Stai studiando Diritto Costituzionale per un esame all’università o per un concorso pubblico? In questo approfondimento forniamo una spiegazione semplice dell’articolo 25 della Costituzione che definisce tre principi fondamentali in materia penale.
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Articolo 25 della Costituzione Italiana: una spiegazione semplice
Abbiamo già anticipato che l’articolo 25 della Costituzione definisce tre importanti principi in materia di diritto penale.
L’espressione che viene utilizzata dal Costituente per sancire questi 3 principi avviene a partire da un’allitterazione, cioè dalla ripetizione enfatica del termine “nessuno” all’inizio di ciascun principio.
Comma I:
Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge.
Comma II:
Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso.
Comma III:
Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge.
Se volessimo definire questo articolo 25 e i principi in esso espressi, diremmo che vi è una forza espressa attraverso il termine “nessuno” (proprio per escludere qualsiasi eventualità) e, al tempo stesso, vi è un ricorso costante al principio di legalità nel senso sostanziale, tant’è che in dottrina si sostiene che quando si parla del principio di legalità sostanziale il riferimento espresso dalla Costituzione è proprio l’articolo 25.
Come ricorderai, il principio di legalità sancisce uno dei fondamenti dello Stato democratico: la legge deve essere alla base di quanto stabilito in un ordinamento, affinché vi sia la certezza del diritto.
In questo modo, la legge assolve a due funzioni: serve come limite alla discrezionalità di chi detiene il potere e serve come garanzia dei diritti e libertà (riserva di legge).
Nel caso specifico, il principio di legalità in senso sostanziale come limite a chi detiene il potere si trova espresso in maniera compiuta appunto proprio in questo articolo.
Spiegazione del primo comma dell’articolo 25 della Costituzione
Andando a esaminare l’articolo 25 più approfonditamente possiamo dire che il primo comma sancisce il principio per cui il giudice deve essere precostituito per legge.
Ma cosa significa? Che il giudice non deve essere nominato nel momento in cui si deve esaminare la causa, proprio per evitare che vi possano essere dei favoritismi o comunque non venga garantita l’imparzialità del giudizio.
Quindi, la precostituzione del giudice è una delle garanzie che sono assicurate a tutti i cittadini.
Spiegazione del secondo comma dell’articolo 25 della Costituzione
Come abbiamo visto, il secondo comma sancisce il principio per cui un cittadino può essere punito nel momento in cui commette un fatto sancito come reato da una norma giuridica.
Il principio alla base di questo comma è che, nel momento in cui un soggetto vive una vita all’interno di una società, deve sapere quali comportamenti sono puniti dalla legge. Quindi, solo nel momento in cui si compie un fatto che la legge considera reato si può essere puniti.
Anche in questo caso, dunque, si tratta di una garanzia per il cittadino, in particolare per garantire la certezza del diritto viene stabilito il principio per cui nullum crimen sine lege, cioè non esiste un fatto punibile come reato se non è previsto dalla legge.
Spiegazione del terzo comma dell’articolo 25 della Costituzione
L’ultimo comma dell’articolo 25 prevede il medesimo principio che abbiamo visto nei due commi precedenti, ma in questo caso si fa riferimento alle misure di sicurezza.
Anche in questo caso vige il principio di legalità per cui nessun individuo può essere sottoposto ad una misura di sicurezza (detentiva o anche non detentiva) se non è la legge a determinarne i casi.
In tutti e tre i casi, dunque, il principio è quello, sempre fondamentale, che la legge funge da garanzia e funge anche da limite per coloro che esercitano la sovranità.
Dove studiare gli articoli della Costituzione Italiana
Con questo approfondimento speriamo di averti dato una spiegazione chiara e semplice dell’articolo 25 della Costituzione.
Il modo migliore per studiare e comprendere gli articoli che fanno riferimento ai diritti e ai doveri dei cittadini è proprio leggere la Costituzione, ancor meglio se esplicata e aggiornata ai più recenti provvedimenti normativi.
In quest’ultimo caso, infatti, hai a disposizione una spiegazione e un commento articolo per articolo per una comprensione a tutto tondo, grazie a definizioni che aiutano a capire la ratio di ogni articolo ed essenziali collegamenti e rinvii alle definizioni e agli altri articoli della Costituzione e della legge e della normativa europea e internazionale.
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