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Articolo 27 della Costituzione italiana: una spiegazione semplice

articoli della costituzionale italiana

Stai studiando Diritto Costituzionale per un esame universitario o un concorso pubblico? In questo approfondimento offriamo una spiegazione chiara e semplice dell’articolo 27 della Costituzione che sancisce i principi fondamentali in materia penale.

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Articolo 27 della Costituzione italiana: primo comma

Come già accennato, l’articolo 27 della Costituzione sancisce importanti principi in materia di diritto penale.

Il principio fondamentale espresso dal primo comma è quello della responsabilità penale personale:

La responsabilità penale è personale.

Ma cosa significa? Il principio sancito è che chiunque commette un reato è responsabile personalmente. Non si può essere puniti per un fatto commesso da altri. Dunque, qualsiasi tipo di responsabilità che l’ordinamento riconduce all’ambito penale deve essere riferito al soggetto che ha commesso il fatto.

Benché possa sembrare un principio quasi banale, non lo è affatto. Basti pensare, per esempio, al divieto che la Costituzione aveva sancito per i discendenti della famiglia Savoia per il rientro in Italia in ragione di ciò che era stato commesso durante il fascismo. Divieto che è stato eliminato solo nel 2002 con una legge costituzionale.

Spiegazione semplice del secondo comma dell’articolo 27 della Costituzione

Passiamo ora al secondo comma dell’articolo 27 della nostra Costituzione:

L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.

Secondo tale principio, fino a che non vi è una condanna definitiva, anche nel caso di un soggetto sottoposto a indagine, non si può essere considerati colpevoli.

Occorre, dunque, fare una distinzione tra colui che è indagato (sottoposto, quindi, a un’indagine compiuta dall’autorità giudiziaria) e colui che invece è condannato dopo  tre gradi di giudizio.

Così come per il primo comma, anche il principio sancito dal secondo comma offre una garanzia al cittadino. L’importanza di tale principio è forse ancor più evidente ai giorni nostri, caratterizzati dalla diffusione pervasiva dei vari mezzi di comunicazione di massa, nonché dei social network tramite i quali si rischia di far spesso confusione tra indagato e condannato.

Articolo 27 della Costituzione: terzo comma

Gli ultimi due commi dell’articolo 27 sanciscono altri due principi fondamentali.

Il terzo comma stabilisce che:

Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.

La pena ha una funzione principale: deve essere comminata nei confronti di chi ha commesso reato, ma non deve essere contraria al senso di umanità.

Questo principio garantisce, dunque, che non si ritorni a quanto accadeva in passato, con il condannato che in carcere era sottoposto a trattamenti disumani.

Il Costituente, inoltre, stabilisce anche un’ulteriore finalità della pena, cioè quella della rieducazione. Se è vero che la pena ha una funzione afflittiva, questa deve anche garantire che l’individuo possa essere rieducato, facendo in modo che, una volta scontata la pena, possa reinserirsi nella società.

Per esempio, all’interno degli istituti penitenziari ai detenuti viene data la possibilità di imparare un lavoro o di svolgere attività che facciano in modo che il soggetto non si abbrutisca, ma che, anzi, una volta uscito dal carcere, possa rendersi utile per la società.

Articolo 27 della Costituzione: quarto comma

Con l’ultimo comma, infine, viene stabilito che:

Non è ammessa la pena di morte.

La nostra Costituzione riconosce i diritti e le libertà fondamentali all’uomo e al cittadino e, quindi, automaticamente riconosce la dignità di ciascun individuo. Perciò non stupisce che non si ammetta che l’individuo possa essere privato della vita.

Si tratta di un principio basilare, ma anche in questo caso basta pensare ad altri Stati, per esempio gli Stati Uniti, dove è ancora prevista la pena di morte.

Dove studiare tutti gli articoli della Costituzione

Con questo approfondimento speriamo di averti dato una spiegazione chiara e semplice dell’articolo 27 della Costituzione.

Il modo migliore per studiare e comprendere gli articoli che fanno riferimento ai diritti e ai doveri dei cittadini è proprio leggere la Costituzione, ancor meglio se esplicata e aggiornata ai più recenti provvedimenti normativi.

In quest’ultimo caso, infatti, hai a disposizione una spiegazione e un commento articolo per articolo per una comprensione a tutto tondo, grazie a definizioni che aiutano a capire la ratio di ogni articolo ed essenziali collegamenti e rinvii alle definizioni e agli altri articoli della Costituzione e della legge e della normativa europea e internazionale.