All’Aia non esiste una sola Corte internazionale

Spesso si fa confusione tra due importanti organi giurisdizionali che hanno sede all’Aia: la Corte penale internazionale (International Criminal Court) e la Corte internazionale di giustizia (International Court of Justice).
Queste due Corti hanno giurisdizioni e mandati diversi. Poiché è facile confondersi, proviamo a fare un po’ di chiarezza e ad evidenziare le differenze tra le due Corti, analizzando dei casi che le hanno viste coinvolte.
I casi
Negli ultimi mesi l’instabilità geopolitica mondiale ha intensificato l’attività delle due Corti dell’Aia.
Nello specifico, dallo scoppio della guerra in Ucraina (Febbraio 2022) fino ad oggi, con l’attacco in atto nella striscia di Gaza, le due Corti sono state investite di diversi ricorsi.
L’ultimo intervento della Corte penale internazionale ha riguardato un mandato di arresto. La Corte, infatti, tramite il suo procuratore generale, Karim Khan, ha richiesto l’arresto di alcuni leader di Hamas per i fatti del 7 Ottobre, nonché del Presidente israeliano, Benjamin Netanyahu, e del Ministro della difesa israeliano.
La Corte internazionale di giustizia, invece, sta analizzando la richiesta presentata dal Sudafrica di incriminazione per genocidio dello Stato di Israele.
Senza entrare nel merito dei casi sottoposti alle Corti, è sin da subito possibile notare che mentre la Corte penale internazionale sta agendo contro singoli individui (i vertici di Hamas e il Presidente e il Ministro della difesa israeliani) accusati di aver commesso alcuni gravi crimini, alla Corte internazionale di giustizia è richiesto di giudicare uno Stato.
Vediamo nel dettaglio le differenze tra le due Corti.
La Corte penale internazionale
La Corte penale internazionale è l’organo giurisdizionale che indaga su alcuni gravi crimini che offendono la comunità internazionale e, eventualmente, processa gli individui accusati di averli commessi.
I crimini per i quali la Corte è competente sono:
- genocidio, cioè l’intento di eliminare, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, uccidendone i membri o con altri mezzi (ad esempio, provocando danni fisici o mentali o infliggendo condizioni di vita che ne possono provocare la distruzione o imponendo misure volte a prevenire le nascite all’interno del gruppo);
- crimini di guerra, ossia violazioni della Convenzione di Ginevra nell’ambito di un conflitto armato. Tra questi crimini rientrano l’impiego di bambini soldato e la tortura di civili o prigionieri di guerra;
- crimini contro l’umanità, cioè le violazioni commesse nell’ambito di un attacco su larga scala contro qualsiasi popolazione civile. Tali crimini includono i reati di omicidio, stupro, reclusione, sparizioni forzate, riduzione in schiavitù, deportazione, tortura etc.;
- crimine di aggressione, cioè la pianificazione, preparazione, inizio o esecuzione da parte di una persona in grado di esercitare il controllo o dirigere l’azione politica o militare di uno Stato, di un atto di aggressione. In altre parole, l’aggressione riguarda l’uso della forza armata da parte di uno Stato contro la sovranità di un altro Stato.
La Corte è stata istituita nel 2002 ed è l’unico tribunale permanente al mondo che può perseguire singoli individui per i crimini citati.
La Corte non è un organo dell’ONU, ma con l’organizzazione ha un accordo di cooperazione.
Un panel dei giudici della Corte esamina le richieste del procuratore. Nel caso citato, in caso di accoglimento, sarà emanato un mandato di arresto internazionale immediatamente esecutivo. La decisione sarà presa dalla camera preliminare.
È bene ricordare che Israele non è uno stato membro della Corte e, quindi, non riconosce la sua giurisdizione. Se i mandati saranno emessi i destinatari potranno essere arrestati solo in caso di viaggio in uno dei 124 Paesi membri della Corte (https://asp.icc-cpi.int/states-parties ) (che non comprendono però gli Stati Uniti).
