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Il principio di precauzione nel diritto amministrativo

diritto ambientale

Cerchi una spiegazione semplice e completa del principio di precauzione nel diritto amministrativo? Vuoi conoscere gli elementi che la compongono e le loro caratteristiche? Sei nel posto giusto!

Il principio di precauzione è uno di quei principi trasversali, capaci di abbracciare e attraversare diverse discipline: dal diritto penale al diritto amministrativo, dal diritto dell’ambiente alla legislazione sanitaria e tutela della salute.

Questo perché esso esprime una esigenza di fondo dei moderni ordinamenti giuridici: quella di obbligare le autorità competenti (ossia le amministrazioni preposte alla tutela dell’ambiente, della salute etc.) ad adottare i provvedimenti più appropriati per prevenire taluni rischi potenziali per la sanità pubblica, per la sicurezza e per l’ambiente.

Diritto dell’ambiente e principio di precauzione: la Dichiarazione di Rio

Il contesto in cui nasce e si sviluppa tale principio è certamente quello ambientale.

La Dichiarazione di Rio del 1992, incentrata su ambiente e sviluppo sostenibile, enuncia i diritti e gli obblighi delle Nazioni, riconoscendo come fondamentali i principi di causalità e di prevenzione e definendo, quali presupposti per uno sviluppo sostenibile, la lotta alla povertà, una politica demografica adeguata, la riduzione dei modi di produzione e consumo non sostenibili nonché un’ampia informazione e partecipazione della popolazione nei processi decisionali.

Essa fornisce una prima definizione del principio precauzionale, laddove si legge che <<Al fine di proteggere l’ambiente, gli Stati applicheranno largamente, secondo le loro capacità, il Principio di precauzione. In caso di rischio di danno grave o irreversibile, l’assenza di certezza scientifica assoluta non deve servire da pretesto per differire l’adozione di misure adeguate ed effettive, anche in rapporto ai costi, dirette a prevenire il degrado ambientale>> (principio n. 15).

L’attuale disciplina ambientale: il principio di precauzione nel TFUE e nel Codice ambiente

Questo profilo è stato in seguito ripreso dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, TFUE del 2009, il cui art. 191 fonda la politica ambientale dell’UE, affermando che l’Unione ha competenza in settori della politica ambientale come l’inquinamento dell’aria e delle acque, la protezione e il ripristino della natura, la gestione dei rifiuti e i cambiamenti climatici.

Tale articolo, inoltre, afferma che la politica ambientale europea si basa sui principi della precauzione e dell’azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente, nonché sul principio “chi inquina paga“. Il principio della precauzione, in particolare, prevede che, laddove sussista una minaccia ad uno degli interessi tutelati dall’art. 191 citato, siano adottate misure appropriate per impedire che tale pericolo si concretizzi.

Anche il nostro Paese ha codificato in via generale il principio di precauzione con il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, ossia il Codice dell’ambiente, il quale dopo averlo richiamato all’art. 3ter tra i principi generali che devono informare l’azione ambientale, gli dedica l’art. 301, secondo cui in caso di pericoli, anche solo potenziali, per la salute umana e per l’ambiente, deve essere assicurato un alto livello di protezione.

Come si articola tale protezione? In pratica, quando emerge il rischio suddetto, l’operatore interessato deve informarne senza indugio, indicando tutti gli aspetti pertinenti alla situazione, il comune, la provincia, la regione o la provincia autonoma nel cui territorio si prospetta l’evento lesivo, nonchè il Prefetto della provincia che, nelle 24 ore successive, deve informare il Ministro dell’ambiente. Il Ministro a sua volta, proprio in applicazione del principio di precauzione, ha facoltà di adottare in qualsiasi momento misure di prevenzione che risultino proporzionali rispetto al livello di protezione che s’intende raggiungere, non discriminatorie nella loro applicazione e coerenti con misure analoghe già adottate, nonché basate sull’esame dei potenziali vantaggi ed oneri ed aggiornabili alla luce di nuovi dati scientifici.

Precauzione e prevenzione: differenze

Qual è la differenza tra i principi di precauzione e di prevenzione nel diritto ambientale? Il principio di precauzione ammette l’adozione di misure riparatorie anche in riferimento a circostanze la cui dannosità per l’ambiente non sia scientificamente accertata, mentre il principio della prevenzione postula che è necessario predisporre tutte le misure necessarie per prevenire eventi nocivi per l’ambiente.

In pratica, la precauzione è ammessa anche in presenza di un rischio solo “potenziale”.

Diritto amministrativo e precauzione

Traslando quanto detto al diritto amministrativo in generale, si capisce che il principio di precauzione è quello grazie al quale la P.A. può adottare provvedimenti nel caso in cui si prospetti il rischio della lesione di un interesse tutelato, sebbene manchi ancora la certezza del prodursi di un effettivo pregiudizio.

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