praticabile solo tramite Spid (oppure CNS o CIE).
L’esempio dell’Agenzia delle entrate
Per quanto riguarda l’Agenzia delle entrate, ad esempio, le credenziali Fisconline non saranno più attive dal 1° ottobre e sarà necessario accedere, a scelta, con uno dei tre strumenti:
- SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale (scopri come ottenere le credenziali SPID);
- CIE – Carta d’identità elettronica (scopri come usare la CIE per accedere all’area riservata dei servizi online dell’Agenzia delle Entrate);
- CNS – Carta nazionale dei servizi.
Per chi già accede con SPID, CIE o CNS, non cambia nulla. Chi non avesse uno di questi tre strumenti dovrà dotarsene.
Per approfondire
Il testo della Legge 11 settembre 2020, n.120 – Gazzetta ufficiale. Le norme in tema di digitalizzazione e innovazione sono inserite negli articoli dal 23bis al 37bis