Dopo aver raccolto le prove e identificato un sospetto, la procura chiede ai giudici della Corte penale internazionale di emettere:
- un mandato d’arresto. In questo caso la Corte si affida ai Paesi per effettuare gli arresti e trasferire i sospetti alla CPI;
- una citazione a comparire. In questo caso, invece, i sospetti si presentano volontariamente (in caso contrario, può essere emesso un mandato d’arresto).
Se non sono soddisfatti i requisiti per avviare un’indagine, o se la situazione o i crimini non rientrano nella giurisdizione della CPI, la Procura ha il divieto di indagare.
La Corte può giudicare i crimini commessi dal 2002.
La Corte internazionale di giustizia
La Corte internazionale di giustizia (CIG), fondata nel 1945, è il principale organo giurisdizionale delle Nazioni Unite (ONU) e ha lo scopo di risolvere le controversie giuridiche sottoposte dagli Stati membri. La Corte ha sede all’Aia.
Dal 1946 la Corte risolve, in conformità con il diritto internazionale, le controversie che le sono sottoposte dagli Stati e fornisce pareri consultivi sulle questioni giuridiche ad essa sottoposte dagli organi autorizzati delle Nazioni Uniti (come l’Assemblea Generale o il Consiglio di sicurezza) e dalle agenzie specializzate.
La Corte è composta da 15 giudici, eletti per un mandato di nove anni dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e dal Consiglio di sicurezza.
Come abbiamo detto, la Corte ha due funzioni principali:
- risolve le controversie tra Stati. Gli Stati membri possono portare le loro dispute alla CIG. La Corte ascolta entrambe le parti, valuta le prove e poi emette una decisione vincolante. Questo tipo di giurisdizione è conosciuto come “contenzioso”. Le sentenze della CIG sono definitive e non soggette ad appello, anche se le parti possono chiedere chiarimenti o, in casi eccezionali, una revisione della sentenza;
- rilascia pareri consultivi. Su richiesta di organi autorizzati, la CIG può fornire pareri su questioni legali internazionali. Questi pareri non sono vincolanti ma hanno un grande peso morale e politico.
Solo gli Stati membri delle Nazioni Unite, e gli altri Stati che sono diventati parti dello Statuto della Corte o che ne hanno accettato la giurisdizione a determinate condizioni, possono essere parti in causa del contenzioso.
Gli Stati possono accettare la giurisdizione della Corte in vari modi (ad esempio, stipulando un apposito accordo o sottoscrivendo un trattato che contiene una disposizione con la quale si prevede che ogni controversia sarà devoluta alla CIG).
Attualmente, come abbiamo ricordato all’inizio di questo articolo, la Corte internazionale di giustizia sta analizzando il caso Sudafrica c. Israele, relativo all’applicazione della Convenzione sulla prevenzione e repressione del crimine di genocidio nella striscia di Gaza.
Per quanto riguarda i procedimenti consultivi, l’Assemblea Generale e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite possono richiedere pareri consultivi su “qualsiasi questione giuridica”. Altri organi e agenzie specializzate delle Nazioni Unite che sono stati autorizzati a chiedere pareri consultivi possono farlo solo riguardo a “questioni legali che sorgono nell’ambito delle loro attività”.
Le differenze tra la Corte internazionale di giustizia e la Corte penale internazionale
Corte penale internazionale | Corte internazionale di giustizia | ||
Sede | Aia | Aia | |
Natura | Organo indipendente che coopera con le Nazioni Unite | Organo delle Nazioni Unite | |
Competenza | Responsabilità penale di individui per crimini contro l’umanità | Controversie tra Stati e pareri consultivi | |
Giurisdizione | Individui | Controversie tra Stati | |
Efficacia delle decisioni | Emissione di mandati di arresto e sentenze vincolanti per gli individui condannati | Sentenze vincolanti per gli Stati | |
Speriamo che questo articolo ti abbia aiutato a capire la differenza tra le due Corti dell’Aia. Ricorda, però, che è solo una sintesi di un argomento complesso: per studiare e comprendere il diritto internazionale ti consigliamo di leggere il Compendio di diritto internazionale.