Area socio-politica e umanistica, Come scegliere la facoltà?, Università

Come scegliere la facoltà: perché studiare filosofia

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Come scegliere la facoltà e perché studiare filosofia? Scegliere una facoltà come Filosofia significa seguire il cuore; le lauree umanistiche, si sa, non sono forti nel garantire successo sul mercato del lavoro anche se, in molte occasioni, possono stupire.

Studiare qualcosa che si ama e per cui ci si sente portati è, in ogni caso, un buon inizio per affrontare il futuro con serenità ed evitare di sentirsi costretti in un percorso che non ci appartiene o di finire a svolgere una professione lontana dai propri interessi e passioni.

Come scegliere la facoltà di filosofia: quanti anni sono?

Il corso di laurea in Filosofia è triennale e prevede, di base, lo studio della storia della Filosofia, delle principali problematiche di etica, morale, estetica e logica e di numerosi insegnamenti caratterizzanti che consentono di approfondire i rapporti della disciplina con altre materie, quali la psicologia, la pedagogia, la storia, la letteratura, la sociologia, la comunicazione, ecc.

A conclusione del percorso è possibile proseguire per una laurea magistrale (di II livello).

Ecco cinque motivi per studiare Filosofia

Oltre la passione e l’interesse per la materia, quali possono essere i motivi che ti possono spingere a studiare questa disciplina all’Università? Ecco, di seguito, le marce in più della Filosofia:

  • aiuta a pensare, a sviluppare il ragionamento logico e a rapportarsi con questioni complesse di diversa natura: etiche, morali, ma anche matematiche e politiche;
  • insegna l’arte della retorica e della dialettica, competenze essenziali per lavorare, ad esempio, nel marketing o nella comunicazione;
  • consente di approfondire la storia del pensiero umano aprendo la strada a numerosi approfondimenti in base ai propri interessi (storici, politici, sociologici, antropologici, psicologici, ecc);
  • permette di sviluppare capacità critiche e argomentative, utili nella vita e anche sul lavoro, in qualsiasi settore di attività;
  • agevola l’automonitoraggio del proprio stile di pensiero e di ragionamento, ovvero consente di sviluppare abilità metacognitive e di introspezione, per conoscere se stessi e comprendere più facilmente gli altri.

E dopo la laurea? Gli sbocchi

Alla fine del percorso di studi è possibile proseguire per una laurea magistrale oppure iniziare ad affacciarsi sul mondo del lavoro. I settori di interesse per un laureato in Filosofia sono numerosi: dal giornalismo agli uffici stampa, dalla politica alla comunicazione, dal settore accademico a quello editoriale, dalla formazione alla bioetica.

Le competenze acquisite nel corso di laurea forniscono, infatti, un bagaglio culturale molto ampio e versatile che si presta ad essere applicato in molteplici attività professionali, sia di taglio più teorico, come la ricerca, l’insegnamento e la didattica, sia di impronta più operativa come, ad esempio, il lavoro nei campi della mediazione culturale, dell’organizzazione del lavoro e della gestione del personale.

Senza contare la possibilità di partecipare ai concorsi pubblici aperti ai profili umanistici, nella scuola o nella pubblica amministrazione.

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