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Di cosa parla la procedura civile?

di cosa parla la procedura civile

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La procedura civile è l’insieme delle regole per ottenere e tutelare il proprio diritto. In una società civile ed organizzata, sono previste regole a tutela della famiglia, della proprietà, del lavoro. Di questo si occupano le varie branche del diritto cd. sostanziale: diritto civile, pubblico, del lavoro, tributario ecc.

Quando un nostro diritto viene in qualche modo leso, la Costituzione dichiara il mio diritto ad ottenere giustizia. In che modo?

Le modalità

Il passo più naturale è rivolgersi ad un avvocato che, inquadrata la mia vicenda personale all’interno delle norme di diritto, mi assisterà nella procedura. Egli è infatti qualificato ad individuare la norma di diritto sostanziale violata per capire quale sia l’ingiustizia che ritengo di aver subito: questo mi fa comprendere di essere legittimato a chiedere giustizia (sono l’attore). Quindi va identificato chi mi sta impedendo di godere del diritto, ed ecco la legittimazione passiva (il convenuto).

A questo punto deve essere individuato il giudice, e per essere certo della sua giurisdizione, devo poter accedere alla giustizia secondo la Legge italiana.

Poi devo individuare quale ufficio giudiziario sia concretamente competente: il giudice onorario di pace di Napoli o il tribunale di Roma? Per questo mi vengono in soccorso le regole sulla competenza per valore, per materia e quindi per territorio.

Il rito

Quale sarà il rito da seguire? Devo capire come dare avvio al procedimento: di solito occorrerà notificare un atto di citazione, quindi devo sapere nome e cognome del mio avversario e dove vive: c’è infatti un convenuto nei confronti del quale chiedo giustizia a causa del suo comportamento, a mio parere, illegittimo.

E questo è un momento importante perché devo chiarire con precisione chi sono, qual è il provvedimento che chiedo a tutela di quale bene della vita (soldi? casa? mansioni di lavoro? affidamento del figlio minore a seguito di separazione personale?) e perché devo ricorrere al giudice.

Il processo comincia ed il giudice legge le mie argomentazioni e ovviamente quelle dell’avversario che ha depositato la sua comparsa di costituzione e risposta. Potrebbe anche prospettare i fatti in modo molto diverso da come io li ho esposti…

Potremo depositare atti e documenti che confermano la mia tesi; forse chiameremo testimoni a raccontare fatti rilevanti per la nostra tesi. A volte sarà necessario chiamare un consulente tecnico in qualità di esperto (un medico, un geometra, un esperto di informatica).

Le udienze si susseguono e il tempo passa ma intanto la situazione si manifesta in maniera più completa (a dire il vero, a volte si confonde un po’…) fino a quando il giudice ritiene di avere tutte le informazioni necessarie per decidere.

Si depositano gli atti finali (comparsa conclusionale ed eventualmente memorie di replica) e il giudice si ritira per decidere.

Finalmente deposita la sentenza formata dalla motivazione (in cui spiega come è arrivato alla decisione, utilizzando tutto quanto esposto durante tutta la durata del processo e quali norme ha ritenuto applicabili al caso concreto, anche diverse da quelle suggerite dalle parti) e dal dispositivo nel quale sintetizza la decisione e regola anche le spese e competenze.

Cosa fare in caso di vittoria

E ora? Facciamo l’ipotesi di aver vinto.

Tecnicamente la sentenza di primo grado è immediatamente esecutiva, ma non è detto che riceverò spontaneamente dal mio debitore quanto dovuto: questi potrà, infatti, impugnare la sentenza in appello e anche in Cassazione.

Ma anche se vincessi tutti e tre i gradi di giudizio, potrei essere costretto ad agire esecutivamente per ottenere quanto mi spetta. Precetto, pignoramento, vendita, distribuzione della somma. Ed anche qui ci potrebbero essere opposizioni da parte del debitore.

Ecco, il codice di procedura civile ed eventualmente altra normativa speciale (titoli di credito, liquidazione concorsuale, locazione, ecc.) mi saranno costantemente al fianco (insieme ad un bravo e paziente avvocato…) per aiutarmi ad ottenere lecitamente quanto il diritto sostanziale ha previsto per me.

Quindi la procedura civile ci spiega la successione di atti ed attività necessaria a tutela di un diritto che riteniamo sia stato (o anche che sta per essere) violato.

Per lo studio della procedura civile di grande aiuto sarà l’uso del codice di rito e, nello specifico, il Codice di Procedura Civile Esplicato dove troveremo, per ogni singolo articolo, la spiegazione tecnica che ci aiuta sia a comprendere il meccanismo procedurale e sia a memorizzare la sequenza delle operazioni.