Questo libro è per gente ‘curiosa’ che non si accontenta delle cose così come sono.
La gente ‘curiosa’ non si lascia condizionare né dal pessimismo né dall’ottimismo. Non accettare le cose come invariabili non vuol dire che tutto debba cambiare perché ci sia un miglioramento! Ci sono tante cose buone e positive così come sono! Però non è accettabile chiudere gli occhi davanti ai problemi esistenti e sottrarsi all’inevitabilità di notarli e di confrontarsi con essi. Come accade spesso nella vita, dovremmo cercare il giusto equilibrio optando per la continuità quando sembra auspicabile e per l’innovazione quando pare necessaria. Cambiare il mondo non è né possibile né tantomeno desiderabile; però riconoscere i problemi e risolverli uno a uno, quando possibile, cogliendo le opportunità che si presentano, è ragionevole e costituisce un modo responsabile di agire e di confrontarsi con la realtà.
Ed è tale modo d’agire che si propone di promuovere questo libro, quando suggerisce di lavorare per progetti.
Cos’è un progetto? È una sequenza di azioni concepita per corrispondere a una catena sia di fenomeni negativi, i ‘problemi’, o di circostanze positive, le ‘opportunità’. Nei due casi, ci proponiamo di concentrarci su un ‘pezzo’ ben definito della realtà per apportarvi un valore aggiunto che dovrà essere utile a un certo numero di beneficiari. È questo che si vuole realizzare quando si tratta, per esempio, di organizzare i giochi sportivi studenteschi per promuovere lo spirito di ‘fair play’, di inclusione e di cittadinanza responsabile; quando si tratta di migliorare la performance di una scuola e quindi il contenuto dell’offerta formativa; quando si tratta di fornire dell’acqua potabile alla popolazione di una provincia in un paese in via di sviluppo: tutti esempi contenuti in questo libro e che illustrano ciò che vuol dire lavorare per progetti.
Solo quando si riuscirà a comprendere cosa si può fare dinanzi a casi semplici e concreti, ci si potrà avventurare in più estesi programmi, che si realizzano attraverso una serie di progetti coordinati, e in politiche che si realizzano attraverso una serie di programmi interconnessi.
Il libro propone una metodologia unica per tutti e tre questi livelli: progetti, programmi e politiche. Si tratta di un approccio metodologico che si è sviluppato sulla base dell’esperienza maturata nell’ambito della cooperazione allo sviluppo internazionale. Però, come sarà ampiamente dimostrato nel libro, è piuttosto un ‘modo di pensare’, e quindi si può applicare ai tre livelli di intervento anche in altri ambiti. Dato che si tratta di un modo di pensare, ci deve anche essere uno ‘spirito’ sotteso. Siamo fiduciosi che i lettori attenti sapranno appropriarsi di questo ‘spirito’, oltre che della tecnica descritta.
97/4
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